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Voto: 6/10 Titolo originale: Кольская сверхглубокая , uscita: 04-11-2020. Regista: Arseny Syukhin.

Superdeep, la recensione del film fanta-horror russo di Arseny Syuhin

25/02/2022 recensione film di Gioia Majuna

Il regista esordisce al lungometraggio con un'opera piuttosto derivativa, ispirata a una popolare leggenda metropolitana

superdeep film 2020

Quasi una sorta di centrale di Chernobyl invasa dalle spore, Superdeep (Кольская сверхглубокая), fanta-horror russo del 2020 ambientato in epoca sovietica diretto dall’esordiente Arseny Syuhin e ispirato alle leggende metropolitane intorno al pozzo superprofondo di Kola, segue alcuni esperti che gareggiano contro il tempo per mettere il ‘coperchio’ sopra un potenziale disastro ecologico (o peggio …) all’interno di una segretissima struttura governativa: benvenuti in una stazione di ricerca top secret situata sette miglia sottoterra , la fonte di un focolaio apocalittico di funghi tossici.

Proprio come per le immagini televisive del disastro di Chernobyl, il film mette sul piatto baffoni, camici da laboratorio e personaggi decisamente 80s, che spesso antepongono il termine “compagno” ai nomi degli altri. Esasperatamente, l’ingrediente mancante è però una storia ben sviluppata; niente nella confusa sceneggiatura scritta a ben sei mani si amalgama compiutamente, tanto che si ha la sensazione che sia stato tagliato un prologo ‘critico’ capace di far luce su quanto segue.

The Superdeep film poster 2020Ciò che Superdeep ha in serbo per gli spettatori è comunque una eroina eccezionale: una giovane e brillante epidemiologa inviata dai vertici militari per raccogliere campioni di tutto ciò che sta accadendo sottoterra. Il suo nome è Anna (Milena Radulović), un personaggio che condivide il DNA della Jodie Foster di Il silenzio degli innocenti e della Ripley dei film di Alien che si muove in un set che ricorda quello di La Cosa di Carpenter.

Ma invece di trasformarsi prevedibilmente in tempo zero in una cazzutissima combattente al primo segnale di guai, Anna sceglie di affrontare le letali forze fungini con il suo prezioso cervello da scienziata. A conti fatti, questa scelta più o meno paga, visto che durante i momenti più spaventosi di Superdeep la protagonista appare genuinamente terrorizzata, mortalmente pallida, respirando a fatica. In un film dai dialoghi ridicolmente pessimi, è lei a convogliare allora tutta l’attenzione di chi guarda (e il suo dolcevita giallo sovietic-chic).

In modo molto preoccupante, lungo la strada verso l’unità di ricerca, uno dei minatori brizzolati evacuati ringhia: “È l’inferno laggiù!!”. Quello che Anna trova, senza incorrere in spoiler (il trailer è abbastanza eloquente in merito), è un incubo parassitario che strizza l’occhio ad Alien e che spruzza spore dai fini poco simpatici. Questa situazione porta a un paio di momenti horror gustosamente ripugnanti, ma l’andazzo generale vira verso la sciocchezza molto rapidamente.

Superdeep si conclude così in modalità ‘film catastrofico rétro’: luci rosse di emergenza che lampeggiano, allarmi sparati a tutto volume, chiunque sia ancora vivo che striscia nel buio e nella polvere. Ah si, per non farci mancare niente, gli ‘ingegneri’ dietro alla sceneggiatura (tra cui figura anche Milena Radulović) hanno pensato a un modo per Anna di farlo con indosso soltanto la sua maglietta e le mutandine.

Resta un prodotto in qualche modo curioso e ben confezionato, che avrebbe potuto osare molto di più. Quando si dice ‘prendi gli 80s e mettili da parte’.

Di seguito trovate il trailer internazionale Superdeep, arrivato direttamente in VOD e home video in Italia: