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Voto: 6/10 Titolo originale: Cursed , uscita: 16-07-2020. Stagioni: 1.

Cursed (stagione 1) | La recensione della serie fantasy che fa luce su Nimue (su Netflix)

18/07/2020 recensione serie tv di William Maga

Il romanzo di Tom Wheeler e Frank Miller prende vita sul piccolo schermo con protagonista Katherine Langford secondo una formula ormai (troppo) rodata

cursed 2020 serie netflix

Chiunque nelle scorse settimane si sia imbattuto in qualche notizia su Cursed, la nuova serie originale fantasy di Netflix basata sull’omonimo romanzo scritto da Tom Wheeler e illustrato da Frank Miller pubblicato a fine 2019 (anche in Italia), avrà ormai saputo che la protagonista altri non è che una giovane Nimue. Eppure, sebbene il suo nome potrebbe dirvi qualcosa, magari non avete grande familiarità con le modalità con cui il personaggio si collega alla popolare leggenda di Re Artù.

I motivi sono riconducibili al fatto che, malgrado la maggior parte di noi conosca almeno per sommi capi le basi di questa mitica storia- ci sono un prode sovrano, una spada magica, un potente mago e una tavola rotonda – le donne che la attraversano vengono invece generalmente considerata come poco più di un ‘riempitivo’, interessanti solamente per come le loro vite influenzano le vicende dei vari uomini del racconto. Le sfumature di solito sono solamente se esse siano adultere (Ginevra), maligne (la fata Morgana) o tragiche figure romantiche (Elaine di Astolat).

cursed serie netflix posterNella maggior parte delle versioni tramandate della storia di Re Artù, la strega Nimue è importante perché riesce a intrappolare Merlino e rubare la sua magia, spesso imprigionandolo in un albero o in una caverna. In molte rielaborazioni, è anche la Dama del Lago, la creatura vagamente soprannaturale che affida ad Artù la favolosa Excalibur. Nonostante appaia così diffusamente, sorprendentemente sappiamo relativamente poco di lei.

In effetti, la maggior parte dei testi originali non è neppure d’accordo su come si chiami – quello che è essenzialmente lo stesso personaggio è infatti indicato a seconda dei casi come Nimue, Viviana, Niniane, Nyneve, e Coventina, e l’unica cosa generalmente concorde è che non possiede tratti di personalità coerenti o definitivi, per non parlare di un arco preciso del suo personaggio.

Cursed – e il libro alla base – tentata pertanto furbamente di infilarsi in questa ‘falla narrativa’ di lunga data, offrendo non solo una visione complessa e caotica della giovane Nimue, ma collocandola in un mondo in cui sono le donne a fare la storia piuttosto che semplicemente esistere ai suoi margini. E mentre la sua storia è tutt’altro che perfetta, questo cambiamento di messa a fuoco ci consente di guardare questa leggenda in un modo completamente nuovo (qualcuno dirà ‘femminista‘ …).

In questa versione delle cose, Nimue è una ragazza Fey figlia dell’alta sacerdotessa del suo clan che è costretta a reprimere le sue potenti abilità perché gli altri abitanti del villaggio pensano che lei sia portatrice di pericolosa magia oscura. Sogna quindi una nuova vita in una terra lontana – una dove nessuno sa chi sia o cosa possa fare (e dove l’ordine religioso tirannico dei Paladini Rossi non bruci vivi ossessivamente quelli della sua razza).

Il destino, tuttavia, ha altri piani per lei. E quando entra in possesso di una spada magica nascosta insieme alle istruzioni per consegnarla al mago noto come Merlino, la sua vita cambia per sempre.

La 24enne Katherine Langford (Tredici, Cena con delitto) recita nei panni di una Nimue complicata, ma con la quale non è difficile entrare in sintonia. È esuberante e simpatica, con una vena sotterranea di oscurità e rabbia che appare realistica, dato il mondo in cui vive e si muove. Divisa tra voglia di libertà, dovere e desiderio di essere riconosciuta per il proprio grande potere, è tutt’altro che un personaggio perfetto. In effetti, prende molte decisioni che possono sembrare egoistiche o addirittura stupide in vari punti della storia. Tuttavia, i suoi continui tentativi di combattere e proteggere la sua gente rendono facile capire perché molti siano motivati ​​a seguirla e a sostenerla come simbolo di un mondo migliore rispetto a quello offerto dal re corrotto Uther Pendragon.

cursed serie netflix 2020Ma quando il suo uso della spada inizia a produrre serie conseguenze – e ad avere effetti inaspettati su Nimue stessa – dovrà decidere qual è la cosa più importante per lei e cosa è disposta a rischiare per proteggere le cose a cui tiene.

A differenza di molti dei miti noti su Artù, Nimue non è l’unica presenza femminile al centro dell’azione. Forse alcuni spettatori troveranno stucchevole la rimarcata attitudine al ‘girl power’ di Cursed, ma è altrettanto facile sospettare che il pubblico femminile (per lo più adolescente, naturalmente) che aspetta da molto tempo di vedere il proprio genere giocare un ruolo maggiormente significativo all’interno del ciclo arturiano non avrà grossi problemi ad immedesimarsi.

Comunque, la presenza di Nimue nella storia è rafforzata da almeno una mezza dozzina di altri personaggi femminili in qualche modo significativi, che hanno tutti ordini del giorno precisi e archi narrativi chiaramente definiti. Dalle ragazze del villaggio a una suora vendicativa, dalle guerriere alle vecchie sagge, tali donne tirano le fila di questa storia delle origini / coming-of-age seguendo un ordito ormai ben preciso da parte dei vertici di Netflix (se Le terrificanti avventure di Sabrina ha aperto la strada, recentissimi sono invece gli esempi di Warrior Nun e dell’italiano Luna Nera).

Non mancano però alcune figure centrali della leggenda arturiana, incluso il futuro re medesimo, qui interpretato da Devon Terrell (Arrivederci professore) come un giovane mercenario incerto che cerca di capire il suo posto nel mondo.

Il Merlino di Gustaf Skarsgård (Vikings, Westworld – Dove tutto è concesso) è invece tra le sorprese più interessanti, un uomo disilluso e stanco del mondo che beve troppo e che sembra manipolatore e folle più spesso di quanto non appaia eroico. Questa versione del personaggio è molto più vicina a quella delle storie originarie gallesi di un mago visto come un poeta-profeta rispetto al saggio consigliere raccontato dallo scrittore T. H. White.

cursed serie 2020 netflixDisseminati lungo i 10 episodi da un’ora della prima stagione di Cursed ci sono anche numerosi Easter Egg per i fan del ciclo arturiano, mentre vari volti noti della storia spuntano fuori in luoghi nuovi e inaspettati. Molti dei nomi riconoscibili appartengono infatti a personaggi che all’inizio sembrano abbastanza lontani dalle versioni con cui gli spettatori hanno probabilmente più familiarità. Per la maggior parte, tuttavia, i cambiamenti sono fondati su verità fondamentali circa le loro identità, e molte di queste rivelazioni sono proprio il tipo di colpi di scena che rendono la prospettiva di una seconda stagione così interessante da contemplare.

In vari punti poi, Cursed  può sembrare un po’ convulso per quanto riguarda la trama, con tutta la politica dei Fey, la violenta persecuzione religiosa, gli assassini incappucciati e i molti eserciti che si scontrano per la mancanza di una corona (l’introduzione di gruppi concorrenti di guerrieri vichinghi del Nord è in tal senso particolarmente confusa, poiché la maggior parte dei personaggi – eccetto la spietata Lancia Rossa, la tedesca Bella Dayne – appaiono relativamente intercambiabili).

Inoltre, nonostante la storia di Cursed sia fondamentalmente portata avanti dalla caccia a una spada magica, si tratta di una rivisitazione arturiana dove la magia non ha tutto questo spazio. Le abilità di Nimue sono incredibili, ma abbastanza drenanti da dover essere usate con molta parsimonia. E sebbene Merlino sia ancora una figura importante qui, non è del tutto – o addirittura principalmente – a causa delle sua abilità magiche. Un po’ spiazzante, forse deludente, ma tant’è quando si cerca di non battere piste note.

Il risultato di questa scelta è che Cursed finisce per essere una versione più violenta del mito di Artù rispetto a molti altri tentativi recenti (vedi il King Arthur di Guy Ritchi), una in cui dei violenti oppressori animati dalla religione non ci pensano due volte ad ardere quelli che non sono d’accordo con loro e combattono godendo alla vista del sangue, ornandosi di appendici umane mozzate. Un po’ lontani dal disneyano La Spada nella Roccia vero?

Arrivando su Netflix così presto dopo il clamoroso successo di The Witcher (la nostra recensione), gli spettatori potrebbero essere – comprensibilmente – tentati di bollare ‘sulla fiducia’ Cursed come un futile tentativo di cavalcare l’onda del rinnovato interesse per il fantasy di stampo medievale. La verità sta un po’ nel mezzo. Non c’è motivo per cui chi ha amato la serie con Henry Cavill non possa apprezzare anche questa con Katherine Langford, ma resta comunque indubbio che il pericolo di trovare molto meno ‘innovativo’ e ‘coraggioso’ del preventivato l’ennesimo show (in 10 episodi da un’ora, fantasyeggiante, con protagonista una giovane eroina ecc. ecc.) messo a catalogo dalla piattaforma di streaming sia in agguato dietro al tasto play.

Di seguito il trailer italiano della prima stagione di Cursed, disponibile dal 17 luglio: