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Voto: 5/10 Titolo originale: Spaceman , uscita: 23-02-2024. Budget: $40,000,000. Regista: Johan Renck.

Spaceman: la recensione del film fanta-terapeutico diretto da Johan Renck (su Netflix)

01/03/2024 recensione film di Gioia Majuna

Adam Sandler e Carey Mulligan sono al centro di un adattamento fin troppo dimesso, che sceglie per qualche ragione di banalizzare un'esperienza dal grande potenziale

adam sandler spaceman film

Girato tre anni fa, Spaceman, come il suo protagonista – un astronauta interpretato da Adam Sandler – ha fluttuato a lungo nello spazio profondo del limbo distributivo. Infine approdato prima alla recente Berlinale e poi dritto su Netflix, il suo ricco pedigree creativo – da Sandler alla co-protagonista Carey Mulligan, fino a Johan Renck (Chernobyl ) al suo debutto alla regia di un lungometraggio, passando per il romanzo originale ‘Spaceman Of Bohemia’ (inedito in Italia) – supera però di gran lunga quello che troviamo effettivamente sullo schermo: fantascienza stanca e inutilmente pacata che porterà probabilmente la maggior parte degli abbonati a batter forte i pugni sul portellone di una capsula di salvataggio per aprirla.

Spaceman è stato realizzato con una certa inventiva: l’astronave monoposto al centro della storia è una creazione ingegnosa dello scenografo Jan Houllevigue. C’è anche una creatura affascinante a bordo della nave, un ragno a sei occhi chiamato Hanus (doppiato in originale da Paul Dano) che sembrerebbe conoscere i segreti dell’universo. Oppure potrebbe semplicemente essere una manifestazione fisica delle ansie di Jakub (Sandler) dopo sei mesi di isolamento totale.

Spaceman (2024) film posterMa per una produzione che punta al cielo, Spaceman trae alcune lezioni deprimentemente banali dall’universo: questo astronauta ceco avrebbe dovuto essere più gentile con la moglie incinta Lenka (Mulligan) mentre era sulla Terra.

Se la fantascienza che tratta di – possibili – allucinazioni e dei rimpianti di un uomo riguardo alla sua relazione nello spazio è ciò di cui il pubblico ha ancora bisogno nel 2024, Solaris di Andrej Tarkovsky ha forgiato quel medesimo percorso già nel 1972 e Steven Soderbergh lo aveva ripercorso insieme a George Clooney tre decenni dopo, qualora la versione in lingua russa fosse ormai considerata troppo datata.

Se invece volete voci ‘disincarnate’ e quasi soprannaturali, prova HAL 9000, anche se il tono di Paul Dano (da guastare in inglese naturalmente) è seducente e ultraterreno: magari Hanus potrebbe ottenere il suo buffo spin-off.

Potrebbe non esserci nulla di nuovo sotto il sole sulla Terra, ma il film di Johan Renck purtroppo fa sembrare che non ci sia nulla di nuovo nemmeno nella galassia.

Esattamente come in The Spaceman of Bohemia, un libro del 2017 molto più denso scritto in inglese dal ceco Jaroslav Kalfar, Spaceman si unisce a Jakub nel giorno 189 della sua missione individuale per raggiungere una misteriosa nuvola di polvere alla periferia di Giove. È facile comunicare con la Terra, e anche tenere una conferenza stampa dal vivo organizzata dal commissario Tuma (Isabella Rossellini) in cui una ragazzina gli chiede: “Sei l’uomo più solo del mondo?“.

Ciò è probabile, dopo che Lenka lo ha lasciato via satellite in una trasmissione registrata che il commissario Tuman nasconde per preservare la sua salute mentale. Quindi Jakub si aggira per la navicella spaziale, chiedendosi dove si trovi e come riparare la toilette in questo velivolo retro-futurista.

Mentre le telecamere interne dell’astronave iniziano a funzionare male, Johan Renck passa ai flashback della relazione tra Jakub e Lenka in modalità soft focus, e la seguiamo mentre si dirige verso una sorta di convento per donne incinte nella campagna ceca, seguita dal commissario Tuma. Nel frattempo, Jakub ha scoperto Hanus il ragno, il personaggio più affascinante di Spaceman, e il loro comune amore per la crema spalmabile alle nocciole.

Il 57enne Adam Sandler ha ottenuto un notevole successo in diversi ruoli seriosi, da Ubriaco d’amore del 2002 fino ai più recenti a Diamanti grezzi e Hustle, e la sua professionalità non è in discussione, anche se il suo astronauta dagli occhi spenti a volte sembra davvero troppo prosciugato di vita.

La collega Carey Mulligan fa del suo meglio nei panni di una moglie disamorata, lasciata a casa a Praga mentre Jakub cerca di scacciare le colpe del padre informatore volando verso Giove, e fortemente incazzato per tutto ciò.

Spaceman (2024) film sandlerÈ davvero difficile accettare Spaceman, che – forse – non passa dai cinema consapevole di poter funzionare solamente per chi ormai l’abbonamento del mese lo ha già pagato. Senza contare che il tono generale dimesso e laconico, punteggiato dalla colonna sonora in linea di Max Richter, non aiuta ad alzare l’umore.

Perché fingono tutti quanti di essere di origine ceca? Questo dettaglio è abbastanza sconcertante. Siamo forse tornati ai tempi della Televisione Senza Frontiere di inizi anni ’90?

Se un film è (per lo più) ambientato dall’altra parte della galassia, dove un astronauta sta per saltare nell’ignoto, perché c’è tanta attenzione sui suoi litigi coniugali, noiosamente sbilanciati dato che il personaggio di Carey Mulligan è ovviamente solo un ‘oggetto di scena incinta’?

E trasformare Hanus, un essere antichissimo e dal nome ridicolo, in un semplice terapista matrimoniale non può che sminuire anche i possibili misteri del cosmo. Tra l’altro, ha sei occhi eppure si ostina a definire Adam Sandler ‘umano pelle e ossa’???

Come detto, Spaceman è il debutto al lungometraggio del regista svedese Johan Renck dopo una brillante carriera in TV e nei videoclip. Trovare il giusto equilibrio tra le pagine del romanzo e la lunghezza di un film è sempre una sfida per chiunque, ma il risultato è un prodotto che pare contento di crogiolarsi nella miseria.

Il messaggio di fondo è chiaro e apprezzabile, anche perché non esattamente sibillino: non importa quanto lontano Jakub cerchi di fuggire, i suoi problemi sulla Terra lo seguiranno letteralmente fino ai confini dell’universo. Non avrebbe mai dovuto lasciarsi alle spalle ciò che conta veramente, le persone che ama e coloro che lo amano. Idee simili sono state esplorate negli ultimi anni in molti altri film di fantascienza come Gravity, Interstellar Passengers e Ad Astra che, sebbene non possano contare sulla presenza di un ragno parlante gigante, sono (a diversi livelli) comunque preferibili.

Di seguito trovate il full trailer italiano di Spaceman, a catalogo dall’1 marzo:

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