Titolo originale: Three Thousand Years of Longing , uscita: 24-08-2022. Budget: $60,000,000. Regista: George Miller.
George Miller su Three Thousand Years of Longing: “Sarà l’opposto di Mad Max; presto le riprese”
06/12/2019 news di Redazione Il Cineocchio
Il regista australiano rivela qualche dettaglio sul suo prossimo progetto, un film dal genere indefinito con Tilda Swinton e Idris Elba
Quattro anni dopo aver sorpreso pubblico e critica con Mad Max: Fury Road, il 74enne George Miller è infine pronto a tornare dietro la mdp.
In una recente intervista, il regista australiano ha infatti rivelato che Three Thousand Years of Longing, epica storia d’amore dai tocchi fantasy con Idris Elba (La Torre Nera) e Tilda Swinton (Suspiria), entrerà in produzione nel marzo del 2020.
Sfortunatamente, pare però che George Miller cambierà decisamente strada rispetto alla saga post-atomica che l’ha reso celebre:
Una cosa posso dirvi; non è [un altro Mad Max: Fury Road]. È un film visivamente molto forte, ma sarà quasi l’opposto di Mad Max: Fury Road. Sarà quasi tutto girato in interni e ci saranno molti dialoghi. Ci saranno scene d’azione, ma di breve durata e credo che potreste dire che sarà l’anti-Mad Max.
Nonostante questa premessa, George Miller non ha ancora ben chiaro che tipo di film sarà Three Thousand Years of Longing:
Sentite, sono felice di parlare del nuovo film in modo molto ellittico, ma ho sempre creduto che se parli di questi film prima che siano effettivamente completati, gli porti sfortuna … E, alla fine, fino a quando non sarà completato non puoi davvero sapere di cosa si tratti. Vedo il titolo di questo film come un indovinello, e – più o meno – nel profondo è un gioco a due, anche se è molto più complesso di così. Tilda e Idris sono i due personaggi al centro di questa cosa. Non posso nemmeno dire di che genere si tratti a dire il vero. E questa è una buona cosa.
Per il resto, sappiamo che Three Thousand Years of Longing è una storia originale, e che George Miller figurerà anche tra i produttori al fianco di Doug Mitchell.
© Riproduzione riservata
Fonte: Deadline