Titolo originale: Underwater , uscita: 08-01-2020. Budget: $50,000,000. Regista: William Eubank.
10 cose da sapere su Underwater di William Eubank
20/01/2020 cose da sapere di Redazione Il Cineocchio
Una manciata di curiosità e aneddoti sulla lavorazione del fanta-horror con Kristen Stewart e Vincent Cassel ambientato sul pericoloso fondale oceanico
Interpretato da Kristen Stewart, Vincent Cassel, Jessica Henwick, John Gallagher, Jr., Mamoudou Athie e T.J. Miller, Underwater (la recensione) è un thriller oceanico diretto da William Eubank (The Signal) e sceneggiato da Brian Duffield (The Divergent: Insurgent) e Adam Cozad (The Legend of Tarzan) a partire da un soggetto scritto da Duffield.
Questa la lunga trama ufficiale:
Nel profondo dell’oceano, qualcosa si è risvegliato. I membri dell’equipaggio del l’operazione mineraria Kepler sapevano che la loro missione sarebbe stata difficile: trenta giorni confinati negli stretti corridoi e nelle anguste cabine di una trivella sottomarina cos truita per sopportare l’incredibile pressione della trivellazione sul fondo dell’oceano.
Ma dopo un devastante terremoto, si scatena l’inferno. Gli allarmi suonano mentre fiumi d’acqua esplodono attraverso la struttura in cemento rinforzato con violenza in immaginabile, distruggendola nel giro di pochi secondi. Grazie al la sua prontezza e al suo ingegno, l’ingegner a elettronica Norah Price riesce a salvarsi e prevenire il disastro imminente, ma a caro prezzo. La situazione sembra senza speranza per Norah e gli altri pochi sopravvissuti, che non riescono a inviare una richiesta di soccorso.
In più, il loro sottomarino di salvataggio è andato distrutto. Norah e i membri rimanenti dell’equipaggio – il capitano Lucien, la studentessa di biologia marina Emily, il direttore delle operazioni Smith, il responsabile dei sistemi Rodrigo e Paul, il buffone del gruppo – non hanno scelta: per avere una speranza di sopravvivenza, dovranno camminare sul fondale marino per raggiungere una trivella distante e abbandonata, la Roebuck, sperando che le sue apparecchiature di comunicazione siano ancora funzionanti, o che ci sia un numero di capsule di salvataggio sufficiente a portarli tutti in salvo.
Ma il loro pericoloso viaggio sottomarino diventa ancora più preoccupante quando i membri dell’equipaggio iniziano a sospettare di non essere soli. Qualcosa li sta in seguendo da vicino, pronta a colpire in qualsiasi momento. Intrappolati in un pericoloso gioco del gatto e del topo contro un misterioso predatore, Norah e gli altri dovranno fare ricorso a tutto il loro coraggio per sperare di raggiungere la superficie.
Se volete scoprire curiosità e aneddoti sulla lavorazione del film, non vi resta quindi che leggere le seguenti 10 cose da sapere su Underwater:
1) Adam Cozad si è dichiaratamente ispirato a Alien di Ridley Scott (1979), ma anche il sequel diretto da James Cameron, Aliens – Scontro finale (1986) è ugualmente importante: entrambi i film vedevano ovviamente Sigourney Weaver nell’iconico ruolo di Ellen Ripley. “Il personaggio di Norah rappresenta un piccolo omaggio a Ripley”, ha detto lo sceneggiatore di Underwater. “Non era importante se Ripley fosse maschio o femmina e questo la rese un personaggio davvero innovativo. Nessuno aveva mai creato un personaggio del genere fino a quel momento. Questa è stata la vera fonte di ispirazione: volevo che l’arco narrativo di Norah non avesse nulla a che fare con il suo genere sessuale. Mi sembrava una rappresentazione molto autentica di un personaggio. Nel mondo di oggi, credo sia giusto comunicare un messaggio del genere”.
2) Per testare alcune delle idee estremamente ambiziose del regista William Eubank, i filmmaker hanno organizzato una giornata di riprese di prova per creare un cortometraggio di 90 secondi che avrebbe rappresentato un proof of concept.
Nel filmato, il membro di una squadra sottomarina di trivellatori sente qualcosa di strano con la radio, cammina sul fondale oceanico per controllare una sua collega in un’altra area e non la trova: rimane soltanto uno dei suoi guanti. Quando si volta, un mostro si avventa su di lui dal nulla. Lo studio ha apprezzato il filmato, e Underwater è stato approvato.
3) Anche se la fisicità del ruolo ha aiutato Kristen Stewart a dare forma alla sua interpretazione, il suo legame con il personaggio è stato immediato e non ha richiesto quasi nessun tipo di addestramento o ricerca. “Non dovevo prepararmi per questo ruolo”, ha detto l’attrice. “Non sono soldati. Sono persone perfettamente normali che lavorano in un luogo che credevano sicuro ma invece non lo è. È brava ad aggiustare schermi, stringere viti e assicurarsi che la piattaforma petrolifera funzioni a dovere, ma non è una persona che sa come sopravvivere in una situazione del genere. Dunque, la migliore preparazione era essere presente il più possibile”.
4) È stata Kristen Stewart a suggerire che Norah avesse i capelli rasati. “Kristen è stata al gioco fin dall’inizio”, ha rivelato la produttrice Tonia Davis. “Letteralmente, 48 ore dopo o 72 ore dopo, eravamo nella stanza di un hotel con una parrucchiera, e Kristen si stava rasando i capelli e li stava tingendo di biondo.
5) Underwater è stato girato a New Orleans in tre teatri di posa e un numero ridotto di set esterni.
6) I set sono stati inoltre costruiti e dipinti in modo da potersi adattare a riprese dry-for-wet, una tecnica che è stata recentemente utilizzata nel fantasy d’epoca diretto da Guillermo del Toro e premiato con l’Oscar La Forma dell’Acqua e nel film drammatico Lucy in the Sky, prevede che le scene ambientate sott’acqua vengano girate in teatri di posa all’asciutto piuttosto che in enormi vasche. Durante le riprese, alcuni speciali effetti di luce aiutano a creare l’illusione di una ambientazione completamente acquatica nel teatro di posa, che può essere anche riempito di nebbia per aumentare l’effetto. Gli attori (o le loro controfigure) eseguono i loro movimenti mentre vengono solleva ti da cavi o imbragature: in questo modo sembra che stiano galleggiando.
7) Per le scene in cui i personaggi si spostano da ambientazioni asciutte (come gli interni della piattaforma di trivellazione) al fondale oceanico, la produzione ha creato un ambiente transizionale wet-for-wet, costruendo vasche che potevano contenere decine di migliaia di litri d’acqua. In uno di questi set, soprannominato “piscina della luna”, sono stati installati degli ascensori in cima alle vasche, che permettevano agli attori di essere immersi nell’acqua per alcune riprese specifiche.
8) Le mute subacquee Poseidon, che i membri dell’equipaggio indossano quando si trovano all’esterno dell’ambiente pressurizzato della struttura, sono state progettate e create dalla pluripremiata compagnia Legacy Effects, con la consapevolezza che sarebbero dovute essere asciutte in determinate scene e sommerse dall’acqua in altri.
Questo ha rappresentato una sfida, dato che materiali più leggeri come il poliuretano espanso o la gommapiuma assorbono l’acqua proprio come farebbe una spugna. Il mechanical designer Richard Landon e la sua squadra hanno ideato una sorta di struttura dal guscio rigido, simile a un esoscheletro, ispirata alle varie tute spaziali utilizzate dalla NASA. La squadra di Legacy ha realizzato delle versioni in plastica rigida delle mute utilizzando delle stampanti 3D. Sono stati realizzati calchi dei pezzi individuali delle mute, e i costumi sono stati realizzati utilizzando questi calchi. Vi erano essenzialmente due misure – una per gli uomini, e una versione più piccola per le donne – anche se ogni costume è stato realizzato su misura per adattarsi meglio al fisico di ciascun attore. In totale, sono state realizzate 9 mute: una per ciascuno degli attori principali, con delle tute stunt per Stewart e Henwick e una tuta stunt in più per gli interpreti maschili.
Le mute, che pesavano tra i 29 e i 45 kg, potevano essere immerse in acqua e appese al soffitto. Per aiutare il cast a sopportare il peso, la produzione ha costruito dei supporti simili a quelli di uno zainetto all’interno dei costumi. Inoltre, c’erano svariati proteggispalle, cinghie e imbracature per distribuire più uniformemente il peso.
9) Per illuminare gli attori, sono stati inseriti svariati circuiti elettrici all’interno delle tute, con sei diversi canali di illuminazione dentro all’elmetto: due luci per le guance, due luci per la fronte, e una luce che illuminava sia il lato sinistro che il lato destro. Le mute avevano inoltre dei piccoli display elettronici sulla schiena, progettati per sembrare dei monitor che mostravano le percentuali di ossigeno e CO2.
10) La MPC (Moving Picture Company) ha dato vita anche alle terrificanti creature di Underwater. SPOILER. Il Clinger è basato sia sui calamari che sui cirripedi ed è un predatore mostruoso che si muove velocemente, mentre il Ghost, ispirato alle meduse, è traslucido e più etereo. Infine, l’enorme Behemoth, che si vede soltanto nelle drammatiche sequenze finali del film, combina elementi provenienti da entrambi i design per diventare il mostro marino finale.
Di seguito il trailer italiano di Underwater, che arriverà nei nostri cinema il 30 gennaio:
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