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Voto: 7/10 Titolo originale: Andre the Giant , uscita: 10-04-2018. Regista: Jason Hehir.

André The Giant | La recensione del documentario della HBO

22/03/2019 recensione film di William Maga

Il regista Jason Hehir porta sul piccolo schermo un nuovo omaggio dedicato alla leggenda della WWE scomparsa nel 1993, tra testimonianze dirette, filmati d'epoca e qualche imprecisione (quasi) perdonabile

André the Giant e Randy Savage in Andre the Giant (2018) film

Prodotto da Janine Marmot e Bill Simmons, il film documentario della HBO dedicato alla vita e alle gesta di una figura leggendaria del wrestling professionistico, vale a dire il gigantesco André The Giant, è senza dubbio lodevole negli intenti, un po’ meno nel risultato, specie se si conoscono bene la storia e le vicende raccontate.

andre the giant film tv hbo posterPer la maggior parte dei suoi 85 minuti, la narrazione saltella agile e fluido tra l’infanzia del futuro idolo, nato André René Roussimoff nella Francia rurale, i problemi di gigantismo che non gli permettevano di vivere una vita ‘normale’, la sua carriera da superstar negli Stati Uniti e la triste fine, avvenuta nel gennaio del 1993. Non mancano tuttavia alcuni momenti in questo biopic diretto da Jason Hehir (30 for 30) che sembrano andare un po’ fuori rotta.

Il regista si avventura fatto per un tempo decisamente troppo lungo nel chiarire come siano stati il promoter Vince McMahon e la megastar Hulk Hogan a trasformare il wrestling in un business redditizio negli anni ’80 a livello nazionale. Se è indubbio che il loro contributo fu essenziale alla causa, è altrettanto vero che il ritmo ne risente. In sostanza, avrebbe dovuto / potuto – visto il soggetto al centro del film – mostrare maggiormente il peso di André the Giant all’inaugurazione di quell’incredibile era.

Invece, per ragioni ignote si evitano di citare e si saltano eventi e date molto importanti nella carriera del colosso francese, come ad esempio il suo ruolo nel promuovere la lotta durante uno dei suoi principali super-show per la TV via cavo, combattendo contro il pugile professionista Chuck Wepner in un incontro ‘senza copione’ – e senza precedenti – tenutosi nel 1976 in Giappone. O ancora il suo ruolo in “WrestleMania” del 1985 o la sua unica vittoria nel Campionato del Mondo nel 1988. Un fan potrebbe credere che tali momenti sarebbero stati senz’altro degni di menzione. Invece no, come purtroppo anche altri. Il documentario si avventura troppo in percorsi familiari e già battuti prima, aggiungendo davvero poco di nuovo a quanto in teoria chi si avvicina a un prodotto del genere spera di trovare. In particolare, chiunque abbia visto Andre: Larger than Life del 1999 potrebbe non trovare davvero niente di appetibile in questo speciale della HBO.

Tuttavia, la ripetitività – un problema solo per alcuni evidentemente – non è il più grosso difetto di questo documentario su André The Giant, quanto piuttosto l’assoluta accuratezza di quanto vediamo. Il film di Jason Hehir è infatti narrato in modo sottilmente così stravagante e ridicolo che risulta davvero difficile distinguere i fatti realmente accaduti dalla finzione. Tutto quanto è sfocato. Intendiamoci, non dà fastidio che vengano confermati –  esagerando senza timore di essere smentiti – i racconti leggendari sullo stile di vita ‘larger than life’ del protagonista, relativamente a quante bottiglie di birra e di vino bevesse in un giorno, alla sua forza, all’altezza o alle flatulenze simili a un terremoto che emanava divertito. Dopo tutto, si tratta pur sempre del campo del wrestling professionistico! Come anche i bambini sanno bene, non c’è quasi nulla di reale in questo sport, anche se ci sarebbe da valutare se il documentario avesse a monte intenti giornalistici ‘seri’.

andre the giantAlcune affermazioni, come il disprezzo di André per alcuni colleghi lottatori avrebbe dovuto essere presentato con maggior cura. Dopotutto, è piuttosto difficile per un morto difendersi. Davvero difficile credere che il protagonista abbia davvero ‘odiato’ nella vita al di fuori del ring Big John Studd e Randy Savage. E se anche così fosse, Jason Hehir non sembra essersi sforzato troppo per rafforzare una dichiarazione non certo trascurabile. Pertanto, è meglio prendere tutto col beneficio del dubbio.

Detto questo, la parte migliore sono senz’altro le interviste coi membri della famiglia, gli amici, i colleghi wrestler, gli storici dello sport e alcune celebrità, tra cui compaiono Arnold Schwarzenegger, Ric Flair, Tim White e il quartetto composto da Robin WrightCary ElwesRob Reiner e Billy Crystal (per i retroscena sul film La Storia Fantastica). Tra gli apici emotivi c’è poi senz’altro la viva emozione di Vince McMahon mentre ricorda i tempo del gigante nella sua WWF, un evento più unico che raro per chi conosce il personaggio.

Vale invece la pena spendere due parole sul ‘main event’ di WrestleMania III’ del 1987, che – a quanto detto – sarebbe stato coreografato in modo da nascondere i problemi fisici di André the Giant (schiena malconcia). Sorge più di un dubbio infatti sulle affermazioni di Hulk Hogan, secondo cui il colossale rivale – definito con ammirazione ‘un dio‘ – si sarebbe rifiutato all’epoca di stabilire prima di iniziare il risultato del match , sostenendo che aveva temuto – nonostante le rassicurazioni dello staff – che sarebbe stato lui, ancora molto popolare tra i fan, a vincere mettendolo al tappeto (cosa che, come ben sappiamo, non avvenne, consacrando il biondo lottatore a superstar assoluta degli anni a venire e sancendo l’inesorabile declino del gigante francese).

Andre-the-Giant-storiaAl di fuori del documentario della HBO, due giornalisti di settore come Dave Meltzer e David Shoemaker, che peraltro vengono qui interpellati, dicono cose diverse, citando sia il fatto che André avesse già perso prima di allora (anche se al di fuori del circuito WWE), sia quanto fosse assolutamente un professionista sul lavoro che aveva sempre rispettato gli accordi prestabiliti e mai fatto di testa sua.

Indipendentemente da questi ‘dettagli’, la ‘sicurezza’ da parte degli organizzatori e dell’avversario che ci fosse assoluta incertezza sul risultato finale mira a gettare un sano alone di leggenda intorno alla vicenda. Similmente, lo stesso di può dire a riguardo del ritiro definitivo di André the Giant nella sua remota fattoria circondato da gente che non lo discriminava o molestasse dopo aver lasciato la WWF, quando, in realtà, apparve nel 1992 al Clash of the Champions XX della WCW, evento trasmesso nelle celebrazioni per i 20 anni di wrestling professionistico sulla rete TBS.

Al di là di cosa accadde durante i suoi ultimi giorni su questa terra, questo film documenta l’immensa eredità, impossibile da dimenticare, di André the Giant nello sdoganare e rendere popolarissimo il wrestling a livello mondiale. Se è difficile per qualsiasi docu-biopic distillare la vita di un uomo in meno di 90 minuti, questo speciale della HBO in definitiva se la cava bene, rendendo il giusto onore a una leggenda sportiva rimasta, a distanza di quasi 30 anni, nel cuore di moltissimi.

Di seguito il full trailer :