Voto: 6.5/10 Titolo originale: Jurassic World Camp Cretaceous , uscita: 18-09-2020. Stagioni: 5.
Jurassic World: Nuove Avventure (stagione 1) | La recensione della serie animata di Netflix
18/09/2020 recensione serie tv Jurassic World Camp Cretaceous di William Maga
Dreamworks e Amblin ci portano nel campo avventura di Isla Nublar, ma le cose si mettono molto male anche stavolta per i giovani visitatori
Guardare gli 8 episodi (da 25 minuti) della prima stagione della serie animata spin-off Jurassic World: Nuove Avventure (Jurassic World: Camp Cretaceous), appena finita nel catalogo di Netflix, è – come del resto ci si potrebbe aspettare da un tipico prodotto Dreamworks & Amblin – essenzialmente un’esperienza che andrebbe goduta in famiglia.
Se eravate adolescenti – o bambini – quando il primo Jurassic Park di Steven Spielberg arrivò nei cinema nel 1993, dovreste conoscere ormai bene la premessa: c’è un parco a tema pieno di dinosauri geneticamente modificati dove accade sempre, inevitabilmente, qualche catastrofe improvvisa. Jurassic World: Nuove Avventure è però più contemporanea, svolgendosi grosso modo durante gli eventi raccontati in Jurassic World di Colin Trevorrow, dove un mostruoso dinosauro creato in laboratorio dal Dott. Henry Wu, l’Indominus Rex, scappa e comincia a seminare il panico.
La serie originale si apre con Darius, che aveva sognato di visitare il Jurassic World con suo padre per anni prima della sua morte (implicita). Il ragazzo vince un viaggio gratuito in quello che è essenzialmente la ‘versione beta’ del Camp Cretaceous / Campo Cretaceo, il primo campo avventura per adolescenti del parco di Isla Nublar. Altri campeggiatori includono l’influencer dei social media Brooklyn, l’abbiente Kenji, la cowgirl Sammy, l’atleta Yaz e l’eccessivamente attento all’igiene e nervoso Ben, e due supervisori del campo incredibilmente competenti, Roxie e Dave, il cui fallimento nel riuscire a mantenere i bambini al sicuro è collegato più alla natura del parco (e alla volontà dei giovanotti di infrangere le regole) che con le loro effettive capacità.
Dopo alcuni episodi che presentano i personaggi, le loro caratteristiche e sviluppano le loro relazioni reciproche (oltre a rivelare che, molto probabilmente, c’è una spia in mezzo a loro), gli eventi di Jurassic World: Nuove Avventure si ‘scontrano’ con quelli di Jurassic World e i giovani protagonisti devono iniziare a collaborare per sopravvivere.
Al di là degli aspetti fanta-avventurosi del concept originario di Jurassic Park (del resto mutuato, almeno in parte, dal romanzo di Michael Crichton), la trama faceva riflettere su quanto fosse pericoloso per l’uomo ‘giocare a fare Dio’, investendo tra l’altro una montagna di denaro in progetti scientifici eticamente e moralmente discutibili solamente per l’interesse verso il profitto personale, mascherato da intrattenimento per le masse. Un’idea tanto assurda e pericolosa, quanto perfettamente credibile. A tal proposito, i migliori momenti di Jurassic World: Nuove Avventure sono proprio quelli in cui i ragazzini protagonisti sottolineano che, in effetti, gli adulti hanno preso alcune decisioni molto discutibili (naturalmente, nel perfetto stile della saga, questi stessi adolescenti iniziano prendendo spesso la peggiore delle decisioni possibili, un ‘tiro’ che viene aggiustato sensibilmente una volta che la situazione comincia a precipitare).
Le parti che gli spettatori più giovani potranno apprezzare sono le splendide carrellate ‘lente’ dei dinosauri. La Dreamworks fornisce qui un’animazione davvero gloriosa, garantendo dall’alto della sua esperienza dettagli sontuosi ai branchi di pachidermi preistorici. Una scena particolarmente bella da guardare riguarda i Parasaurolofo bioluminescenti, un’altra è l’emergere di un piccolo ‘imperfetto’ di Anchilosauro dal suo guscio e ha un imprinting con uno dei visitatori. Le invenzioni e le idee viste nella saga cinematografica, specialmente i giroscopi, sono usate in Jurassic World: Nuove Avventure con finezza (oltre che le storiche musiche di John Williams). E, come al solito con un progetto ‘made in Steven Spielberg’, il lavoro speso dagli sceneggiatori per costruire protagonisti simpatici e con cui potersi identificare e fare il tifo è certamente appagante (c’è chi segue le regole in modo ligio, c’è chi ama profondamente i dinosauri e il loro mondo, e così via …).
