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Titolo originale: Ghostbusters , uscita: 08-06-1984. Budget: $30,000,000. Regista: Ivan Reitman.

Steve Johnson su Ghostbusters: “Creai Slimer con l’aiuto della cocaina e del fantasma di John Belushi”

02/05/2018 news di Redazione Il Cineocchio

Il maestro degli effetti speciali ha raccontato i dettagli del funambolesco processo creativo che lo portò alla definizione del design dell'iconico fantasma verde

Non soltanto il ruolo di Peter Venkman in Ghostbusters – Acchiappafantasmi (Ghostbusters) di Ivan Reitman venne in origine scritto pensando a John Belushi, che purtroppo morì prima dell’inizio delle riprese, ma addirittura Slimer venne creato da Steve Johnson con l’aiuto del … fantasma dal comico!

Se siete appassionati di effetti speciali, certo saprete chi è Steve Johnson, artista vincitore di premi Emmy dal talento incredibile e coinvolto in una serie infinita di pellicole fanta-horror, tra cui Fright Night – Il vampiro della porta accanto (Fright Night), Poltergeist II – L’altra dimensione (Poltergeist II: The Other Side), Un lupo mannaro americano a Londra (An American Werewolf in London), Nightmare 4 – Il non risveglio (A Nightmare on Elm Street 4: The Dream Master) e La notte dei Demoni. Non solo. Rientra nel suo curriculm proprio anche Ghostbusters – Acchiappafantasmi, per cui congegnò e plasmò il fantasma della bibliotecaria, nonché uno degli spettri più amati di sempre: il verde Slimer!

Steve Johnson, che ha condiviso alcuni dei suoi folli racconti nel suo libro Rubberhead, è attualmente intento nel crowdfunding per poter pubblicare il seguito alla sua opera letteraria, Rubberhead Volume II: Sex, Drugs and Special FX, il secondo di una serie ipotetica di 5 libri, colo quale intende raccontare le imprese mai rivelate della sua lunga carriera di maestro degli effetti speciali a Hollywood. E tra le molteplici storie contenute in Rubberhead Volume 2, arrivato ormai alla sua ultima settimana su Kickstarter, troviamo anche clamorose indiscrezioni e dietro le quinte riguardo l’ideazione dell’ectoplasma gelatinoso. Se per anni difatti Slimer ha spopolato al cinema, sul piccolo schermo, nei cartoni animati e nelle linee di giocattoli, diventando una vera e propria icona per il pubblico infantile e le famiglie, la storia della sua creazione è decisamente V.M. 18! Il libro di Johnson descrive il lungo processo creativo durato ben 6 brutali mesi, dominato dal micromanagment, da annotazioni contrastanti e da infinite modifiche da parte dei vertici dello studio, che obbligarono il designer a sbattere la testa su ogni minima inezia.

Come lui stesso ha raccontato:

Ghostbusters – Acchiappafantasmi è stata l’esperienza più tediosa e orribile che io abbia mai affrontato lavorando con art director, produttori e registi nella mia intera esistenza. All’inizio volevano un ‘sorriso con le braccia’ ma prima che me ne rendessi conto, era diventato un maledetto incubo … ‘Dagli il 13% di pathos in più, mettigli le orecchie, togligli le orecchie, meno pathos, più pathos, fagli il naso più grande, ora il naso è troppo grande, fagli il naso più piccolo …’ Ma state scherzando?? ‘Fallo diventare più cartoonesco, rendilo meno cartoonesco’. Mi sono quasi aperto la testa con una sega durante il processo, cazzo.

Dopo mesi di interminabili discussioni, Steve Jonson si scontrò con una scadenza imminente e si trovò quindi a completare gli ultimi dettagli del design di Slimer, prima di presentarlo all’approvazione dei produttori di Ghostbusters, sapendo che un fallimento avrebbe significato probabilmente il suo licenziamento. Dunque, la notte prima della fatidica data, stava sgobbando sul progetto a ritmo frenetico, finché in un delirio indotto dal continuativo consumo di cocaina, iniziò letteralmente a vedere la gente morta! In particolare, l’artista ha citato uno specifico incontro, quello con John Belushi stesso, che avrebbe dovuto incarnare Peter Venkman, ma che era venuto a mancare prima dell’inizio delle riprese. In suo onore, gli altri protagonisti Dan Aykroyd e Harold Ramis decisero quindi che il design di Slimer avrebbe dovuto almeno essere ispirato all’amico scomparso. Tuttavia, Steve Jonson non ricevette la direttiva se non 24 ore prima della consegna.

Come ha evidenziato:

Non l’ho saputo fino all’ultimo fottuto giorno. Lavoravo da sei mesi e avevo scolpito centinaia di varianti di Slimer, e alla fine mi dissero ‘Fallo più simile a Belushi’, così replicai ‘Di cosa cazzo state parlando??’

Quindi, armato di determinazione, dell’arnamentario per scolpire e di tre grammi di polvere bianca, Dave Johnson tornò furiosamente nel suo studio, e proprio allora iniziarono gli eventi paranormali:

Così tirai fuori una serie di fotografie di primi piani di John Belushi, ci rovesciai sopra un grammo di cocaina e cominciai a separare delle piste. Mi ero fatto tre grammi nel corso della notte ed ero in uno stato di delirio paranoide provocato dalla cocaina e pensavo letteralmente che il fantasma di John Belushi fosse venuto da da me per aiutarmi.

Era infatti convinto che lo spettro dell’attore si fosse davvero materializzato per dargli una mano, incoraggiarlo e a posare addirittura per lui, così che potesse creare Slimer a sua immagine e somiglianza. Poi si era dissolto nell’aria professando queste parole di commiato: “Smettila con quella robaccia Steve, ti ucciderà”. A quanto pare, la combinazione tra spasmodico lavoro, fiumi di stupefacenti e notturne apparizioni sovrannaturali sortirono ottimi risultati, dato che il giorno successivo la sua creazione fu approvata:

E questa, bambini, è la versione che appare nel film.

Di seguito una nota sequenza del primo Ghostbusters con protagonista ‘l’aborto di tubero’ verde:

Fonte: BD