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Voto: 6.5/10 Titolo originale: Twister , uscita: 10-05-1996. Budget: $92,000,000. Regista: Jan de Bont.

Dossier: Twister di Jan de Bont (1996), F5 preoccupato, F4 basito (dal tornado!)

16/05/2023 recensione film di Marco Tedesco

Bill Paxton ed Helen Hunt erano al centro di un disaster movie scritto da Michael Crichton rigoroso e dagli effetti speciali all'avanguardia

twister film 1996

Secondo la classica definizione del cinema che venne data dall’illustre Gabriele D’Annunzio, Twister del 1996 è il trionfo dell’arte veloce. Assumendo come una sigla personale il titolo del suo film precedente, Speed  (ossia ‘velocità’), sull’arco di due ore il regista olandese Jan De Bont non si concede infatti un attimo di tregua, mentre la narrazione a rotta di collo assume sempre nuovi spessori.

Decisivo è allora l’apporto di alcune presenze come quelle del grande romanziere Michael Chrichton, che scrisse il copione del film insieme a sua moglie Anne-Marie Martin, del produttore Steven Spielberg dal tocco inconfondibile, del prestigioso operatore Jack N. Green e della Industriai Light & Magic di George Lueas, in grado di far volare ogni cosa: dagli alberi alle case, dalle mucche strappate dal pascolo alle autocisterne.

Tuttavia, meglio andarci piano a considerare questo disaster movie come una semplice infilata di effetti speciali, che pure si susseguono con una leggerezza e una grazia tali da cancellare ogni traccia di tecnicismo.

Twister.jpgI tornado rappresentano un flagello e lo dimostra il numero di tali fenomeni, più di mille, che colpiscono ormai da tempo annualmente gli Stati Uniti, lasciandosi dietro morti, feriti e distruzioni immani.

Non a caso, all’uscita di Twister l’autorevole Time gli dedicò una serissima ‘cover story’ dal NSSL (National Severe Storm Laboratory) di Norman. Oklahoma. Apprendiamo così, in mezzo ad altre notizie curiose (esempio: il primo tornado di cui  rimane documentazione è datato Venezia, 1410) che dal 1972 si è sviluppato il tipo di ricerca sul campo descritto nel film, definita ‘storm chasing’, che implica di letteralmente correre incontro ai vortici del mesociclone per scoprirne i segreti: dove andrà a parare, con quale violenza colpirà?

Più se ne sa, più diventa possibile mettere la gente in salvo con anticipo. C’è appena da notare che nella realtà, anziché ficcarsi nel cuore del vortice, gli scienziati si accontentano di osservare il fenomeno a pochi chilometri di distanza.

Nel prologo del film, la piccola e intrepida Jo (Helen Hunt) ha visto morire il papà risucchiato da un F5 (il tornado più potente registrabile sulla scala Fujita) insieme al portello della cantina al quale era disperatamente avvinghiato. Ai giorni nostri, mentre prosegue il suo duello con la Natura inferocita, la protagonista viene intanto tampinata dal marito separato Bill (Bill Paxton), che vuol farle firmare le carte del divorzio per potersi risposare.

Non ci vuol molto a immaginare che l’uomo, ex asso della categoria dei cacciatori di tempeste, si farà coinvolgere da Jo nella corsa incontro a un tornado di eccezionali dimensioni, stimolato anche dalla concorrenza sleale di un rivale ricco e scorretto.

Lo scopo dell’eroica coppia in via di ricostituzione diventa quello di piazzare nel cuore del vortice un macchinario chiamata Dorothy, dal nome della bambina impersonata da Judy Garland in Il mago di Oz, che in pratica è un TOTO (TOtable Tornado Observatory) in grado di lanciare una miriade di piccoli strumenti decifratori.

È chiaro fin da subito che dopo molti tentativi sempre più arrischiati Jo e Bill ce la faranno: ma nella prefazione alla sceneggiatura, Michael Crichton confessava che il lieto fine è solamente un’utopia, poiché nella realtà i TOTO non accennavano ancora a funzionare.

Divertitevi allora a scoprire le differenze, talvolta notevoli, fra l’abile copioncino originario e un risultato in cui un costante rigore di impegno di comunicativa allucinatoria non esclude improvvise finezze. Come il controcanto fra la minaccia dell’omicida Jack Nicholson nelle scene di Shining sullo schermo di un drive-in che sta per essere spazzato via dalla furia dell’uragano.

Sulle prime, gli interpreti Helen Hunt e Bill Paxton potrebbero pure non sembrare un granché, ma nel loro procedere a testa bassa in un film che è un percorso di guerra li scopriamo simpatici, ci schieriamo facilmente dalla loro parte e – alla fine – vorremmo vederli premiati con l’Oscar del coraggio. Non è un caso che Twister divenne – un po’ a sorpresa – campionissimo di incassi.

Di seguito trovate il trailer internazionale di Twister: