Dov’è finita dopo il successo horror? Selma Blair!
16/02/2017 news di Sabrina Crivelli
L'attrice di Southfield ha raggiunto la grande notorietà grazie a Hellboy, ma nel curriculum vanta partecipazioni a svariate pellicole da brividi
Dopo alcuni personaggi indimenticabili come Linda Blair, Clive Barker e Judith O’Dea, questa nuova puntata riguardanti le icone horror – qui meglio sarebbe dire fanta-horror – del passato è dedicata a Selma Blair.
ALLORA: Partiamo dal principio: l’attrice ha iniziato la sua carriera con un nutrito numero di audizioni, prima di essere presa in considerazione: ben 75 volte prima che ottenesse un qualche risultato! Ha anche partecipato a un provino per il ruolo di protagonista in una certa serie chiamata Buffy l’Ammazzavampiri (Buffy the Vampire Slayer) – ve la ricordate vero? -, ma al suo posto venne scelta Sarah Michelle Gellar. Nel 1995 è poi comparsa in una serie per bambini chiamata The Adventures of Pete & Pete, il suo primo ingaggio; un paio di anni più tardi, nel 1997, è arrivato un ruolo nella commedia con Kevin Kline In & Out. Poi è arrivata anche la sua prima incursione nell’horror: sapete di chi è la voce che parla al telefono con Casey “Cici” Cooper in Scream 2 del 1997? Ebbene sì, proprio la nostra Selma! La sua interlocutrice era, caso del destino, la giovane attrice che le aveva soffiato la parte qualche anno prima, ovvero la Gellar. E le loro strade si sarebbero incrociate ancora …
Intanto la carriera della Blair ha fatto qualche passo avanti, siamo nel 1998, quando entra a far parte del cast di Giovani, pazzi e svitati (Can’t Hardly Wait) di Harry Elfont e Deborah Kaplan. Pellicola che ha saputo esternare il sentire di una generazione, l’attrice ha avuto uno spazio davvero limitato, tanto che nei titoli è accreditata come “Girl Mike Hits On #1” (non è nemmeno stato dato un nome al suo personaggio!). Tuttavia perseverare premia e nel 1999 ottiene un’incredibile notorietà quando dà un bacio, rimasto negli annali, a … Sarah Michelle Gellar! Si tratta di una sequenza di Cruel Intentions – Prima regola non innamorarsi (Cruel Intentions), versione in chiave adolescenziale delle Relazioni Pericolose di Pierre-Ambroise-François Choderlos de Laclos.
Da lì decollano le richieste di lavoro per la Blair. Il 2001 è stata un’ottima annata, con ben tre titoli all’attivo, La rivincita delle bionde (Legally Blonde, Robert Luketic ), Kill Me Later di Dana Lustig e Storytelling di Todd Solondz. Nell’anno successivo ha lavorato in Highway di James Cox insieme a un paio di volti noti, Jake Gyllenhaal e Jared Leto. Nel 2004, dopo la comedy A Dirty Shame di John Waters, è stata inserita in uno dei progetti sulla carta più eccitanti di quegli anni, Hellboy di Guillermo del Toro, in cui la nostra vestiva i panni di Liz Sherman, una action girl con superpoteri davvero tosta. Apparire nel blockbuster al fianco di Ron Perlman, Doug Jones e il compianto John Hurt, ha permesso all’attrice di diventare un’icona del genere.
Certo non tutti film in cui ha presenziato possono essere dei capolavori. Un esempio è il piuttosto scadente remake di The Fog – Nebbia assassina (The Fog, Rupert Wainwright 2005), dove incarnava DJ Stevie Wayne. Nonostante la sua performance, la CGI non esattamente eccelsa e lo script non hanno esattamente reso degnamente omaggio al classico horror di John Carpenter. Hanno poi seguito il thriller politico The Deal (Harvey Kahn 2005), la satirica Pretty Persuasion (Marcos Siega, 2005) con Evan Rachel Wood e il giallo WΔZ (Tom Shankland, 2007)
La Blair è tornata a interpretare Liz Sherman in diversi titoli della saga di Hellboy: da doppiatrice per gli animati Hellboy Animated: Sword of Storms (Phil Weinstein e Tad Stones, 2006) ed Hellboy Animated: Blood and Iron (Victor Cook e Tad Stones, 2007) e del videogame Hellboy: The Science of Evil (2008), al set vero e proprio in Hellboy: The Golden Army del 2008. Ritenuto da molti superiore al primo capitolo, tale sequel ha certo sofferto dell’uscita quasi contemporanea di Il cavaliere oscuro (The Dark Knight) di Christopher Nolan, un avversario davvero difficile da battere al botteghino. Comunque sia, il film di del Toro è riuscito a realizzare migliori incassi rispetto al predecessore, anche se difficilmente vedremo un seguito. Potrebbe invece esserci in programma un reboot, con cambio di regista e cast, quindi qualcosa di completamente differente in cui non sarebbe probabilmente coinvolta.
Dopo il suddetto, il nome la Blair è apparsa nel cast di diverse produzioni, per il piccolo e il grande schermo. Per ciò che concerne il primo, si annoverano Kath & Kim nel 2009, Web Therapy nel 2010 e Anger Management tra il 2013 e il 2014. Per il grande schermo invece ha spaziato in diversi generi, dalla comedy in Questioni di famiglia (The Family Tree, Vivi Friedman 2011) al crime drama Columbus Circle (George Gallo 2012), a un altro horror, In Their Skin (Jeremy Power Regimbal, 2012).
OGGI: Il 2016 è stato decisamente intenso per Selma Blair. È apparsa come Kris Jenner nella seria vincitrice di 2 Golden Globe American Crime Story (The People v. O.J. Simpson: American Crime Story), per poi tornare alle produzioni televisive con Bookaboo. Non solo, si è cimentata nella dramedy su un rocker attempato Ordinary World di Lee Kirk e ha ricoperto un ruolo drammatico in Mothers and Daughters di Paul Duddridge e Nigel Levy. In ultimo, ha terminato da poco le riprese di Mom and Dad di Brian Taylor, in cui una teenager e il fratellino devono sopravvivere a un misterioso attacco di follia collettivo in cui tutti gli adulti vengono spinti da un’incontrollabile violenza contro i loro stessi figli. Sembrerebbe una versione domestica di The Cell, speriamo solo sia un po’ meglio …
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