Voto: 6.5/10 Titolo originale: Coupez ! , uscita: 18-05-2022. Budget: $4,300,000. Regista: Michel Hazanavicius.
Cut! Zombi contro Zombi: la recensione del film di M. Hazanavicius che rifà i giapponesi a modo suo
30/10/2022 recensione film Cut! - Zombi contro zombi di Sabrina Crivelli
Matilda Lutz, Romain Duris e Bérénice Bejo sono i protagonisti del rifacimento alla francese della horror comedy One cut of the dead, un'operazione poco 'comprensibile' ma riuscita
Ad appena quattro anni dal sorprendente Zombie contro Zombie (la recensione), il regista Premio Oscar Michel Hazanavicius (The Artist) dirige il remake francese Cut! Zombi contro Zombi (Coupez!) che imbastisce una satira meta-cinematografica sui film di serie B, ricalcando in maniera piuttosto pedissequa l’originale giapponese.
Lungometraggio di apertura del Festival di Cannese 2022 (poi ripreso a Sitges e Roma), si tratta di una bizzarra (insensata?) operazione commerciale vista la minima distanza temporale, la notevole popolarità riscossa e la fedeltà all’originale, di cui è quasi in tutto una copia pedissequa (addirittura i protagonisti usano gli stessi nomi giapponesi e citano apertamente il film di Shin’ichirō Ueda, per togliere ogni dubbio e ‘metacinematografizzare’ ulteriormente il tutto). Eppure, che si abbia visto o meno la versione originale, la sua trasposizione europea rimane uno spassoso intrattenimento.
Anzitutto, le premesse sono pari a quelle di Zombi contro zombi: una troupe è intenta a girare quello che sembrerebbe essere il solito zombie movie, quando la finzione cinematografica si muta improvvisamente in realtà, e i non morti iniziano ad azzannare cast e maestranze varie in giro per il set.
Tuttavia, si tratta di finzione nella finzione e, dopo una relativamente breve parentesi iniziale, Cut! Zombi contro Zombi inizia un cammino a ritroso mostrando tutta la rocambolesca fasi di produzione che ha portato al risultato finale, non proprio tecnicamente entusiasmante dal punto di vista dei produttori che lo hanno commissionato.
Come mai la recitazione, i tempi e la messa in scena sono spesso così terribili nei B-movies? Ebbene, attraverso le vicissitudini del protagonista di Cut! Zombi contro zombi, Rémi (Romain Duris), ci vengono rivelati tutti gli infiniti problemi improvvisi che un povero regista deve risolvere sul campo, in pochissimo tempo.
Il tutto comincia dalla genesi del progetto stesso, quando una singolare finanziatrice, Mme Matsuda (Yoshiko Takehara) lo contatta per girare un film horror indipendente in un unico piano sequenza. Inizialmente Rémi è recalcitrante, ma poi accetta perché scopre che Raphaël Barrelle (Finnegan Oldfield), il beniamino della figlia Romy (incarnata dalla figlia di Hazanavicius, Simone), è già entrato nel cast.
Poi ci sono le sedute in cui si discute il progetto, con stagiste impacciate che fanno cadere oggetti nel mezzo del discorso di apertura, una dei membri del cast con neonato al seguito che non sembra apprezzare il nuovo ambiente e piange all’impazzata, cambi di attrici all’ultimo e via così.
Sin da questa fase, gli intoppi sono descritti attraverso gli occhi un po’ rassegnati di Rémi, che è abituato a queste vicissitudini. Ciò nonostante, emergono alcune problematiche che all’oggi affliggono tutti i posti di lavoro e, seppur con sorriso bonario, la sceneggiatura coglie l’occasione per tirare qualche stoccata qua e là al politically correct.
A circa metà di Cut! Zombi contro Zombi, l’azione si sposta così sul set, un’edificio decrepito e isolato dove Rémi deve girare questo interminabile piano sequenza. L’idea è decisamente ambiziosa e sono infinite le cose che potrebbero andare storte, soprattutto considerando che il regista deve girare tutto in una sola unica scena, senza nessun ‘taglio’ (da qui l’evocativo titolo). E – naturalmente – gli imprevisti sono anche più di quelli immaginati. Si susseguono quindi gag comiche con attori ubriachi o costipati, attrezzature che si rompono cadendo, cameraman che si acciaccano e via così.
Oltre a divertire di per le vicende , Cut! Zombi contro Zombi, come d’altronde Zombie contro Zombie di Shin’ichirō Ueda, ha il pregio di mostrare a chi non ha familiarità con il cinema tutti i trucchi del mestiere, tra effetti speciali pratici messi in scena al momento, dolly improvvisati, e così via.
In tal senso, oltre a una parodia delle produzioni cinematografiche diventa un dietro le quinte divertito che curiosamente riprende gli stessi tipi umani e i temi della mai troppo lodata serie Boris, portandoci a pensare che, in fondo, tutto il mondo sia paese. Certo, Cut! Zombi contro Zombi presenta uno humor un bel po’ meno verace e caustico rispetto alla verve satirica dello show con protagonista René Ferretti (Francesco Pannofino), forse complice anche il sottobosco romanaccio di maestranze e attori che la rende ineguagliabile.
In particolare, in Cut! Zombi contro Zombi la presa in giro della performance degli attori – mostrata nella parentesi iniziale con il disastroso girato definitivo – meno ficcante e caustica lo è veramente. Rispetto a Boris, che derideva con una certa malignità “l’attore cane”, qui i due personaggi principali incarnati da Finnegan Oldfield e dalla nostra Matilda Lutz (Ava) sono solo vittime di un infinito susseguirsi di inconvenienti tecnici.
Così, i dialoghi sconclusionati recitati in maniera terribile o gli interminabili primi piani di Ava che boccheggia un po’ straniata e in overacting sono frutto di improvvisazioni non pianificate per coprire i disguidi tecnici che si succedono dietro alla mdp. La professionalità degli attori non viene mai messa seriamente in discussione, come del resto del responsabile della fotografia o di altri.
Proprio per questo, in Cut! Zombi contro Zombi si può parlare più di un divertito messaggi d’amore per il cinema, con un tocco di ironica e amara riflessione sulle bistrattate produzioni di serie B. Il fatto che, proprio come nella finzione cinematografica, padre e figlia – Michel e Simone Hazanavicius – abbiano lavorato fianco a fianco e il tenero finale sembrerebbero una ulteriore conferma in tale direzione.
Nonostante le mille difficoltà, fare cinema è il mestiere più bello del mondo e si trova sempre una soluzione, grazie all’inventiva di chi ci mette passione. Il risultato finale non sarà perfetto? Non si può che fare spallucce e concludere, come la produttrice Mme Matsuda dopo aver visto il girato: “In fondo (il risultato), è nella media“. Quindi bene così.
Che è un po’ anche la risposta a quello che si potrebbe – giustamente – domandare lo spettatore alla fine della proiezione di un’opera non che non aggiunge proprio nulla all’originale (se la si è vista ovviamente!).
Di seguito trovate il trailer italiano di Cut! Zombi contro Zombi, nelle sale italiane dal 31 ottobre al 2 novembre:
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