Ben, doppiato in originale da Sean Giambrone (The Goldbergs, Solar Opposites), ha il character design e le somiglianze vocali con uno dei personaggi più famosi della Dreamworks, l’Hiccup di Dragon Trainer, un ‘espediente’ che genera subito predilezione per lui.
Il cast si segnala anche per la sua diversità, mostrando bene – e prevedibilmente – la rappresentazione attraverso le classi sociali e le etnia, il bilanciamento dei genere (lasciando peraltro le porte aperte per una possibile storia d’amore queer mentre la serie incede) e una piccola gamma di differenze corporee – nessuno dei visitatori presenta la stessa identica altezza, peso o silhouette, sebbene siano tutti abbastanza in forma da ritenere che potrebbero correre a perdifiato se necessario (le fauci di qualche dinosauro affamato a volte si avvicinano terribilmente …). Insomma, nessuno dei personaggi si inserisce perfettamente in un ‘tipo’ preciso e le personalità di ciascuno lottano contro lo stereotipo nella maggior parte dei casi, il che rende l’esperienza visiva di Jurassic World: Nuove Avventure se non altro originale.
Darius, che emerge come leader tra i visitatori, è un giovane adolescente afroamericano doppiato da Paul-Mikél Williams (Westworld); come primo personaggio principale presentato al pubblico, è una ‘guida’ azzeccata in quel mondo, e rimane il protagonista centrale per tutto il tempo, e la sua capacità di reagire velocemente (e di sapere ‘cosa fare e che strumenti usare’) spesso fa la differenza. Kenji, doppiato da Ryan Potter (Big Hero 6, Titans), è invece un adolescente asiatico americano il cui padre è uno dei pezzi grossi i cui soldi fanno andare avanti il parco, ma che, nonostante la sua spavalderia e il suo atteggiamento di facciata, è molto solo e desidera ardentemente qualcuno con cui confrontarsi. La superstar Brooklyn, pallida e dai capelli rosa, è doppiata da Jenna Ortega (Jane the Virgin); la sua determinazione a riconquistare follower è controbilanciata dalla sua incertezza su come avere amici “IRL” (nella vita reale).
La cowgirl latin Sammy, doppiata da Raini Rodriguez (Austin & Ally), viene introdotta come una ragazza chiacchierona e volubile, ma le abilità apprese nel gestire gli animali nel suo ranch le conferiscono una profondità che gli altri inizialmente sottovalutano.
E mentre la seriosa atleta Yaz in genere preferisce essere una solitaria (ed è lì solo perché il Jurassic World è il suo sponsor aziendale), la voce di Kausar Mohammed offre agli spettatori un’idea precisa della sua personalità prima che lei decida di far avvicinare qualcuno dei suoi compagni. Glen Powell è invece quel tipo di affabile e paziente consigliere da campo estivo nei panni di Dave, sempre pronto a provare a usare il suo fascino per calmare le acque. L’attrice inglese Jameela Jamil (The Good Place) offre infine a Roxie una gravitas che chiarisce il perché sia stata assunta per gestire l’iniziativa del campo estivo nel parco.
Ma, se, intuibilmente, le interazioni tra i molti giovani personaggi sono caldeggiate per creare empatia, i jumpscare e il senso di pericolo imminente – da sempre marchio di fabbrica del franchise – rimangono in primo piano in Jurassic World: Nuove Avventure, che chiaramente intende proseguire con una seconda stagione. Per gli spettatori che non gestiscono bene i cliffhanger, la è consigliabile un binge watching, poiché praticamente ogni episodio finisce con un colpo di scena ‘aperto’ destinato a creare curiosità per il successivo (un meccanismo in effetti non molto comprensibile).
Come immaginabili, non c’è sangue in vista – tutti gli umani feriti o divorati dai dinosauri sono fuori campo – ma il pericolo incombe tutt’intorno ai protagonisti, rendendo la serie forse meno adatta a un pubblico di giovanissimi troppo ‘sensibili’ o troppo facilmente impressionabili.
In definitiva, Jurassic World: Nuove Avventure è un simpatico passatempo per famiglie, niente di più, niente di meno.
Di seguito trovate il full trailer in versione italiana di Jurassic World: Nuove Avventure, nel catalogo Netflix dal 18 settembre:
© Riproduzione riservata