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Titolo originale: Three Identical Strangers , uscita: 29-06-2018. Regista: Tim Wardle.

Three Identical Strangers | Recensione del documentario shock di Tim Wardle

23/03/2019 news di William Maga

Il regista ripercorre uno dei casi di cronaca USA più clamorosi degli anni '80, che dietro alla patina da 'favola Disney' celava inimmaginabili segreti con ripercussioni tragiche per gli interessati

THREE IDENTICAL STRANGERS documentario

Sebbene non sia forse così nota dalle nostre parti e nonostante sia stata raccontata altre volte in precedenza (è finita sul New York Post nel giugno dello scorso anno), vedere come tre giovani vite siano state danneggiate in nome della ricerca scientifica trasforma la storia raccontata da una lettura interessante a un’esperienza viscerale e, in definitiva, straziante. Il documentario investigativo di Tim Wardle (One Killer Punch) Three Identical Strangers ripercorre la vita dei tre gemelli ‘diversi’ Robert Shafran, Eddy Galland e David Kellman, tutti nati da una ragazza adolescente il 12 luglio 1961 a Glen Cove, New York. Collocati in case diverse dalla medesima agenzia per le adozioni quando avevano sei mesi, né ai bambini né ai genitori adottivi venne comunicato di nessun altro membro della famiglia, soltanto che i piccoli facevano parte di uno “studio di routine sullo sviluppo dell’infanzia” che avrebbe richieste visite e test periodici.

Three Identical Strangers posterRicorrendo a filmati d’archivio, video, interviste ai diretti interessati e ricostruzioni, il film traccia la traiettoria della vita dei tre protagonisti dalla loro felice – e assolutamente casuale – riunione dopo ben diciannove anni fino agli eventi di pochi mesi successivi, che hanno invece toni molto più cupi. I ragazzi scoprirono infatti di avere dei fratelli – per giunta gemelli – per pura coincidenza. Quando Robert iniziò il suo primo anno al Sullivan County Community College, venne al suo arrivo al Campus immediatamente scambiato per Eddy (che aveva precedentemente frequentato la scuola, ma l’aveva lasciata), scoprendo, grazie a un amico dell’altro, di essere la ‘copia’ di una persona che non aveva mai conosciuto.

La storia della clamorosa riunione dei due ‘fratelli perduti’ ricevette naturalmente ampia attenzione sui giornali americani e arrivò presto agli occhi di David, il terzo fratello, allora studente del Queens College, che non tardò a farsi avanti. Una vicenda tanto sorprendente e pazzesca che lo stesso Robert Shafran viene ripreso mentre esclama: “Non ci crederei se qualcun altro me lo raccontasse”.” La gioiosa reunion – una ‘favola Disney’ in piena regola – diventa così foraggio per i talk show dei media principali, coi tre che vennero intervistati da Phil Donahue, Tom Brokaw e da altri notissimi anchormen dell’epoca, diffondendo fascino e genuinità in abbondanza. Senza menzionare le eventuali differenze che avrebbero potuto esistere, nella prima parte di Three Identical Strangers ci si concentra su tutte le cose che i gemelli avevano in comune.

Seduti nella stessa esatta posizione davanti alle telecamere, i ragazzi raccontavano che in ciascuna delle loro famiglie viveva una sorella maggiore, che tutti avevano praticato la lotta al liceo, che amavano lo stesso colore, fumavano le stesse sigarette (si accenna alle Marlboro), gradivano lo stesso tipo di donne e, presumibilmente, godevano molto di tutta quella improvvisa popolarità. Una fama crescente che li avrebbe portati addirittura a un cammeo nel film Cercasi Susan disperatamente con Madonna del 1985. Con David e Robert che guidano la narrazione dal presente e con note canzoni pop perennemente in sottofondo, seguiamo le loro vite mentre si dipanano all’unisono lungo le feste da sballo allo Studio 54, fino all’apertura di un ristorante di successo a Soho, chiamato appropriatamente “Triplets“.

Three Identical StrangersDopo un certo lasso di tempo, tuttavia, una disputa familiare, la cui natura non viene approfondita da Tim Wardle, finisce con Robert che abbandona il locale e si trasferisce. Da qui, a poco a poco, cominciano ad affiorare uno dopo l’altro eventi e scoperte sempre più sinistri e inquietanti, che portano a conseguenze devastanti. [SPOILER ALERT: ON] Proprio come recita la canzone di Bob Dylan, “It’s not dark yet, but it’s getting there.” Come raccontato da Lawrence Wright, il giornalista che per primo si occupò del caso, veniamo a sapere che tutti e tre i fratelli avevano avuto seri problemi emotivi crescendo. Eddy Galland e David Kellman avevano trascorso del tempo in un ospedale psichiatrico e Robert Shafran era in libertà vigilata dopo essersi dichiarato colpevole di accuse legate a una rapina. Scopriamo inoltre la connessione impensabile con il Dottor Peter Neubauer, uno psicologo molto stimato e sopravvissuto all’olocausto che gestiva lo studio di ricerca, ovvero l’insospettabile agenzia per le adozioni Louise Wise e con il Jewish Board of Family and Children’s Services, entrambi con un oscuro (nel senso di mai chiarito) ruolo negli eventi che avevano circondano tutta la vita dei gemelli. Tim Wardle getta nella mischia anche l’incredibile storia – emersa più di recente – di altre due gemelle, sorelle anch’esse separate alla nascita dalla medesima agenzia di adozioni, chiusa definitivamente nel 2004. [SPOILER ALERT: OFF]

Può non sembrarlo, ma quella appena letta è appena una sintesi degli eventi e delle rivelazioni narrate in Three Identical Strangers. Moltissimo abbiamo lasciato alla curiosità dello spettatore che voglia approcciarvisi, che difficilmente riuscirà a rimanere insensibile di fronte a quanto vedrà e sentirà quando comincerà a questionare il senso stesso della ‘scontata’ libertà individuale. Sebbene alcune delle conclusioni del documentario siano poco più che speculazioni e ci sono molti dettagli che per forza di cose non possono ancora essere conosciuti (i documenti sul caso sono secretati fino al 2066), ciò che il regista ci racconta in poco meno di 100 minuti dovrebbe essere assolutamente sufficiente a scuotere la fede di ciascuno in qualsivoglia ricerca (esperimento?) che metta da parte l’umanità prima ancora dell’etica professionale.

Di seguito il trailer originale di Three Identical Strangers, passato al Roma Film Festival dello scorso anno ma ancora senza una data di uscita: