Il mancato nuovo capitolo di Venerdì 13 sarebbe stato un film corale
17/02/2016 news di Redazione Il Cineocchio
Il regista David Bruckner ha approfondito quale fosse la sua visione per rilanciare la saga di Jason Voorhees
La tortuosa vicenda dell’ultimo capitolo della saga di Venerdì 13 diviene ogni giorno sempre più sconsolante; il progetto, che ormai sembra impantanato in un interminabile stallo, era infatti stato affidato al regista di Southbound David Bruckner, da uno script dello sceneggiatore di Hannibal Nick Antosca.
Se in un’intevista Bruckner spiegava a Hitfix i suoi piani, poi saltati, di ambientare l’horror negli anni ’80 e aprirlo con il logo originario della Paramount Pictures, ora approfondisce a Bloody Disgusting cosa intendeva quando aveva paragonato il copione a La vita è un Sogno (Dazed and Confused) di Richard Linklater:
“Era un summer camp movie ambientato alla fine dell’estate alla fine degli anni ’80… Mi piace dire che ‘Dazed and Confused ‘… è stato un grande fonte d’ispirazione per me su come affrontare le relazioni tra i personaggi, soltanto perché questo è un film che cattura una sorta di esperienza nostalgica senza tempo – anche se si fosse svolto negli anni ’70. Si possono tratteggiare diversi personaggi in una sola volta, è praticamente un film corale e si è fdavvero in grado di cogliere questa atmosfera da romanzo di formazione. Volevo solo mostrare un film dove lo spettatore è così attaccato a tutti [i personaggi] e [poi] Jason Voorhees [si palesa].”
Purtroppo, questo rimarrà solo nella mente del regista e non ci resta che vedere quale -e se- sarà davvero la veste finale del prossimo film del celebre franchise di Jason Voorhees.
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Fonte: Bloody Disgusting