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Voto: 6/10 Titolo originale: リトル・ニモ , uscita: 15-07-1989. Regista: William T. Hurtz.

Recensione story | Piccolo Nemo – Avventure nel mondo dei sogni di Masami Hata e William Hurtz

25/12/2019 recensione film di William Maga

Nel 1994 arrivava al cinema la trasposizione animata del seminale fumetto di Winsor McCay, piacevole ma incapace di tradurre sul grande schermo la grandezza visiva delle tavole disegnate

Piccolo Nemo - Avventure nel mondo dei sogni film

Piccola premessa. Little Nemo non è un qualsiasi eroe dei fumetti, ma il capostipite: il primo comic di successo apparso in America, sulle pagine nel New York Herald del 1905 (pubblicato in Italia anche con l’avventato titolo Bubi nel Paese del dormiveglia). Se qualcuno pensasse che Piccolo Nemo – Avventure nel mondo dei sogni (Little Nemo: Adventures in Slumberland), film uscito al cinema esattamente 30 anni fa, dovesse nel 1989 celebrare i 90 anni di quel capolavoro di grafica e fantasia che furono le tavole di Winsor McCay, sarebbe però decisamente fuori strada. Il cartoon giapponese – o anime americano – diretto in coabitazione da Masami Hata e William T. Hurtz potrà anche essere di discreta fattura, ma le vertiginose suggestioni offerte dagli incubi notturni di Little Nemo avrebbero avuto bisogno di ben altra cifra stilistica.

Piccolo Nemo - Avventure nel mondo dei sogni film posterProtagonista delle splendide tavole domenicali a colori intitolate Little Nemo in Slumberland è un bambino di 7-8 anni che, dopo essersi addormentato, vola nel fantasmagorico mondo dei sogni, incontra esseri favolosi a volte bizzarri a volte paurosi: ed è la situazione di spaesamento che lo porta ai confini dell’incubo, fino al brusco e provvidenziale risveglio. Gli scenari hanno la grazia della composizione barocca, mentre la libertà del tratto «art noveau» coinvolge palazzi, costumi, paesaggi, apparizioni.

L’insieme sembra anticipare il surrealismo onirico di Salvador Dalì, anche perché Winsor McCay era un esploratore dell’inconscio: gli incubi sono in parte autobiografici e i disegni (esposti anche al Louvre) il mezzo per esorcizzare angosce e demoni privati. Il disegnatore scomparso nel 1934 è stato anche uno dei padri del disegno animato americano e nel 1911 portò sullo schermo lui stesso proprio una versione muta e disegnata a mano di Little Nemo (dal lunghissimo titolo Winsor McCay the Famous Cartoonist of the N.Y. Herald and His Moving Comics), che tuttavia non riuscì a replicare lo stesso impatto delle tavole, non essendo traducibile sullo schermo la magica fissità delle immaginifiche figure disegnate con somma perizia di dettagli.

Dalla lavorazione piuttosto travagliata, a causa della volontà di rendere ‘appetibile’ un film d’animazione giapponese al pubblico statunitense, fu il produttore nipponico Yutaka Fujioka della Tokyo Movie Shinsha Co. a chiedere i diritti per la trasposizione cinematografica già nel 1977 e, prima che il progetto prendesse definitivamente il volo verso il 1985 (per poi uscire solo nel 1992 nei cinema USA e nel 1994 qui da noi, addirittura dopo l’arrivo nei negozi di Little Nemo: The Dream Master, videogioao tie-in per NES …), nomi del calibro di George Lucas, Chuck Jones e poi persino Hayao Miyazaki e Isao Takahata vennero contattati per lavorare sul lungometraggio Piccolo Nemo – Avventure nel mondo dei sogni, ma tutti abbandonarono presto per divergenze creative.

In ogni caso, figurano molti nomi altisonanti tra i paggi che accompagnarono sul grande schermo la riduzione del fumetto di Winsor McCay. Ray Bradbury, per esempio, scrittore di romanzi del calibro di Cronache marziane e Fahrenheit 451, figura come generico «ideatore»; Chris Columbus, sceneggiatore e regista all’epoca esperto in problemi infantili (Mamma ho perso l’aereo, Mrs. Doubtfìre), che qui lavora con Richard Outten; i musicisti Richard e Robert Shenan, quelli di Mary Poppins, che avevano scritto ben 150 canzoni per Walt Disney; Jean Giraud (aka Moebius), insigne artista francese che per il cinema aveva già partecipato ad Alien, Willow e Tron.

Piccolo Nemo - Avventure nel mondo dei sogni film 1989Il risultato di tutti questi sforzi congiunti – costati la considerevole cifra di 35 milioni di dollari (per un incasso globale di soli 10 …) – è certo piacevole, strizza l’occhio a Il Mago di OZ apertamente, ma non certo eccezionale, almeno se paragonato al livello dell’importanza storica dell’opera disegnata da cui è tratto Piccolo Nemo – Avventure nel mondo dei sogni.

La storia del bambino che si addormenta e vola nei regni di Re Morpheus a nel Regno dei Sogni manca infatti graficamente, come anticipato, di quell’affabulazione che aveva fatto la fortuna di Disney, ma non è neppure un ‘contro’ disegno di particolare carica innovativa. Masami Hata e William T. Hurtz scelgono (?) di addolcire eccessivamente la meccanicità troppo facilmente espressionista del cartoon ‘made in Japan’, togliendogli di fatto parte della potentissima violenza visiva.

Resta così un disegno simpatico ma anonimo, migliore negli oggetti e nei panorami (la trovata dei comignoli che diventano fuochi artificiali) piuttosto che nei soggetti, che inserisce Easter Egg come il cammeo di Gertie il dinosauro e oblia , giustamente, l’indigeno Jungle Imp. Lo spunto ricorda quello di La Storia Infinita: si tratta di insegnare ai bimbi quanto possa essere importante il regno della fantasia, da sempre la loro “seconda realtà”. Ecco dunque Little Nemo che si addormenta e, col suo fedele scoiattolino Icaro (lontano parente di Cip e Ciop) e il Professor Genio, si mette in viaggio verso Sonnolandia, dove il sovrano Morfeo lo accoglie con affetto, nominandolo erede al trono e consegnandogli l’amato scettro e una chiave misteriosa, che gli raccomanda di non usare.

Little Nemo invece la usa (che bambino sarebbe altrimenti?) e libera dalla porta magica un demone che rapisce il re e lo conduce nel Regno degli Incubi, parallelo ma contrario al suo. Prima dell’immancabile lieto fine accadranno ancora molte avventure al bambino eroe della sua stessa fantasia, ed egli stesso salverà Morpheus e metterà fine alla Terra degli Incubi. Indi vola via per sempre con la Principessa Camilla, continuando a sognare felice e contento tutta la vita.

Piccolo Nemo - Avventure nel mondo dei sogni 1989 filmCome detto, Piccolo Nemo – Avventure nel mondo dei sogni è un gradevole film  animato che si adopera a svelare un mondo magico dove comunque esiste l’obbligo di imparare le buone maniere, la scherma, il ballo. C’è di tutto un po’ per attirare il senso del fantastico, compreso un intermezzo circense disegnato con una certa fantasia. Il regista William T. Hurtz ha un lungo curriculum in casa Disney, avendo partecipato alle avventure di Fantasia, Dumbo e Pinocchio; durante la guerra aveva anche lavorato per documentari sull’aviazione, occupandosi poi di pubblicità e condividendo alcuni momenti di gloria con il grande grafico di Hollywood Saul Bass.

Film che sta a cavalcioni tra sogno e incubo, Piccolo Nemo – Avventure nel mondo dei sogni imparato dalla tradizione la findamentale ‘arte del comprimario’ nel disegno animato, e qui il piccolo scoiattolo gioca perfettamente tale ruolo con la necessaria simpatia. Ma in tutti i 93 minuti è sempre presente l’equazione morale e materiale tra mondo dei piccoli e mondo dei grandi, mondo reale e fantastico. Una storia infinita, appunto.

Purtroppo, non è MAI stato editato in DVD nel nostro paese, quindi la sua reperibilità è alquanto complessa.

Di seguito il trailer internazionale di Piccolo Nemo – Avventure nel mondo dei sogni: