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Voto: 7/10 Titolo originale: I onde dager , uscita: 30-07-2021. Regista: Tommy Wirkola.

The Trip: recensione del film dark action comedy di Tommy Wirkola (su Netflix)

10/10/2021 recensione film di Sabrina Crivelli

Noomi Rapace e Aksel Hennie sono i grotteschi protagonisti di una grottesca successione di paradossali e tragicomici colpi di scena tra omicidi coniugali, battute irriverenti e improbabili home invasion

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Dopo Dead Snow (2009), Hansel & Gretel – Cacciatori di streghe (2013) e Seven Sisters (la recensione), il norvegese Tommy Wirkola ritorna ora dietro alla mdp con The Trip (I onde dager), una commedia dark irriverente, grottesca e decisamente violenta distribuita da Netflix.

Una coppia sposata in crisi decide di prendersi qualche giorno e e trascorre del tempo insieme nell’isolatissima casa sul lago. infatti, Lars (Aksel Hennie) e Lisa (Noomi Rapace) vogliono risolvere i loro palesi problemi coniugali, definitivamente … Tuttavia, i piani dei due consorti verranno sconvolti più e più volte e, man mano che avanza il minutaggio, si susseguiranno una serie di colpi di scena e personaggi sempre più assurdi che porteranno nuovo scompiglio nella già caotica situazione.

È difficile descrive nel dettaglio la trama oltre alla premessa iniziale senza rivelare i risvolti inaspettati, rovinando così la sorpresa. Nonostante ciò, giusto per ingolosirvi, è d’obbligo menzionare alcuni degli ingredienti fondamentali (già presenti nel trailer in chiusuera). Un marito geloso e regista di soap opera complessato, una moglie attrice e insoddisfatta dell’intimità nel matrimonio, entrambi con velleità omicide, compongono il quadro iniziale.

THE TRIP (I ONDE DAGER) de TOMMY WIRKOLA posterPoi si sommano un complice decisamente poco sveglio e facilmente corruttibile, un trio rocambolesco quanto brutale di evasi che si ritrovano coinvolti in una involontaria home invasion, un vicino impiccione e un deus ex machina assolutamente fuori dagli schemi. La retro-storia di questi improbabili personaggi è rivelata in una successione di capitoli a loro dedicati. Inoltre, tale parentesi ribaltano di continuo i punti di vista facendo intraprendere alla storia una deriva sempre più assurda.

In The Trip, Tommy Wirkola torna al vecchio dark humor di Dead Snow giocando stavolta non solo con gli stereotipi horror, ma anche con quelli più strettamente di genere (nel senso di femminile e maschile). Se la premessa è infatti quella tragicomica di Crimen perfecto – Finché morte non li separi di  Álex de la Iglesia, lo sviluppo paradossale e rocambolesco stravolge di continuo le aspettative dei protagonisti e degli spettatori in un crescendo.

All’uxoricida incapace e pressapochista viene impartita una giusta lezione dalla moglie, non più vittima passiva degli eventi, ma a sua volta aspirante killer. Tuttavia, The Trip non si limita a un unico semplice rovesciamento dei ruoli in un riverente attacco alla mascolinità, ma reitera il principio infinite volte, man mano che un nuovo personaggio compare sulla scena a ribaltare di nuovo la status quo. E non manca pure un tocco di satira meta-filmica e meta-televisiva a conferire un ulteriore senso di straniamento.

La macchina narrativa del film non rallenta mai, rilanciando su situazioni sempre più assurde e improbabili. A completare l’effetto d’insieme, l’impalcatura diegetica di In The Trip è condita da una successione senza soluzione di continuità di battute politicamente scorrette, freddure e gag scabrose. Il marito impotente, il galeotto in astinenza (con risvolti inaspettati), la parodia del nazista grande, grosso e tardo con problemi di stomaco sono solo alcune delle leve comiche. A ciò poi si aggiunge l’alto tasso di sanguinosità. Ogni tipo di attacco e ogni arma contundente sono buoni: pugni in faccia, gambe spezzate, mosse da wrestling alla SmackDown, colpi di fucile, palle da biliardo e perfino una falciatrice. La fantasia non manca quando si tratta di mettere in scena la violenza. E non viene censurato nulla nemmeno in questo caso. I colpi assestati, i lividi, gli arti tagliati rientrano nella gamma dei variopinti dettagli gore catturati con dovizia di particolari.

Tuttavia, il risultato finale sarebbe del tutto carente se, oltre alla maestria di Tommy Wirkola alla regia, alla sceneggiatura spumeggiante scritta a più mani dal regista stesso con Nick Ball e John Nivenun e agli effetti pratici decisamente succosi ad opera dello Studio Sangeet, non fossero stati scelti i giusti interpreti. Noomi Rapace e Aksel Hennie creano la perfetta chimica disfunzionale e rivelano straordinarie doti comiche sia insieme che presi singolarmente. Aksel Hennie mostra una irrefrenabile autoironia nella sua caricatura agrodolce del marito tradito e petulante, che cerca invano di riaffermare la sua virilità.

THE TRIP (I ONDE DAGER) de TOMMY WIRKOLA 1Dal canto suo Noomi Rapace brilla nella parte della protagonista femminile, unendo alla verve grottesca una fisicità e abilità da eroina action (non a caso è stata protagonista di un blockbuster hollywoodiano come Prometheus di Ridley Scott) necessarie per il ruolo tutt’altro che facile da interpretare, soprattutto senza essere controfigurata. Pressoché tutti i personaggi maschili la picchiano senza pietà, è presa a pugni, calci e scaraventata più volte contro il mobilio in coreografie di combattimento complesse quanto sfrenate; e lei non manca di risponde ai colpi con tutta la sua forza fisica.

Le sue capacità, indubbiamente, hanno giocato un ruolo cruciale in sede di casting e hanno portato Tommy Wirkola a decidere di lavorare nuovamente con lei dopo la precedente performance in Seven Sisters. Ciliegina sulla torta, le figure di contorno, a partire dal trio di evasi costituiscono i tipi appartenenti a una variegata quanto grottesca galleria di maschere comiche.

Insomma, con The Trip Tommy Wirkola conferma nuovamente il suo dissacrante humor e la capacità di deridere le convenzioni cinematografiche e sociali regalandoci la perfetta combinazione di riso, violenza e satira.

Di seguito trovate il trailer ufficiale di The Trip, nel catalogo di Netflix dal 15 ottobre: