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Voto: 6.5/10 Titolo originale: The Killer , uscita: 25-10-2023. Budget: $175,000,000. Regista: David Fincher.

The Killer: la recensione del film di David Fincher col freddissimo Fassbender

27/10/2023 recensione film di William Maga

Il regista torna sulle scene con un thriller zen meticoloso e calibratissimo, in cui il protagonista offre una prova degna dei migliori Polar

the killer film fassbender 2023

Il ritorno di David Fincher al genere dopo l’excursus di Mank (2020) – e la sua reunion con lo sceneggiatore di Se7en Andrew Kevin Walker – è un thriller a orologeria dall’affilato taglio filosofico sulla banalità del Male, oltre a essere una vetrina per il 46enne Michael Fassbender nel ruolo di protagonista.

Titolo originale di Netflix in arrivo a catalogo a novembre, The Killer – che è stato presentato in anteprima in Concorso a Venezia 80 – promette di essere uno di quei rari lungometraggi della piattaforma che potrebbero sopravvivere al breve brusio dei social per lasciare una traccia più duratura tra gli appassionati.

Basato su una graphic novel francese di Andrew Kevin Walker, il film segue le gesta di uno spietato sicario all’indomani di una missione andata male. L’assassino (Fassbender) non ha un nome, anche se ha una serie di false identità prese umoristicamente in prestito dalle commedie televisive americane.

the killer film 2023 fincher posterFin dai titoli di testa – brevissimi, una variante snella di quelle aperture telegrafiche dei vecchi Mission: Impossible – The Killer si dimostra un’opera magistralmente architettata.

Per tutta la durata, David Fincher contrappone il proprio controllo metodico a quello di The Killer, ma segnala anche le falle nella logica e nella conoscenza di sé del suo protagonista. Le location internazionali sono gestite in modo elegante, senza falsa patina, anzi, ponendo l’accento su un certo fattore di scialbo realismo – non da ultimo, il grigiore del perpetuo viaggiare dell’assassino da una location all’altra, da un aeroporto all’altro.

Il primo di questi luoghi, o capitoli, è Parigi, dove il nostro uomo si rintana in un ufficio deserto – uno spazio WeWork apparentemente abbandonato – per individuare il suo prossimo obiettivo. Durante l’operazione, la sua voce fuori campo, studiatamente piatta, commenta la natura della sua occupazione e la banalità delle sue pratiche quotidiane (“È incredibile quanto possa essere fisicamente estenuante non fare nulla“).

Guardandolo fare ben poco – fare sopralluoghi, praticare yoga, mangiare un hamburger – ascoltiamo il suo lungo monologo in cui sposa la sua filosofia personale e professionale. Il suo codice di condotta è piuttosto banale, come lui stesso sa: attenzione ai dettagli, restare concentrati, il mondo è una giungla …

Sembra quasi una rivisitazione poco cruenta e certamente meno affascinante di uno dei Polar di Jean-Pierre Melville, o addirittura uno di quei filosofi mascalzoni dei film di Paul Schrader.

Ma l’arroganza gli fa perdere la testa e il suo colpo, apparentemente semplice, fallisce, con conseguenze terribili per lui e per gli altri. Quando torna alla base nella Repubblica Dominicana, scopriamo che non sta infatti dicendo la verità sulla sua assoluta mancanza di empatia: ha una sola persona cara, che ha pagato un prezzo orribile per il suo errore.

Inizia allora una missione di vendetta, che porta l’assassino in giro per gli Stati Uniti e che lascia una scia di cadaveri meticolosamente eliminati mentre rintraccia gli assalitori della sua amata e la persona responsabile del loro ingaggio.

Fotografato con maestria da Erik Messerschmidt in uno stile che a volte evoca il glamour tipico del genere, ma che enfatizza anche il macabro quotidiano – come nei toni giallastri della sezione iniziale – The Killer procede a fuoco lento, immacolatamente calibrato. Questo almeno fino a un corpo a corpo coreografato con maestria, dopo il quale David Fincher alza il piede dall’acceleratore, seguendo l’assassino nel suo implacabile cammino verso la resa dei conti finale.

Tra le persone che incontra ci sono uno sfortunato tassista dominicano (Gabriel Polanco) e un avvocato di New Orleans (Charles Parnell) che è incidentalmente anche il suo ‘agente’, oltre a Tilda Swinton nel ruolo di una donna descritta (non a torto) come simile a un cotton fioc, che si ritaglia alcuni tesi minuti di grande stile.

the killer film fassbender 2023La musica preferita dall’assassino per distrarsi è una selezione di brani vintage degli Smiths, innestati in modo tale che i testi forniscano occasionalmente un commento ironico a quanto vediamo.

Trent Reznor e Atticus Ross, abituali collaboratori di David Fincher, contribuiscono invece ad aumentare sottilmente la suspense con una colonna sonora elettronica che spazia dall’ambient inquietante all’elettronica minimale e minacciosamente gorgogliante.

Ma, soprattutto, The Killer offre a Michael Fassbender il ruolo da protagonista più sostanzioso e impegnativo degli ultimi anni (probabilmente dai tempi di Steve Jobs del 2015), e l’attore si cala nel contesto brillantemente, catturando lo spazio mentale apparentemente zen di un uomo apparentemente privo di interiorità, ma con molto da dire su chi è e cosa fa.

I tratti impassibili di Michael Fassbender e la sua voce monotona e smorzata forniscono un identikit ‘in negativo’ di un personaggio capace di tutto, ma solo alla fine in grado di capire qualcosa di fondamentale su se stesso. È un’interpretazione convincente in un film convincente, che è più di un elegante esercizio di genere, ma che probabilmente premierà del tutto solo dopo ripetute visioni, e non solo per la sua iper-artigianalità registica.

Di seguito trovate il full trailer italiano di The Killer, in alcuni cinema dal 27 ottobre e poi su Netflix il 10 novembre: