Voto: 5/10 Titolo originale: The Jester , uscita: 20-09-2023. Regista: Colin Krawchuk.
The Jester (2023): la recensione del film horror di Colin Krawchuk
29/04/2024 recensione film The Jester di Marco Tedesco
Partendo da una serie di cortometraggi, il regista prova a lanciare un nuovo maniaco mascherato, ma il risultato è piuttosto modesto
The Jester è nato allo stesso modo di altre icone del cinema horror contemporaneo, debuttando principalmente attraverso una serie di cortometraggi, il cui crescente successo online ha spinto poi qualcuno (leggi Eduardo Sanchez dei The Blair Witch Project) a produrne una versione estesa potenzialmente destinata ai cinema.
Non diversamente da altri ‘colleghi’, al centro di questo film a bassissimo budget c’è un mostro vestito di tutto punto e che non ha una meta precisa da raggiungere. Questo non vuol dire che l’horror diretto da Colin Krawchuk sia un prodotto da cestinare sulla fiducia, solo che spreca banalmente quello che avrebbe potuto essere un interessante movie maniac dai caratteri soprannaturali.
Dopo la recente morte del padre, due sorelle che non sono in grandi rapporti si ritrovano perseguitate da un essere maligno noto come The Jester. Rivelandosi più di un semplice e perverso essere umano con indosso una maschera, questa misteriosa creatura inizia a tormentare ulteriormente anche gli altri abitanti della cittadina durante la notte di Halloween. Per sconfiggerlo, le due ragazze dovranno capire che l’unico modo per sopravvivere è rimediare ai torti del loro oscuro passato.
L’intera premessa di The Jester ricorda inevitabilmente – anche ai meno esperti – il recentissimo Terrifier di Damien Leone (la recensione), un paragone piuttosto scontato. Anche se non si tratta affatto di una meravigliosa coincidenza, Colin Krawchuk e il suo sceneggiatore Michael Sheffield puntano però su qualcosa di orientato più pesantemente ai drammi interiori dei vari personaggi.
Si tratta di una scelta almeno sulla carta rispettabilissima, ma il problema è che The Jester annega in questo mare, scegliendo di parlare di dolore, di rimpianti, di abbandono e di rancori che non riusciamo a mettere da parte.
Il maniaco / mimo macabramente burlone del titolo viene introdotto nel modo più insolito possibile, e per la maggior parte del film la sua intera esistenza è semplicemente inspiegabile. Non c’è mai una sola indicazione su chi – o cosa – sia. E non è esattamente un bene alla fine.
È un mostro? È un demone? È un angelo vendicatore? È una specie di stregone sadico? È semplicemente la manifestazione di tutta la tensione repressa in questa piccola famigliola?
E se è così, significa che appare ad altre persone? E perché punisce proprio questa famiglia con un fervore implacabile? Che cosa sta cercando di insegnare loro, se mai sti cercando di insegnare qualcosa?
Fedele alla linea, Colin Krawchuk non passa poi tutto il film a dipingere le pareti di gore e di splatter, apparentemente intenzionato a raccontare una storia più ‘significativa’ della media ambientata ad Halloween, col Giullare che funge stranamente da ‘barometro della moralità‘ di qualche tipo.
Detto questo, il regista non dimentica comunque che chi si approccia a questo tipo di prodotti cerca il divertimento, e quindi inserisce qua e là alcune gustose scene di violenza brutale, che tuttavia non bastano a risollevare quella che, a conti fatti, è soprattutto un’operazione derivativa più riuscita sulla carta che sullo schermo.
Aspettiamo il prossimo capitolo, che certamente non mancherà ad arrivare, specie considerati i costi.
Di seguito il trailer internazionale di The Jester, in esclusiva sul canale Midnight Factory di Prime Video:
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