Rivelata la sinossi di Captive State, thriller sci-fi politico di Rupert Wyatt
11/01/2017 news di Redazione Il Cineocchio
Protagonisti della pellicola saranno John Goodman e Ashton Sanders
Dopo L’alba del pianeta delle scimmie, l’attività lavorativa di Rupert Wyatt è stata relativamente tranquilla, avendo girato solo un qualche episodio destinato al piccolo schermo per TURN: Washington’s Spies, The Exorcist e The Gambler, tutti nel 2014. Tuttavia, pare che il regista sia in procinto di fare un suo ritorno in pompa magna con il suo prossimo lungometraggio originale, Captive State, da lui scritto e diretto, come già anticipato da noi ad agosto, e di cui è stata testé diffusa la sinossi ufficiale.
Quest’ultima è stata inserita in un comunicato stampa che annuncia che la Lionsgate deterrà i diritti internazionali per le prossime due pellicole della Participant Media: Captive State per l’appunto ed Entebbe di José Padilha. Il primo, di stampo sci-fi, vede protagonisti John Goodman (10 Cloverfield Lane) e Ashton Sanders (Moonlight), sarà finanziato attraverso la collaborazione di Participant con la Amblin Partners e presenta la seguente sinossi:
E’ un thriller fantascientifico ambientato in un quartiere di Chicago quasi un decennio dopo che è stato occupato da una forza extraterrestre. Il film utilizza un’ambientazione sci-fi sulla Terra per porre sotto ai riflettori i sistemi di sorveglianza moderni, la loro minaccia per le libertà civili e il ruolo del dissenso all’interno di una società autoritaria.
Punto di vista decisamente originale sulla tematica dell’invasione aliena, Wyatt tratta in modo problematico l’argomento in generale apprezzato molto dal pubblico e in alcuni casi, come Arrival di Denis Villeneuve, anche dalla critica. Certo gli occupanti provenienti dallo spazio, in questo senso, assumono un ruolo che nella nostra società è in molti casi già ricoperto dai governi centrali, dopo che fenomeni tragici come la diffusione del terrorismo in tutto il globo stanno mettendo in pericolo l’equilibrio generale. Se la risposta è una maggiore sorveglianza e, di conseguenza, la riduzione delle libertà dei cittadini, certo il processo ha molteplici lati oscuri…
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Fonte: Collider