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Voto: 6/10 Titolo originale: 황야 , uscita: 25-01-2024. Regista: Heo Myeong-haeng.

Badland Hunters: la recensione del film post-apocalittico di Heo Myeong-haeng (su Netflix)

27/01/2024 recensione film di Stella Delmattino

L'espertissimo Don Lee catalizza l'attenzione con la sua imponente presenza in un'opera derivativa, ma senza inutili fronzoli

Badland Hunters (2024) film don lee

Badland Hunters è l’ultima aggiunta al vasto catalogo di Netflix proveniente dalla Corea del Sud, un action post-apocalittico dalle sfumature horror che può contare sulla presenza di un star del calibro di Ma Dong-seok, alias Don Lee.

Tuttavia, c’è un po’ di confusione sul fatto che si tratti o meno di un sequel. L’anno scorso, uno dei maggiori blockbuster coreani è stato Concrete Utopia. Acclamato dalla critica per la sua visione distopica, è stato un vero e proprio tour de force per il veterano Lee Byung-hun, che ha concorso a fargli vincere numerosi premi in patria e l’ha sospinto alla candidatura agli Oscar 2024 come Miglior film internazionale (salvo non farcela a entrare nella shortlist finale).

Concrete Utopia racconta di un terremoto devastante che riduce Seoul in macerie. Tutto va in rovina, tranne gli Appartamenti del Palazzo Imperiale. Gli abitanti di questo luogo tengono ben strette le loro risorse e tengono lontani gli estranei, costruendosi una nuova esistenza sotto la guida di Yeong-tak (Don Lee). Il film è stato apprezzato per le sue acute osservazioni sul potere, la speranza, l’umanità e i lati peggiori della società.

Badland Hunters, invece, si svolge tre anni dopo un grande terremoto. Anche in questo caso, la capitale è distrutta e i sopravvissuti lottano contro la siccità e la scarsità di acqua e cibo. C’è un altro complesso di appartamenti che si è fortificato contro gli estranei. L’acqua e il cibo sono abbondanti, ma è gestito dalla sinistra setta che venera una scienziato pazzo, il dottor Yang Gi-su (Lee Hee-joon).

Badland Hunters film 2024 posterL’aspetto e le atmosfere di questo mondo post-apocalittico sono assai vicini a quelli di Concrete Utopia, tanto che persino Wikipedia sostiene che Badland Hunters sia un suo diretto sequel, eppure il regista Heo Myeong-haeng (Oldboy) insiste sul contrario.

È un’opera indipendente“, ha dichiarato infatti ai media, “con un universo e una trama totalmente diversi”. Originale o meno, sta di fatto che Badland Hunters è il suo primo lavoro dietro alla mdp dopo una gavetta come stuntman, proprio come Chad Stahelski.

Come detto, nel ruolo del protagonista c’è la più importante star coreana del cinema d’azione, Don Lee appunto, che aveva già lavorato sul set con Heo Myeong-haeng in Il buono, il matto, il cattivo. E questo dettaglio è piuttosto fondamentale.

Il 52enne Don Lee ha già all’attivo 60 film, anche se molti dei suoi primi ruoli sono stati prevedibilmente di supporto. Il grande successo internazionale è arrivato solo nel 2020 con lo zombie-movie Train to Busan (la recensione), che lo ha catapultato nell’olimpo delle star dell’action locali.

Da lì ha preso quindi parte allo sfortunato Gilgamesh e al modestissimo Eternals, prima di far il grande colpo al botteghino con The Roundup, dramma ultraviolento e seguito del film del 2017 The Outlaws, un franchise il cui quarto capitolo – che è stato diretto proprio da Heo Myeong-haeng – sarà presentato in anteprima al Festival di Berlino il mese prossimo.

Dalla corporatura massiccia e abile nel maneggiare le armi da fuoco, Don Lee è stato in passato personal trainer di lottatori professionisti di MMA e ha praticato il braccio di ferro a livello amatoriale, diventando presidente della Korea Armwrestling Federation nel 2018, anno in cui ha recitato in Champion, commedia sportiva incentrata sul braccio di ferro.

Coi suoi occhi stralunati e il suo fisico da ‘bestione’, è di fatto predisposto al cinema action, credibilissimo quando scatena la sua forza contro qualche malcapitato.

In ogni caso, a differenza di Concrete Utopia, Badland Hunters non aspira a fare alcun commento sociale. Non c’è possibilità che questo film venga presentato agli Oscar il prossimo anno. È un action post-apocalittico duro e puro, con tanto di scienziato pazzo, mutanti simili a zombie, tocchi da black comedy e tanta sanguinaria ultraviolenza.

Don Lee interpreta Nam-san, un cacciatore che macella carne da scambiare con altre merci in un villaggio improvvisato in quello che una volta era il quartiere degli autobus.

Badland Hunters (2024) filmCome in molti altri film a cui ha partecipato, è affiancato da un partner più giovane e affascinante che funge da spalla comica. In Badland Hunters si tratta dell’adolescente Choi Ji-wan (Lee Jun-young), un compagno di caccia. Il ragazzo è un arciere (la Corea del Sud ama il tiro con l’arco, avendo primeggiato in questo sport alle Olimpiadi sin da quando ha iniziato a partecipare ai giochi). Nam-san invece predilige un machete con il bordo seghettato.

Nelle aspre terre desolate del titolo, i due cacciatori proteggono un’adolescente di nome Su-na (Roh Jeong-eui) che viene rapita dai seguaci del dottor Yang. Alla loro ricerca si unisce Lee Eun-ho (An Ji-hye), un sergente delle forze speciali che spera di salvare i suoi compagni, anch’essi tenuti prigionieri dal dottor Yang e dalla sua gente.

Il dottor Yang è il classico scienziato pazzo di hollywoodiana memoria, con tanto di camice da laboratorio macchiato di sangue, che inietta maniacalmente nelle sue sfortunate vittime una sostanza ipodermica verde iridescente. Il risultato è la morte o la trasformazione in creature simili a non morti che possono essere fermate solo con la decapitazione.

Vedere Don Lee alle prese con gli zombie riporta inevitabilmente la mente a Train to Busan, ma anche in questo caso i diretti interessati ci han tenuto a fare una distinzione. “Alcuni dicono che nel nostro film compaiono degli zombie, ma la verità è che non ci sono zombie“, ha dichiarato Don Lee. “Si tratta di un altro tipo di creature”.

In definitiva, comunque, non importa quanto Badland Hunters possa essere derivativo nei suoi 100 minuti. L’importante è la qualità dell’azione. Protagonista e regista si sono impegnati a fondo per spingere le coreografie dei combattimenti a un livello superiore alla media. Le riprese sono serrate e dinamiche, con i personaggi principali che danno vita a mischie inzuppata di sangue. I movimenti di macchina sono in effetti eccessivamente frenetici, sottraendo un po’ di peso alla complessità della coreografie, ma un occhio allenato può comunque seguire quello che succede sullo schermo.

Verso la fine, Don Lee si scatena in una lotta corpo a corpo in un corridoio con il machete, il marchio di fabbrica del suo stile di combattimento: potente, implacabile e spietatamente brutale. Questa scena da sola farà sicuramente esaltare sia i fan di lunga data dell’attore che i neofiti, e probabilmente sorvolare su molto del resto.

Di seguito trovate il full trailer doppiato in italiano di Badland Hunters, nel catalogo di Netflix dal 26 gennaio: