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Voto: 5.5/10 Titolo originale: Slumberland , uscita: 18-11-2022. Budget: $35,000,000. Regista: Francis Lawrence.

Slumberland: la recensione del film fantasy di Francis Lawrence che guarda a Little Nemo (su Netflix)

19/11/2022 recensione film di Francesco Chello

Ispirata vagamente alle tavole a fumetti di Winsor McCay, l'opera con Jason Momoa riesce solo in parte. Centra le tematiche, il modo in cui ne parla e i momenti emotivi che ne derivano, ma pecca sul piano dell’intrattenimento, con una quota fantastica che non diverte e coinvolge come si converrebbe

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Dovrei prendere l’abitudine di informarmi meglio su alcuni film da vedere. Anche perché poi in redazione se ne approfittano. Tipo ieri, mi hanno chiesto se volevo scrivere un pezzo sull’ultimo film con Jason Momoa. Io ho pensato a qualcosa, che so, tipo Braven (la recensione). Ed ho accettato praticamente al buio. Mi hanno risposto bene, è tuo … ah, è un film ‘per famiglie’.

Che io non ho niente contro i ‘film per famiglie’. E nemmeno contro le famiglie, visto che da padre multiplo appartengo fieramente alla categoria. E’ che vorrei arrivare alla visione psicologicamente preparato. Mi riferisco a quella di Slumberland – Nel Mondo dei Sogni di Francis Lawrence (Red Sparrow),distribuito in esclusiva – in molti paesi, tra cui il nostro – da Netflix a partire dal 18 novembre, dopo una limited release negli States e nel Regno Unito avvenuta sette giorni prima. E tutto il mio preambolo cazzeggiante e divagatorio serviva in realtà per sottolineare una campagna promozionale piuttosto scarsa, che solitamente non è un buon segno. Ma andiamo per gradi.

Slumberland è un adattamento cinematografico (molto libero, mi dicono) di Little Nemo in Slumberland, comic strips settimanali create da Winsor McCay. Il personaggio di Little Nemo aveva esordito in Dream of the Rarebit Fiend (sempre di McCay) ed ottenne quasi subito la sopracitata serie spin-off tutta sua, ospitata dal New York Herald dal 1905 al 1911, per poi spostarsi sul New York American dal 1911 al 1914 col titolo In the Land of Wonderful Dreams, salvo tornare sull’Herald col suo titolo originale per un revival dal 1924 al 1927.

slumberland nel mondo dei sogni film 2022 posterLo stesso Winsor McCay includerà il personaggio nel suo corto animato Winsor McCay, the Famous Cartoonist of the N.Y. Herald and his Moving Comics, del 1911. Nel 1984 esce Nemo (conosciuto anche come Dream One), ispirato piuttosto vagamente al fumetto, con Jason Connery (figlio del grande Sean) nei panni del protagonista. Cinque anni dopo, nel 1989, è la volta di Piccolo Nemo – Avventure nel Mondo dei Sogni (la recensione), lungometraggio d’animazione nippo-americano che floppa al botteghino ma poi conquista e coltiva un suo seguito di appassionati tra home video e passaggi televisivi.

Fin dagli esordi poi, il fenomeno aveva dato vita a spettacoli teatrali, musical, merchandising, persino ad un videogame della Nintendo uscito nel 1990.

Arriviamo quindi ai giorni nostri, con una nuova trasposizione che viene annunciata a gennaio 2020, rimandata per COVID-19 all’anno successivo, per una fase di riprese comprese tra febbraio e giugno 2021. Lo script di David Guion e Michael Handelman propone alcune modifiche, sia al contesto che ai personaggi – a partire da Nemo, che viene coinvolto in un gender swap e diventa una ragazzina.

A prescindere da eventuali paragoni e discorsi di aderenza/fedeltà (in cui non posso addentrarmi, conoscendo poco l’opera originale), mi sento di dire che Slumberland – Nel Mondo dei Sogni è un film che riesce a metà. A venire meno è la parte, diciamo così, intrattenente. L’avventura fantastica che dovrebbe essere anima di un prodotto per famiglie e che purtroppo non ha l’energia di cui avrebbe bisogno. Al contrario degli argomenti che intende trattare, centrati con merito sia per il modo in cui li affronta che per i momenti emotivi che ne derivano.

Le sequenze ambientate nel mondo dei sogni sono chiaramente il fulcro di Slumberland. A fronte di un discreto impianto grafico e visivo, le situazioni non decollano mai sul serio e questo si ripercuote sulla scorrevolezza delle due ore di durata che in qualche circostanza si fanno sentire. Si punta sul buffo, sul simpatico, sul grazioso.

Ma la missione dei protagonisti stenta ad acquisire quella connotazione seriosa capace di portare con sé quel pathos che arriva solo sul finale e in dosi contenute. In pratica, non spinge come dovrebbe sul versante avventuroso, sulle peripezie che dovrebbero procedere l’agognata conclusione. La stessa interpretazione di Jason Momoa si colloca in questo discorso. Lui è uno che mi sta simpatico a pelle. Lo trovo genuino. Genuinità che puoi cogliere anche nel film in questione, si vede che l’attore hawaiano si è calato nei panni (e nel trucco) di Flip con voglia e divertimento; il punto è che il suo è un eccessivo gigioneggiare, tra smorfie e saltelli, gag e battute, quasi dimenticandosi di caricarsi la sua quota narrativa sulle spalle nel momento in cui il film lo richiederebbe.

La giovane Marlow Barkley è una brava protagonista, forte e fragile allo stesso tempo, risolverà le proprie difficoltà interiori con maturità e coraggio; Chris O’Dowd indossa i panni di zio Philip, personaggio insospettabilmente prezioso che viene fuori alla distanza, mentre Kyle Chandler è Peter, il papà di Nemo, che compare all’inizio – in un prologo tragico, in cui il dolcissimo clima familiare è presagio di morte così come quel ‘torno presto’ pronunciato da chi si sta infilando il cartellino dell’obitorio intorno all’alluce – e nel toccante finale.

slumberland nel mondo dei sogni film 2022 momoaGiudizio inverso per le tematiche che, dicevo, vengono centrate in maniera pertinente ed emotiva. Slumberland – Nel Mondo dei Sogni è innanzitutto un’opera sull’elaborazione del lutto. Nello specifico, di un lutto in età giovanile, di chi perde un genitore (l’unico, in questo caso) troppo presto.

Elaborazione e accettazione della perdita. Capire quando dover lasciare andare una persona, coltivandone allo stesso tempo la presenza col pensiero e col ricordo. Questione evidentemente toccante, in cui la dimensione del sogno assume il sapore della risorsa, l’unico modo per riabbracciare una persona amata.

Il sogno, parlando proprio in generale, visto come via di fuga, qualcosa che non capita a caso ma viene creato per accompagnarci nel viaggio della vita.

Eppure, sogno e immaginazione offrono anche un gancio per una riflessione sui legami, sulla fratellanza. Per arrivare a un twist su un personaggio apparentemente secondario, che finisce nel nugolo di quei momenti emotivamente intensi di cui parlavo in precedenza. Finale incluso, che punta fortemente sull’emozionare, e – perché no – anche sulla commozione, se siete portati per l’empatia e/o avete avuto esperienze personali che in questo modo hanno modo di riaffiorare.

Slumberland – Nel Mondo dei Sogni è, insomma, un film riuscito a metà. Pecca sul versante dell’intrattenimento con una quota fantasy che non coinvolge e non diverte come ci si potrebbe aspettare. Di contro, sa toccare le corde dell’emotività grazie alle tematiche affrontate e al modo in cui le esplora.

Di seguito trovate il full trailer italiano di Slumberland – Nel mondo dei sogni, nel catalogo di Netflix dal 18 novembre:

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