Voto: 7/10 Titolo originale: Barbarian , uscita: 08-09-2022. Budget: $4,500,000. Regista: Zach Cregger.
Barbarian: la recensione del film horror di Zach Cregger (Sitges 55)
17/10/2022 recensione film Barbarian di Gioia Majuna
Il regista esordisce con un'opera spiazzante, che gioca col genere per sovvertire le aspettative senza lesinare i colpi bassi
Proprio come gli sfortunati protagonisti, gli spettatori rimarranno quasi certamente spiazzati da Barbarian, un horror inventivo e snervante, il cui più grande shock è la sua imprevedibilità. Nel suo debutto solista dietro alla mdp, il regista Zach Cregger racconta la storia di due sconosciuti (Georgina Campbell e Bill Skarsgard) che finiscono per affittare la stessa proprietà su Airbnb e cercano poi di trarre il meglio da una situazione imbarazzante; una premessa che prepara a malapena il pubblico a ciò che accadrà.
Danzando attraverso molteplici temi e stravolgendo spesso le aspettative, Barbarian ci mantiene meravigliosamente incerti sulla direzione che sta prendendo – o anche sul suo obiettivo finale – il che rende la visione ancora più avvincente.
Presentato al Festival di Sitges nella maratona a sorpresa di chiusura, il film riesce subito a colpire gli appassionati del genere che quasi indubbiamente ne apprezzaranno l’equilibrio tra spaventi e intelligenza. Non ci sono grandi nomi nel cast – a parte forse Bill Skarsgard -, ma la trama imprevedibile e sagace potrebbe aiutarlo a farsi notare e spingere Zach Cregger a tornare presto sul set per un secondo lungometraggio.
Tess (Campbell) si reca a Detroit per un colloquio di lavoro solo per arrivare al suo appartamento preso su Airbnb e scoprire che c’è già qualcuno all’interno: Keith (Skarsgard), che dice di aver affittato a sua volta la casa. Rendendosi conto che la proprietà è stata accidentalmente prenotata due volte, Tess e Keith decidono di soggiornare entrambi lì, nonostante la diffidenza di lei nel trovarsi nella stessa casa di un uomo che non conosce.
Lo sceneggiatore e regista, uno dei fondatori della compagnia di sketch The Whitest Kids U’ Know, che in precedenza aveva scritto e codiretto la commedia Miss March del 2009 con il compianto Trevor Moore, fa entrare il pubblico nella mente agitata di Tess.
Comprensibilmente, la donna è a disagio nel trovarsi a coabitare involontariamente con Keith, che tuttavia sembra abbastanza amichevole, nonostante Bill Skarsgard interpreti la parte con una certa ambiguità così da trasmetterci la sensazione che non ci si possa fidare di lui.
Nei primi momenti, Barbarian accenna a una minaccia nascosta attraverso movimenti di macchina silenziosi e la gelida colonna sonora elettronica di Anna Drubich, che ricorda John Carpenter. Keith giura di non essere un maschio tossico, ma il modo in cui dice a Tess che ha un bel nome è sufficiente a scatenare i suoi (e i nostri) sospetti. E quando Tess inizia a farsi domande sulla casa stessa, Barbarian inizia a svelare le sorprese che ha in serbo.
Eppure, proprio quando lo spettatore inizia a sentirsi sicuro su che tipo di film horror sia questo, Zach Cregger introduce un terzo personaggio, un attore di Hollywood che vive nel sud della California di nome AJ (Justin Long), che non sembra avere alcuna relazione con la trama centrale. Siate certi che Barbarian collegherà presto questi fili con grande abilità, ricalibrando le nostre ipotesi sulla destinazione finale dell’opera.
Cambiando luoghi e cornici temporali – per non parlare degli aspect ratio – Zach Cregger costruisce i suoi colpi di scena in modo organico, i pezzi disparati formano un insieme coerente che tocca tutto, dalla disuguaglianza di reddito al #MeToo. Ma a differenza di molti horror moderni, che sottolineano con enfasi i loro temi per essere sicuri che noi li notiamo, il commento sociale di Barbarian è chiaro, ma – allo stesso tempo – è intrigantemente sfuggente, e sempre secondario rispetto agli abili sprazzi di terrore del film.
Poiché non siamo mai sicuri di cosa il regista stia cercando di ottenere, non possiamo anticipare gli shock spesso cruenti o inquietanti. Questa ambiguità conferisce a Barbarian una libertà narrativa che permette a Zach Cregger di correre dei rischi e, anche se tutte le sue trovate non funzionano, è esilarante (e spaventoso) vederlo armeggiare con le tipiche convenzioni del genere.
Le interpretazioni sono ben dosate, con Georgina Campbell particolarmente brava nel ruolo di una giovane donna che cerca di liberarsi da un cattivo fidanzato, per poi ritrovarsi a mettere in discussione le sue tendenze quando incontra Keith, che giura di non essere ‘un altro idiota’.
Al confronto, Justin Long ha una sensibilità comica tagliente nei panni di un attore egocentrico che sta per affrontare una grossa resa dei conti personale. Senza paura, ma non in modo sconsiderato, Zach Cregger mescola i toni senza mai dimenticare che, prima di ogni altra cosa, Barbarian è un film dell’orrore – un film sconcertante, ma destinato a fornire i brividi e i salti sulla poltrona che il pubblico si aspetta.
Detto questo, uno degli attributi più forti di Barbarianè che, sebbene abbia tutte le carte in regola, gli spaventi non arrivano quando ce li si aspetta, o nella forma che il pubblico potrebbe prevedere. Tess non può minimamente immaginare cosa c’è nel seminterrato: gli spettatori dovrebbero evitare gli spoiler per poter vivere questo film allo stesso modo.
Di seguito trovate il trailer internazionale di Barbarian, dal 26 ottobre in esclusiva su Disney+:
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