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Voto: 5/10 Titolo originale: The Sandman , uscita: 05-08-2022. Stagioni: 3.

The Sandman, stagione 2: la recensione dei 6 episodi del Volume 1

03/07/2025 recensione serie tv di Marco Tedesco

Un ritorno visivamente curato, ma narrativamente irrisolto

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Trovandosi a recensire la seconda stagione di The Sandman è impossibile ignorare il contesto complesso in cui la serie ritorna: accuse molto gravi rivolte a Neil Gaiman e una produzione che ha perso parte della sua direzione creativa e coesione narrativa.

Il ritorno della serie, distribuito in due volumi, conferma che l’adattamento Netflix dell’omonimo fumetto non proseguirà oltre. L’opera chiude prima di tempo, comprimendo una materia vastissima in uno spazio narrativo insufficiente. Nonostante alcuni elementi tecnici e interpretativi di livello, la stagione lascia – per adesso almeno – l’impressione di un’occasione mancata, frenata tanto da fattori esterni quanto da limiti interni.

La decisione di Netflix di interrompere la serie è stata ufficialmente attribuita a ragioni economiche e strategiche: costi elevati, ascolti non all’altezza e assenza di obblighi contrattuali per ulteriori stagioni. Tuttavia, è difficile ignorare l’effetto delle accuse pubbliche nei confronti di Gaiman, che, pur negando ogni accusa, ha visto la propria figura pubblica crollare da quella di “autore-faro” a figura controversa, se non compromessa. Il fatto che lo stesso team creativo abbia ridimensionato il suo coinvolgimento nella stagione suggerisce che le implicazioni siano state prese in seria considerazione.

Il Volume 1 della seconda stagione di The Sandman si concentra su tre linee narrative principali: la liberazione di Nada, la ricerca di Distruzione e il rapporto irrisolto con il figlio Orfeo. Queste storie, tratte da diversi archi del fumetto originale, vengono compresse in episodi densi ma sbilanciati. Il tono resta coerente, ma la frammentazione strutturale rende difficile per lo spettatore medio seguire l’evoluzione del protagonista e del suo universo. La scrittura si affida più all’atmosfera che alla progressione drammatica e, in diversi episodi, questo approccio mostra i suoi limiti: si ha spesso la sensazione che molto venga suggerito ma poco realmente elaborato.

the sandman stagione 2 sognoTom Sturridge interpreta ancora una volta un Sogno algido, statico, profondamente distante. Il suo arco narrativo, incentrato su colpa, rimorso e tentativi tardivi di redenzione, viene affrontato in modo didascalico. I momenti di confronto con Nada, con Distruzione o con il figlio Orfeo sono impostati come tappe obbligate di un percorso interiore che però raramente genera vera tensione. I dialoghi, spesso costruiti come aforismi solenni, perdono d’impatto a causa della ripetitività del tono e dell’assenza di reale introspezione.

Tra i personaggi secondari, Delirio si distingue come presenza più dinamica. Esmé Creed-Miles riesce a evitare il cliché della “manic pixie dream girl”, restituendo una figura disturbata ma credibile, anche se appesantita da scelte estetiche incoerenti (trucco, costumi, acconciature) che sembrano in contrasto con la natura del personaggio. Altri volti noti, come Morte o Desiderio, appaiono poco e hanno un peso ridotto rispetto alla prima stagione. Persino Lucifero, interpretato da Gwendoline Christie, appare depotenziata rispetto alle premesse del primo ciclo narrativo.

Dal punto di vista visivo, la stagione 2 di The Sandman continua a offrire ambientazioni curate e soluzioni stilistiche suggestive, ma anche qui si percepisce un certo irrigidimento. La sperimentazione visiva si limita a una composizione dell’immagine ormai prevedibile, con una fotografia fredda e onirica che però raramente stupisce. Il rischio, in alcune sequenze, è che l’estetica diventi un modo per mascherare l’assenza di vera profondità o sviluppo.

Il tono generale dei 6 episodi è malinconico, e non solo per motivi narrativi. È evidente che la produzione stia gestendo una conclusione non prevista, tentando di salvare il salvabile in tempi stretti. Questo approccio emerge nei passaggi affrettati, nei salti narrativi e nell’impossibilità di dare spazio a tutte le trame e personaggi introdotti. Alcune scelte appaiono obbligate più che naturali, e l’insieme risente di una compressione narrativa che rende difficile un coinvolgimento autentico.

the sandman serie stagione 2 eterniLa qualità tecnica e la coerenza stilistica restano tra gli elementi meglio riusciti della serie, ma non bastano a compensare alcune debolezze strutturali. La messa in scena tende spesso all’enunciazione solenne, senza che a questa corrisponda una vera intensità emotiva. La regia si mantiene rigorosa ma raramente sorprende, mentre la trasposizione del materiale originale appare eccessivamente vincolata alla lettera del fumetto, senza riuscire a restituirne lo spirito più audace e sperimentale.

Il protagonista rimane una figura distaccata, più simbolica che umana, e fatica a generare un coinvolgimento autentico. Il risultato complessivo è quello di un’opera visivamente curata ma narrativamente rigida, che si limita a replicare un mito già noto senza realmente reinterpretarlo o vitalizzarlo.

Il vero nodo resta però morale. Separare o meno l’opera dall’autore è una questione che ogni spettatore dovrà affrontare autonomamente. Ma è innegabile che le accuse abbiano eroso la fiducia nel progetto e ne abbiano modificato la percezione pubblica. Nonostante il tentativo della produzione di preservare l’integrità artistica, The Sandman si è trasformata in un caso esemplare di come la realtà extra-testuale possa riscrivere radicalmente il destino di un’opera culturale.

The Sandman – Stagione 2 Volume 1 è, alla fine, un’opera(zione) incompleta. Incompleta per cause esterne, per limiti strutturali, per un’interruzione che ha impedito di sviluppare pienamente una visione ambiziosa. È una serie che promette molto ma consegna meno, che brilla a tratti ma si spegne prima di trovare una propria forma definitiva. Forse meritava più tempo, forse no. Ma di certo non si può più guardare senza considerare tutto ciò che è successo fuori dallo schermo.

Di seguito trovate il full trailer doppiato in italiano della stagione 2 di The Sandman, su Netflix dal 3 luglio: