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David Kirschner: “Vi racconto come Steven Spielberg salvò la saga di La Bambola Assassina”

12/07/2018 news di Redazione Il Cineocchio

Il produttore e co-creatore della longeva serie horror incentrata sul terribile Chucky ha rivelato come l'intervento del celebre regista sia stato provvidenziale per lui e per il franchise

Tutti i fan del bambolotta Chucky sono ancora assai irritati dalla recente notizia di un reboot ad opera della MGM del beneamato La Bambola Assassina (Child’s Play), nonostante il longevo franchise horror sia più che attivo e vitale nelle mani dei creatori Don Mancini e David Kirschner, i quali, dopo il sorprendente Il Culto di Chucky (la nostra recensione), stanno a loro volta sviluppando una serie televisiva e ulteriori sequel ‘canonici’ per la Universal.

Ovvio è dunque interrogarsi sul perché la MGM abbia l’invisa facoltà di mettere le proprie grinfie sull’iconica saga … ma in realtà c’è una storia piuttosto interessante dietro. Difatti, sono stati il suddetto studio e la United Artists a permettere il successo al botteghino del primo La Bambola Assassina del 1988, che incassò ben 33 milioni di dollari a livello nazionale (74 milioni attuali se contiamo l’inflazione) a fronte di un budget minimo.

Proprio David Kirshner in una recente intervista ha meglio spiegato come si svilupparono i fatti:

Ordinarono immediatamente un secondo film perché [il primo]  era andato davvero forte e era stato accolto così bene. Eravamo in fase di pre-produzione e stavamo preparando tutto, ed ero su un aereo per Cincinnati quando Richard Burger (il responsabile della produzione per MGM e United Artists) mi telefonò e mi disse: ‘C’è un tizio che si chiama Christopher Skase a Quintex, stanno comprando la compagnia e non vogliono fare film dell’orrore‘. Ero infuriato.

Dunque Kirschner era fuori di sé, ma il suo team legale riuscì a calmare i suoi nervi e lo tranquillizzò, affermando che “Entro 24 ore, tutti in città faranno un’offerta”. Ha poi proseguito nel racconto:

Il telefono iniziò effettivamente a squillare senza sosta e una di quelle telefonate era di Steven Spielberg in persona, che stava usando il suo ascendente per contribuire a portare Chucky e La Bambola Assassina alla Universal Pictures. Il film animato Fievel sbarca in America diventò il film d’animazione dal maggiore incasso di tutti i tempi in quel momento. Steven (il produttore esecutivo) disse: ‘Guarda, hai fatto il tuo primo film con la Universal, basta dare loro la lista dei desideri di ciò che vuoi e io farei il mio lavoro dandole una prima spinta’. Devo a lui la mia carriera a lui ed è ancora oggi così … Ritornai da loro e dissi: ‘Poichè Steven è coinvolto, lo offriamo prima a voi’, e soddisfarono quasi tutte le richieste. È così che entrammo in rapporti con la Universal, quando altri cinque studi cinematografici ci stavano facendo delle offerte.

Questo è dunque il retroscena di come il terribile Chucky sia stato in qualche modo resuscitato dagli Universal Studios, dopo che la MGM e la United Artists avevano deciso di schifare il genere horror. Ora, dato che la MGM / UA ha realizzato il primo film, può quindi naturalmente rimetterci mano e utilizzare il titolo La Bambola Assassina a suo piacimento, anche se Mancini, Kirschner e la Universal continuano parallelamente a lavorare insieme sui sequel e su una serie TV, con Brad Dourif ancora una volta a prestare la propria voce al bambolotto. Per quanto riguarda Steven Spielberg invece, Chucky è presente anche in uno dei suoi film, ovvero il recente Ready Player One (la nostra recensione) con un succoso cameo.

Di seguito il trailer originale del capostipite:

Fonte: BD

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