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Voto: 7/10 Titolo originale: Tiger King , uscita: 20-03-2020. Stagioni: 2.

Tiger King | La recensione della docuserie su Joe Exotic (su Netflix)

14/04/2020 recensione serie tv di William Maga

I registi Eric Goode e Rebecca Chaiklin raccontano l'incredibile mondo dell'allevamento e vendita di grandi felini selvatici negli Stati Uniti, tra tradimenti, invidie e sete di ricchezza

Joe Exotic in Tiger King Murder, Mayhem and Madness (2020) netflix

Premessa. Tiger King: Murder, Mayhem e Madness, da poco entrata nel variopinto catalogo di Netflix, non assomiglia a niente di ciò che avete visto prima. Si tratta infatti del prodotto di genere true-crime più assurdo e incredibile proposto ai suoi abbonati dal gigante dello streaming fino ad oggi. E considerata la mole di titoli assolutamente validi a disposizione (da Conversazioni con un Killer: The Ted Bundy Tapes a Giù le mani dai gatti: caccia a un killer online), questa affermazione piuttosto forte da sola è già una ragione sufficiente per dare un’occhiata alla docuserie in sette parti da circa 40 minuti ognuna.

Joe Exotic in Tiger King Murder, Mayhem and Madness (2020) posterFondamentalmente, gli episodi diretti da Eric Goode e Rebecca Chaiklin seguono l’ascesa e la caduta di Joe Exotic, l’auto definitosi ‘Tiger King’ del titolo, accusato di essere coinvolto – tra gli altri capi di imputazione – di omicidio su commissione. Ma c’è molto di più. La serie offre una visione più ampia sui proprietari di grandi felini selvatici (come tigri e leoni), mettendo insieme i racconti di prima mano delle numerose persone coinvolte nella detronizzazione del protagonista. Seguono SPOILER minori.

La prima parte della docuserie, appropriatamente intitolata Not Your Average Joe, ci introduce proprio alla figura di Joe Exotic, un fanatico delle armi da fuoco, con la tipica acconciatura mullet dei redneck, apertamente gay, poligamo e proprietario del G.W. Exotic Animal Memorial Park, in Oklahoma, precedentemente conosciuto col nome di Joe Schreibvogel.

L’uomo apre il G.W. Exotic Animal Memorial Park in memoria del suo defunto fratello e per il suo stesso grande amore per gli animali. Tiger King racconto quindi di come Joe Exotic perda a poco a poco il suo iniziale fervore, consumato dalla rivalità con Carole Baskin e dal suo incredibile desiderio di fama e ricchezza. La sua attività si concentrava principalmente sull’allevamento di animali esotici e la vendita e cura dei cuccioli.

Se Tiger King si concentra – per ovvie ragioni – su Joe Exotic, ciascun episodio guarda alla vita degli eccentrici personaggi che possiedono e lavorano nei parchi americani in cui ci sono i grandi felini. Esplora le esperienze degli operai, che spesso vengono sfruttati, e lo stile di vita a livello di vere e proprie sette religiose creato dai proprietari di queste strutture. La serie, naturalmente, ci introduce anche a Carole Baskin, la proprietaria del Big Cat Rescue, la prima e più feroce accusatrice di Joe Exotic. Lo show, tuttavia, non si tira indietro nell’approfondire anche il passato controverso della donna e sull’impero che si è costruita salvando quelle bestie.

Mentre la rivalità tra Joe e Carole continua, Joe si ritrova però intrappolato in una causa legale da 1 milione di dollari. È a questo punto che Jeff Lowe entra in gioco, come possibile nuovo investitore e inaspettato ‘salvatore’ di Joe Exotic. Ma tutti coloro che sono coinvolti in questo business giocano sporco, e così Jeff riesce a portargli via il parco. Tiger King cerca di essere super partes nella sua disamina, dando giustamente un colpo a quanto di buono c’è nel settore e uno invece a quanto di male mentre si concentra sul marcio, il che porta a come Joe Exotic sia stato infine condannato per tentato omicidio su commissione.

Joe Exotic in Tiger King Murder, Mayhem and Madness (2020) carol baskinCome anticipato, Tiger King: Murder, Mayhem and Murder rinsalda alla grande – se ce ne fosse stato bisogno – la leadership di Netflix tra gli elargitori di serie true-crime di alto livello, questa volta offrendo un prodotto capace di distinguersi dal resto dei ‘colleghi’. I registi Eric Goode e Rebecca Chaiklin presentano agli spettatori un ricco buffet di crimini davvero verificatisi facendo contemporaneamente luce – in modo ampio e interconnesso – sul mercato nordamericano dei grandi felini in mano ai privati. Ci introducono ai nomi più importanti e folli del settore, solamente per smascherare la devastante realtà celata sotto la veste delle loro eccentricità.

Tiger King utilizza il suo contenuto esplosivo, quasi sensazionale, a suo vantaggio, ed è allo stesso tempo divertente e stimolante. Ficca direttamente e duramente il naso nel ventre del commercio delle tigri, raccontando l’oscura verità dei proprietari di questi grandi animali, poiché essi si rivelano assai più pericolosi delle creature che ospitano.

La serie svela anche i sontuosi stili di vita di questi eccentrici individui, che vivono in enormi dimore e possiedono centinaia – alcuni migliaia – di bestie esotiche, che allevano e vendono anche illegalmente, arrivando a guadagnare fino a 100.000 dollari da un singolo cucciolo. E, spesso, mettono brutalmente fine alle loro vite quando gli animali non gli sono più di alcuna utilità.

Tiger King offre al pubblico una realtà più assurda e inaspettata della finzione (siamo oltre i livelli di satira grottesca del white trash tipici di South Park), del tipo che potrebbe far mettere in discussione sia la sanità mentale che l’umanità stessa della razza umana. Adotta una lente imparziale nell’osservare i comportamenti di ogni persona coinvolta sia criticamente che sensibilmente, dagli allevatori come Joe, ai soccorritori come Carole.

Joe Exotic in Tiger King Murder, Mayhem and Madness (2020)Come detto, Tiger King è senza timore di essere smentiti la docuserie true-crime più bizzarra – e per questo imperdibile – arrivata negli ultimi anni. Non ha un solo momento noioso, in quanto a volte è esilarante, altre invece spezza amaramente il cuore, ma sempre resta avvincente. Tuttavia, ciò che la rende indimenticabile è che il lavoro di Eric Goode e Rebecca Chaiklin non è senza scopo.

Se l’incarcerazione di Joe Exotic potrebbe sembrare una giustizia poetica per alcuni, gli ultimi momenti dell’episodio conclusivo suggeriscono ossessivamente che c’è molto di più nei resoconti che i due registi hanno messo insieme. Mentre Tiger King porta alla luce gli stili di vita corrotti, lo sfruttamento indiscriminato e spesso misogino che conducono questi individui, riesce anche a catturare l’amore che una volta avevano per le bestie in gabbia. Ci fa quasi simpatizzare con Joe Exotic. Eppure, non si può fare a meno di notare l’ipocrisia nei racconti di ognuno di questi cosiddetti “amanti degli animali”.

La docuserie, quindi, funge da ammonimento sull’avidità degli uomini che ironicamente li rende meno umani degli animali selvatici che ingabbiano. Quando Tiger King giunge alla fine, non si può fare a meno di pensare che l’unico vero vincitore, tra rivalità e tradimenti, sia il capitalismo, la mostruosa bestia che divora uomini e animali allo stesso modo.

Di seguito la featurette (con sottotitoli italiani) coi momenti più assurdi di Tiger King: Murder, Mayhem e Madness: