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Alex Litvak su Predator: “Scrissi un sequel per Schwarzenegger; vi do i dettagli della trama”

17/09/2020 news di Redazione Il Cineocchio

Lo sceneggiatore di Predators svela i retroscena della storia che presentò alla Fox a metà degli anni '90, che avrebbe visto il ritorno del protagonista del primo storico film

predator 1987 film

Dopo aver parlato dei dettagli della storia pensata per un Predators 2 poi mai realizzato (i dettagli), lo sceneggiatore Alex Litvak, che prima di esordire a Hollywood ha trascorso un po’ di tempo a lavorare dietro le quinte in vari studi, ha rivelato in una nuova intervista di aver proposto un’idea piuttosto ambiziosa per un sequel del primo film proprio mentre lavorava alla Fox negli anni ’90.Un progetto che, se avesse avuto il via libera, avrebbe visto la star Arnold Schwarzenegger tornare nei panni di Dutch.

Nel 1996, Robert Rodriguez aveva scritto una sceneggiatura intitolata Predators che vedeva proprio Dutch nel ruolo principale, uno script che Alex Litvak e Michael Finch avrebbero finito per rivisitare in modo significativo in vista del film poi effettivamente uscito nei cinema nel 2010, che fu prodotto da Rodriguez, ma senza Arnold Schwarzenegger (che già aveva rifiutato di tornare nel ruolo negli anni ’90).

Arnold Schwarzenegger in Predator (1987)In ogni caso, questa è la descrizione del sequel di Predator mai realizzato:

Cosa è successo a Dutch [dopo il primo film]? L’idea era che Dutch fosse stato messo a tacere, perché l’intera faccenda era stata classificata come mai accaduta, quindi era stato espulso dall’esercito e ora viveva una vita in esilio, per così dire. Passa dal fare lavori umili al finire in prigione con un’accusa inventata, qualunque essa sia. Poi, un’altra navicella dei Predator si schianta da qualche parte, ma invece di finire nella giungla, finisce nell’acqua, quindi sarebbe stata più un’ambientazione oceanica. Oppure si sarebbe schiantata da qualche parte sulle montagne. Insomma, in un luogo di difficile accesso.

Quindi, i nuovi capi sarebbero tornati da lui dicendo: “Dutch, abbiamo bisogno di te perché è apparsa un’altra astronave dei Predator; pensa a tutta la tecnologia a cui potremmo accedere, pensa a tutti i salti scientifici che potremmo compiere. Vieni con noi, perché tu sei l’unico che ha affrontato questa creatura ed è sopravvissuto”. Così, a malincuore Dutch dice di sì e si forma una nuova squadra, un nuovo commando d’élite. Lui ora è più vecchio, loro sono più giovani, lui è stato fuori dal giro, gli altri sono all’avanguardia. Quindi è una specie di individuo fuori posto. Non è al comando, è più una sorta di consigliere alla Ripley in Aliens. Quindi si recano tutti sul posto, arrivano alla navicella, fanno saltare il portello e dentro c’è un’intera fottuta squadra di Predator che li aspetta. Scopriamo così che l’intera faccenda era stata una trappola per arrivare a Dutch. Dutch è la preziosa preda e il motivo per cui si sono presentati di nuovo sulla Terra è che gli stanno dando la caccia.

Quindi, la missione diventa un fiasco alla Decisione Critica, con la squadra che viene in gran parte massacrata. I pochi sopravvissuti e Dutchi si trovano ad affrontare i Predator, che sono venuti appositamente per lui per dargli la caccia.

Alex Litvak portò questa idea ai suoi capi alla 20th Century Fox, ma anche stavolta Arnold Schwarzenegger rigettò l’ipotesi di tornare nel franchise. Inoltre, lo studio stesso era poco convinto di un nuovo film di Predator, visto l’insuccesso di Predator 2 e anche di Alien – La clonazione (1997).

Di seguito il una storica scena del primo Predator:

Fonte: AvPG