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Voto: 8.5/10 Titolo originale: The Caine Mutiny Court-Martial , uscita: 03-09-2023. Regista: William Friedkin.

The Caine Mutiny Court Martial: la recensione del film processuale di William Friedkin

23/09/2023 recensione film di William Maga

Kiefer Sutherland e Jason Clarke sono i capaci protagonisti di un'opera che aggiorna il romanzo di Herman Wouk, essenziale ma senza perdere forza

THE CAINE MUTINY COURT-MARTIAL film 2023

Se ben interpretato, il tradizionale dramma giudiziario può essere l’equivalente cinematografico di un quartetto d’archi. Spesso viene considerato un genere teatrale, non cinematografico per definizione. Ma la sua essenzialità, la restrizione spaziale e l’enfasi sulle parole pronunciate con persuasiva convinzione costringeranno qualsiasi regista ad attingere all’essenza della propria invenzione formale, e spesso, è proprio l’uso controllato degli strumenti più scarni del cinema a mostrare il coraggio di un regista.

È questo il caso di The Caine Mutiny Court-Martial, l’ultima opera di William Friedkin, scomparso il mese scorso. Presentata in anteprima alla Mostra del Cinema di Venezia, questa versione magistralmente semplice di un celebre cavallo di battaglia del palcoscenico è così – incidentalmente – il capitolo finale della lunga carriera del regista, deciso e senza fronzoli, nonché un maestoso addio al membro del cast Lance Reddick, scomparso a marzo e a cui il film è dedicato.

Quasi interamente ambientato in un’aula di tribunale militare, si tratta solo dell’ultima trasposizione di una storia di finzione nata come romanzo di Herman Wouk del 1951, L’ammutinamento del Caine, una parte del quale è stata rielaborata dall’autore come opera teatrale di successo, The Caine Mutiny Court Martial appunto.

The Caine Mutiny Court-Martial (2023) posterIl romanzo è stato quindi ripreso da Edward Dmytryk nel 1954, con Humphrey Bogart nel ruolo del comandante Queeg, mentre Robert Altman ne ha realizzato una versione televisiva nel 1988, con Brad Davis ed Eric Bogosian nel cast.

Stilisticamente, questo film si avvicina al dramma da camera di Altman, ma con una ‘pignoleria’ meno spinta; William Friedkin mette a fuoco la regia e rielabora il dramma di Wouk, ambientato originariamente alla fine della Seconda Guerra Mondiale, per i giorni nostri e con un diverso campo di operazioni navali.

Il tenente Stephen Maryk (Jake Lacy) è l’ufficiale esecutivo del Caine, un dragamine della marina americana nel Golfo, e viene deferito alla corte marziale per ammutinamento dopo aver sollevato il suo comandante dal comando durante una tremenda tempesta. La sua giustificazione è che il Capitano di Corvetta Philip Queeg (Kiefer Sutherland) ha mostrato segni di disturbo mentale che hanno messo in pericolo la sicurezza del Caine e del suo equipaggio.

A difenderlo c’è il tenente Barney Greenwald (Jason Clarke), che dovrà convincere il tribunale militare che Queeg non era in effetti idoneo al comando – e gran parte del dramma si basa sul modo in cui Greenwald fa capire a noi del pubblico, e all’aula di tribunale, i motivi di alcune delle sue strategie apparentemente più eccentriche.

La struttura di The Caine Mutiny Court Martial non potrebbe essere più semplice. Tutto si svolge nell’aula di tribunale – tranne brevi momenti in un corridoio esterno e una coda in una sala di ricevimento – e una serie di testimoni, tra cui Queeg e Maryk, vengono interrogati da Greenwald e dall’avvocato dell’accusa, il comandante Katherine Challee.

Questo personaggio, cambiato di genere rispetto all’originale di Wouk, è interpretato da Monica Raymund (Chicago Fire), la cui interpretazione è il colpo di scena assoluto del film. L’attrice è ferocemente imponente mentre il suo personaggio torchia implacabilmente i suoi testimoni ed è anche il centro dell’azione di The Caine Mutiny Court Martial, mettendo in moto la macchina da presa mentre cammina avanti e indietro per l’aula.

Tra i testimoni ci sono il tenente Keefer (Lewis Pullman), un collega ufficiale di Maryk con interessi letterari esterni che vanno oltre al suo stato di servizio, il capitano Southard, esperto di marina, e un giovane e rozzo sottufficiale, interpretato da Gabe Kessler, che dona qualche momento di sollievo comico alla visione.

Per tutta la durata di The Caine Mutiny Court Martial, il processo è guidato con forza da Lance Reddick, autorevole nel ruolo del capitano Blakeley, l’ufficiale che presiede il tribunale.

Come saprete, William Friedkin ha rilanciato in modo avventuroso la sua ultima parte di carriera girando due opere di Tracy Letts, Bug (2006) e Killer Joe (2011), che gli hanno permesso di ricamare in modo fantasioso su scarne strutture drammatiche. In questo caso, al confronto, ha puntato sull’essenzialità: la macchina da presa di Michael Grady opta per un’illuminazione omogenea, con tutti i partecipanti sotto il chiaro bagliore di un’aula di tribunale ben illuminata, e attraverso angoli di ripresa e occasionali, sottili movimenti di macchina a garantire la variazione ritmica e drammatica.

THE CAINE MUTINY COURT-MARTIAL film 2023 friedkinUn crescendo a metà del film, montato in modo molto veloce, è rappresentato dalla testimonianza di un ufficiale psichiatrico (Jay Duplass) sempre più agitato.

Tutto sta nel linguaggio – le testimonianze concorrono ad evocare in modo vivido e dettagliato gli eventi di bordo – e nelle interpretazioni. Il regista ha scelto un cast eccellente, non da ultimo nei ruoli di supporto, con il Greenwald di Jason Clarke che, almeno fino alla coda, rimane enigmatico e contenuto, a dispetto della sua imponente mole. Nel ruolo di Queeg, Kiefer Sutherland ci regala invece qualcosa che non abbiamo mai visto prima: abbandonato il suo personaggio di 24, passa al registro di un caratterista sulla scorta di un Burgess Meredith d’annata, col suo Queeg che è nervoso, carico di alterazioni psichiche e che parla dall’angolo della bocca in stile James Cagney.

La chiusa, in cui Greenwald esplode, è certamente fedele all’originale di Herman Wouk, ma in un contesto contemporaneo suggerisce un’interpretazione più conservatrice del materiale di quanto sarebbe sembrato evidente in un contesto di Seconda Guerra Mondiale. È un finale che potrebbe mettere a disagio alcuni spettatori, ma che si presenta come un caratteristico colpo di coda di un regista che si è sempre titillato con la provocazione all’interno del mainstream.

Di seguito trovate il trailer internazionale di The Caine Mutiny Court Martial, disponibili in Italia dal 29 dicembre su Paramount+: