Voto: 5.5/10 Titolo originale: The Sympathizer , uscita: 14-04-2024. Stagioni: 1.
Il Simpatizzante: la recensione dei 7 episodi della serie HBO di Park Chan-wook e Don McKellar
21/05/2024 recensione serie tv The Sympathizer di Marco Tedesco
Robert Downey Jr. è il mattatore assoluto del caleidoscopico adattamento del romanzo di Viet Thanh Nguyen, un'operazione intrigante ma esageratamente straniante
Il fortuito tempismo di avere una serie prodotta e interpretata dal neo-vincitore dell’Oscar Robert Downey Jr. fa precipitare Il Simpatizzante (The Sympathizer) in un bizzarro buco nero, uno sguardo cupamente satirico sulla guerra del Vietnam e sulle sue conseguenze. Interpretando niente meno che quattro ruoli, l’attore 59enne incarna altrettante brutte facce dell’America, eppure la narrazione finisce per annaspare poco alla volta – specie dopo il terzo dei sette episodi complessivi – in un pantano narrativo da cui, nonostante alcuni interessanti momenti forti, non riesce più a tirarsi fuori.
Diretta in parte (non casualmente i primi tre …) dall’acclamato regista sudcoreano Park Chan-wook (Oldboy), che supervisiona il progetto insieme allo scrittore Don McKellar, Il Simpatizzante adatta per il piccolo schermo l’omonimo romanzo del 2015 di Viet Thanh Nguyen, vincitore del Premio Pulitzer.
Ogni episodio inizia con titoli di testa dall’aspetto datato che evocano gli anni ’70, un’idea promettente alla Quentin Tarantino che, visto ciò che segue, potrebbe in effetti creare negli spettatori aspettative un po’ troppo alte.
Raccontata in flashback, e spesso ‘riavvolta’ per completare i dettagli, la storia si concentra sul Capitano (Hoa Xuande), un ufficiale della polizia segreta per metà vietnamita e per metà francese che ha lavorato surrettiziamente per i nordvietnamiti contro il governo sostenuto dagli americani.
Il lignaggio del Capitano, e la sua doppia vita, sono emblematici di un uomo combattuto in diverse direzioni, che comprendono anche il suo rapporto con due amici inseparabili (interpretati da Duy Nguyen e Fred Nguyen Khan).
Per come è costruito, è un’approssimazione / metafora piuttosto palese del destino vissuto dal Vietnam durante la guerra, il che però non rende l’arco personale sempre più surreale del Capitano particolarmente più avvincente.
Questo perché il protagonista sta raccontando la sua storia a un ‘interrogatore’ vietnamita, delineando un percorso storico che include la caduta di Saigon, la fuga dal paese – in quella che è sicuramente la sequenza più straziante di Il Simpatizzante – e le sue curiose avventure negli Stati Uniti.
Per quanto riguarda Robert Downey Jr., le sue varie vesti in scena includono un po’ di tutto, da un agente della CIA a un regista cinematografico impazzito, un espediente che si rivela un po’ troppo ruffiano (e per la maggior parte inutile …). L’effetto non è tanto quello di un Peter Sellers in Il dottor Stranamore, ammesso che fosse questo l’intento a monte, quanto piuttosto quello di massimizzare la presenza della star senza aumentarne realmente l’impatto.
Le peregrinazioni del Capitano lo portano anche a entrare in contatto con una collega statunitense (Sandra Oh), la cui esperienza nel trattare con il loro capo razzista si rivela utile, e nella deviazione di rotta forse più assurda, su un set cinematografico dove serve come consulente tecnico, soggetto ai capricci del già citato regista e di un folle attore di metodo (David Duchovny).
Il Simpatizzante non è certo il primo progetto che incanala le contraddizioni della guerra del Vietnam attraverso una lente esagerata (Apocalypse Now ne è un esempio lampante), ma, al di là di alcune sequenze stimolanti, l’eccentrica esecuzione non fa che soverchiare questa visione.
Ad ogni modo, l’altissimo sforzo per riuscire a bilanciare il tono satirico senza deragliare verso il grottesco è particolarmente degno di nota qui, specie dopo la recente The Regime – Il palazzo del potere, un’altra produzione HBO (con lo zampino della A24) che in fin dei conti si era rivelata troppo timida nonostante i lodevoli intenti.
Va comunque dato atto a Robert Downey Jr. di aver sfruttato tutto il suo peso commerciale per sostenere un progetto così impegnativo e attirare un regista internazionale di spicco nella televisione americana per provare a realizzare qualcosa di provocatorio, ma – in ultima analisi – Il Simpatizzante sembra più che altro l’ultimo caso di prodotto che asseconda la volontà di una star hollywoodiana.
Insomma, Il Simpatizzante è un caleidoscopio lungo sette ore di thriller di spionaggio, trattato politico, satira pungente e neo noir che pullula di nostalgia per gli anni ’70. Ci sono così tanti riferimenti e riflessioni che cercare di tenere il conto è sufficiente a far esplodere la testa di un cinefilo, e non è detto che sia un bene.
Chiunque conosca i film di Park Chan-wook, in particolare Oldboy (che pare abbia ispirato il romanzo di Viet Thanh Nguyen) sarà probabilmente entusiasta di questa serie, chiunque altro potrebbe reagire meno favorevolmente a questa straniante corsa sulle montagne russe.
In attesa di vederla in esclusiva su SKY e NOW dal 20 maggio, di seguito trovate il trailer doppiato in italiano di Il Simpatizzante:
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