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Voto: 7/10 Titolo originale: ゴジラ-1.0 , uscita: 03-11-2023. Budget: $13,000,000. Regista: Takashi Yamazaki.

Godzilla Minus One: la recensione del film diretto da Takashi Yamazaki

01/12/2023 recensione film di William Maga

Il regista omaggia il capostipite del 1954 aggiornandone le tematiche universali e sempre attuali, senza scordarsi la spettacolarità

godzilla minus one film 2023

A meno che non sia in compagnia di Minira o di Godzilla Junior, è difficile non vedere Godzilla / Gojira come qualcosa di diverso da una metafora sputafuoco di 20.000 tonnellate. Se usato bene, questo ‘peso’ simbolico cristallizza il terrore di vivere in un mondo in cui decine di migliaia di persone possono essere annientate in un attimo da armi atomiche. Se usato male, invece, il lucertolone finisce per combattere contro lo smog, come in Furia dei mostri del 1971.

Questa tensione tra il peso dell’uomo e la pura e semplice spettacolarità dei mostri giganti ha afflitto tutte le varianti di questo longevo franchise sin dal primo sequel dell’originale del 1954, Il re dei mostri (1955). Di recente, ha messo in difficoltà la Legendary Pictures, lo studio americano artefice del poco brillante MonsterVerse, che comprende tra gli altri titoli il Godzilla del 2014 e l’attuale serie per Apple TV+, Monarch: Legacy of Monsters (la recensione).

Più volte, il MonsterVerse distrae infatti dai suoi kaiju – o per meglio dire, MUTO – inserendo noiosi drammi umani che nemmeno interpreti carismatici come Kurt Russell, Brian Tyree Henry e Vera Farmiga riescono a salvare.

Nei primi minuti, Godzilla Minus One (Gojira Mainasu Wan) – trentatreesimo film prodotto dalla Toho e quasi remake del capostipite per omaggiarne i 70 anni – evita invece questo ostico problema grazie a un dilemma interessante e inaspettato.

godzilla minus one film posterSi apre sull’isola di Odo, nel Giappone del 1945, dove il pilota Kōichi Shikishima (Ryunosuke Kamiki) sabota il suo aereo per evitare una missione kamikaze. Quando Godzilla improvvisamente emerge dalle acque e attacca – qui più giovane, più piccolo e più selvaggio – la paura attanaglia inevitabilmente il soldato e gli impedisce di sparare con la mitragliatrice pesante del suo aereo contro il mostro, causando così la morte della maggior parte dei suoi compagni.

Più che con una scelta personale, lo sceneggiatore e regista Takashi Yamazaki inquadra il rifiuto di Shikishima di sparare come una questione di onore nazionale. Al ritorno nella sua comunità di Tokyo, completamente rasa al suolo dalla guerra, la gente del posto maledice l’uomo per non aver fatto il suo dovere e aver così permesso che la devastazione degli Alleati continuasse. Anche due anni dopo, gli incubi spingono Shikishima a chiedersi ad alta voce se sia lui stesso sia un fantasma, intrappolato in un inferno postbellico come punizione per la sua inaccettabile codardia.

Il 30enne Ryunosuke Kamiki (The Great Yokai War) brilla in questi momenti, guadagnandosi immediatamente la simpatia dello spettatore grazie alla sua espressione tormentata e i suoi occhi ardenti, suggerendo una rabbia contro la macchina della guerra che troppo spesso si sublima in odio verso se stessi.

Anche quando fa squadra con il piccolo equipaggio di marinai ingaggiati per bonificare le mine lungo le coste, o quando crea una famiglia improvvisata con la compagna sopravvissuta Noriko Ōishi (Minami Hamabe) e una bambina abbandonata (Sae Nagatani), il protagonista interpreta al meglio la tensione tra il bisogno di appartenenza e il suo ineluttabile senso di colpa.

Minami Hamabe ha meno da fare nel ruolo di Noriko, un personaggio piuttosto monocorde coi tipici occhioni da cerbiatta che si limita a sostenere Shikishima nel suo disturbo da stress post-traumatico, ma è una presenza calorosa nella cornice di un’ambientazione assai cupa.

Godzilla Minus One è più adatto allora ai co-protagonisti Hidetaka Yoshioka, che interpreta l’ingegnere Noda, e Kuranosuke Sasaki e Yuki Yamada nei panni del capitano Akitsu e del giovane apprendista Mizushima, compagni di Shikishima a bordo della malconcia Shinsei Maru. In queste sequenze Takashi Yamazaki si ispira molto a Lo Squalo di Steven Spielberg, combinando lo stress dell’equipaggio, in particolare la delusione di Mizushima per il fatto che la guerra sia finita prima che potesse arruolarsi, con il cameratismo che si instaura rapidamente durante il brillamento delle mine in mare.

Per quanto gli umani siano convincenti, l’esperto regista non li lascia però mai distrarre dall’evento principale del film: Godzilla stesso. In qualità di direttore degli effetti visivi, insieme a Kiyoko Shibuya, Takashi Yamazaki ci regala un Godzilla ancora più corpulento della sua attuale controparte americana, senza perdere mai la sensazione che a muoverlo sia una persona con indosso una tuta di gomma.

godzilla minus one 2023A differenza dell’eccellente Shin Godzilla del 2016 (la recensione), il mostro di Godzilla Minus One rimane fondamentalmente simile a un dinosauro, anche nella sua primissima incarnazione. Ma laddove il Godzilla più giovane aveva una agilità che ricorda il T-Rex di Jurassic Park, il mostro più maturo tuona con una potenza senza limiti.

Takashi Yamazaki reimmagina il raggio termico di Godzilla come un accumulo di energia più simile a quello di una macchina, con le scaglie sulla schiena che spuntano meccanicamente mentre diventano blu. Il rumore si interrompe quando Godzilla rilascia la sua esplosione luminosa, seguita da una nuvola di funghi nel punto di impatto, che decima l’area circostante come la raffica di un uragano che prima si irradia all’esterno e poi implode all’interno.

Come suggerisce questa descrizione, il Godzilla du Minus One rappresenta ancora una volta la distruzione incontrollabile delle armi atomiche, ma il regista espande la visione metaforica del suo film per collegare Godzilla alla guerra più in generale, un mercante di morte apparentemente inarrestabile e senza alcuna motivazione comprensibile.

Da un lato, questo cambiamento di prospettiva lascia gli Stati Uniti relativamente tranquilli. Una rapida inquadratura di cronaca di una esplosione nucleare nell’atollo di Bikini si giustappone a un primo piano estremo dell’occhio di Godzilla, stabilendo che i test statunitensi hanno mutato Godzilla nella bestia gigantesca e inarrestabile che tutti conosciamo, ma non l’hanno creato.

I personaggi accennano brevemente ai pericoli per i civili rappresentati dalle mine magnetiche lasciate nel Pacifico, ma rivolgono subito le loro critiche al proprio governo. E quando l’esercito statunitense rifiuta di aiutare il Giappone a combattere Godzilla per paura di destare i sospetti dei sovietici, i giapponesi annuiscono in segno di comprensione.

godzilla minus one 2023 filmPer i più cinici, questo cambiamento potrebbe rivelare le speranze commerciali di Godzilla Minus One, in quanto la Toho spera di raccogliere un pubblico tra i suscettibilissimi nordamericani. Eppure, il film inquadra abbastanza sorprendentemente il tipico nazionalismo come parte integrante della macchina di quella macchina guerra che genera solo morte e distruzione.

Nonostante l’orribile violenza che investe lo schermo lungo le sue due ore, Godzilla Minus One è comunque un’opera carica di speranza e che privilegia la vita. Inquadra naturalmente Godzilla come una rappresentazione della natura bellicosa dell’umanità, alla quale si può resistere solo attraverso l’instancabile volontà di vivere.

In tal senso, contro il frequente uso di ‘soggettive a verme’ che raccontano la prospettiva umana dell’imponente mostro, Takashi Yamazaki fa spaziare la sua mdp sulle persone che si uniscono per aiutarsi a vicenda e si sofferma sulle inquadrature di Shikishima che abbraccia Noriko.

Per quanto il bellicoso mostro sia potente, Godzilla Minus One rimane fino alla fine convinto che gli esseri umani che collaborano siano ancora più forti, e ci offre personaggi umani convincenti e completamente tratteggiati per farcelo credere.

Di seguito trovate il full trailer italiano di Godzilla Minus One, nei nostri cinema SOLO dall’1 al 6 dicembre: