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Voto: 6/10 Titolo originale: The French Dispatch , uscita: 21-10-2021. Budget: $25,000,000. Regista: Wes Anderson.

The French Dispatch: la recensione del film di lode al giornalismo scomparso di Wes Anderson

10/11/2021 recensione film di Gioia Majuna

Bill Murray, Adrien Brody e Benicio del Toro sono tra i protagonisti di un'opera visivamente accuratissima, che però latita sul versante umano

the french dispatch film bill murray 2021

L’artificio imita la vita in The French Dispatch, lettera d’amore fin eccessivamente intelligente scritta (e diretta) da Wes Anderson a riviste letterarie come il New Yorker. Raccontato attraverso capitoli che rendono ‘quadri viventi’ le singole storie di altrettanti giornalisti che sono apparse nell’ormai defunta pubblicazione del titolo, il decimo film del regista è tra i suoi più notevoli dal punto di vista visivo, dove ogni fotogramma è ricco di piccoli dettagli meticolosamente organizzati che si sommano per un denso e invitante affresco cinematografico.

TheFrenchDispatch.jpgEppure, l’evidente affetto che prova per questo tipo di articoli di riviste picaresche e intellettuali non si traduce sempre in vignette scintillanti sullo schermo, risultando in un’opera in cui il meraviglioso design di produzione può rivelarsi più coinvolgente dei personaggi che lo popolano.

In ogni caso, The French Dispatch, che è stato presentato in anteprima all’ultimo Festival di Cannes, dovrebbe agilmente riuscire a convincere quel pubblico d’essai già predisposto ad accoglierlo da tempo (è stato a lungo rimandato a causa della pandemia), anche considerato che include molti degli attori abituali del filmmaker.

Una triste notizia è giunta agli uffici di The French Dispatch Of The Liberty, Kansas Evening Sun: il fondatore della rivista Arthur Howitzer, Jr. (Bill Murray) è morto, e il suo testamento ha stabilito che la pubblicazione sarà chiusa immediatamente dopo la sua scomparsa. Mentre lo staff piange la sua dipartita, vediamo una manciata di stralci del rispettato giornale, tra cui uno sguardo a Moses (Benicio del Toro), un pittore pazzo che si trova in prigione per duplice omicidio; la saga di uno studente rivoluzionario di nome Zeffirelli (Timothée Chalamet) e un resoconto di Roebuck Wright (Jeffrey Wright), uno scrittore che avrebbe dovuto intervistare un noto chef ma che è finito coinvolto in un’inaspettata storia di rapimento.

Lavorando di nuovo con il direttore della fotografia Robert Yeoman e lo scenografo Adam Stockhausen, Wes Anderson usa tutti i suoi soliti strumenti per trasformare la stravagante comunità francese di Ennui-sur-Blase in una favola incantata, dove verità e finzione si legano indissolubilmente.

Le proporzioni di The French Dispatch cambiano, le immagini passano dal bianco e nero al colore, i set appaiono gloriosamente vissuti e tattili – c’è persino una estesa sequenza animata. Aggiungiamoci una colonna sonora vivace orchestrata del collaboratore di lunga data Alexandre Desplat ed è chiaro che Wes Anderson sta cercando di imitare la sensazione che dà il leggere una grande storia, dove le immagini che creiamo nella nostra mente sono più vivide di quanto la vita reale (o un adattamento cinematografico) potrebbe mai riuscire a catturare.

the french dispatch film 2021Sebbene i riferimenti temporali dei diversi segmenti di The French Dispatch non siano specificati – ma quello con l’anarchico di Zeffirelli rimanda sicuramente al maggio del 1968 – Wes Anderson replica con gioia e omaggia a suo modo alcuni momenti culturalmente pregni del passato a mo’ di sofisticati talk show televisivi e l’ascesa dell’arte postmoderna (ci infila anche battute sulle canzoni pop francesi, sul teatro ultra-serio e su Jacques Tati).

Soprattutto, però, The French Dispatch riflette il rispetto (con un po’ di derisione) verso quei giornalisti sobri di un tempo che cercano di far luce sui loro affascinanti argomenti di cronaca. Ciò è particolarmente visibile nel capitolo di Zeffirelli, dove la scrittrice Lucinda Krementz (Frances McDormand) finisce un po’ troppo impantanata nella storia che intende raccontare, innamorandosi del giovane rivoluzionario mentre ascoltiamo la prosa affettata nella di lei voce fuori campo.

Nonostante tutta questa squisita (ri)costruzione, tuttavia, The French Dispatch non possiede molto dell’usuale subdolo sottofondo sentimentale che rende(va) i film di Wes Anderson più che meri esercizi intellettuali. Dei tre segmenti / cortometraggi, quello che coinvolge Moses è facilmente il più forte, presentando non soltanto un Benicio del Toro appassionato, ma anche Adrien Brody nei panni di un gallerista intrigante e una generosa Lea Seydoux (si mostra in nudi frontali ‘d’autore’) come improbabile musa del pittore oltre che sua guardia carceraria. È un racconto breve spiritoso e pieno di colpi di scena, che costruisce con affetto i suoi personaggi profondamente fallibili.

the french dispatch film 2021 leaSfortunatamente, i segmenti successivi di The French Dispatch si rivelano solo lussuosamente ‘adornati’ piuttosto che riccamente coinvolgenti. L’odissea di Zeffirelli è un impeccabile pastiche della sua epoca, mentre Jeffrey Wright trasuda stanca malinconia come uno scrittore gay che non ha mai trovato il suo posto nel mondo (è difficile non vedere un po’ di James Baldwin nel suo elegante ritratto). Ma la narrazione effettiva in questi capitoli è meno soddisfacente, lasciando lo spettatore a concentrarsi sulla confezione anziché sul contenuto.

Il film termina con una dedica a diversi luminari del New Yorker, i quali hanno tutti difeso l’idea che le riviste dovrebbero trattare la propria pubblicazione come parte di una professione nobile, attaccando i reportage con lo stesso entusiasmo di un romanziere o di un artista. Il fatto che la pubblicazione al centro dei 108 minuti stia chiudendo i battenti per sempre indica certamente la preoccupazione di Wes Anderson che una tale tradizione letteraria stia svanendo. In effetti, è questo l’elemento più toccante di The French Dispatch, che è meticolosamente realizzato ma solo sporadicamente emozionante. Non piangete.

Di seguito trovate il trailer italiano di The French Dispatch, nei nostri cinema dall’11 novembre: