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Intervista esclusiva | Pascal Laugier su Hellraiser: “William Burroughs e S&M nella mia sceneggiatura scartata”

16/11/2018 news di Alessandro Gamma

Il regista ci ha parlato dei progetti per il suo reboot poi saltato, del rapporto coi fratelli Weinstein e della fedeltà all'opera di Clive Barker

pascal laugier sitges 2018

Nel corso degli anni, si è tentato più volte di rilanciare in grande stile la saga di Hellraiser e dei Cenobiti, che conta ben 10 capitoli al momento, coinvolgendo anche nomi interessanti come Alexandre Bustillo e Julien Maury (Leatherface, Inside), ma finendo ogni volta immancabilmente con un nulla di fatto. Nel 2017, Clive Barker stesso aveva rivelato i dettagli di una sua personale re-immaginazione, che avrebbe dovuto diventare un remake / reboot cinematografico, ma della quale – come ben sappiamo – non si è più saputo niente.

Ebbene, tra gli esponenti di spicco della new wave horror francese di inizio 2000 contattati per lavorare su una nuova sceneggiatura c’è stato anche Pascal Laugier, che noi abbiamo avuto la possibilità di incontrare faccia a faccia all’ultimo Festival di Sitges, cercando di scoprire qualcosa in più sul progetto poi saltato.

Una decina di anni fa, subito dopo l’uscita di Martyrs, sei stato accostato al possibile remake / reboot di Hellraiser, che poi non ha mai visto la luce. Potresti raccontarmi qualcosa della versione che avevi in mente?

hellraiser II pinheadVenni assunto dai fratelli Bob e Harvey Weinstein – all’epoca i diritti del franchise erano nelle mani della Weinstein Company, ora sono della Lionsgate – e trascorsi 4 mesi a New York a lavorare sull’adattamento per loro conto. Volevo rimanere molto fedele al mondo creato da Clive Barker e alla sua visione, partendo del romanzo originale [Schiavi dell’inferno]. Ad esempio, ogni volta che intendevi usare la Scatola di Lemarchand avresti dovuto dare in cambio una libbra di carne, quel tipo di dettagli insomma che lo stesso autore aveva evitato di mettere nel primo film di Hellraiser da lui stesso diretto nel 1987. La mia idea era quindi quella di realizzare un vero e proprio reboot che fosse simile il più possibile al racconto.

Andando nel dettagli, Pascal Laugier ha poi detto:

La mia sceneggiatura era piena di riferimenti all’S&M [sadomasochismo] e alla cultura gay, avremmo visto una parte ambientata a Tengeri negli anni ’60 con William Burroughs che acquistava la Configurazione del Lamento … cose di questo tipo, molto clivebarkeresche! Clive Barker lesse lo script e gli piacque moltissimo, ma pensò allo stesso tempo che Hollywood non mi avrebbe mai permesso di girare un film del genere. Quando compresi che Bob Weinstein – appunto – avrebbe voluto che scrivessi semplicemente uno slasher con Pinhead che doveva fare a pezzi il solito gruppo di ragazzi me ne andai a gambe levate, perchè non avevo intenzione di tradire lo spirito di Clive Barker. Me ne andai e non mi videro più. E il reboot ad oggi non ha ancora visto la luce. Fanno uscire saltuariamente capitoli poverissimi come Hellraiser: Judgement (la nostra recensione) solo per non perdere i diritti sul personaggio.

Sicuramente una versione che avrebbe potuto accontentare i fan di Pinhead, ormai scoraggiati dai risultati piuttosto disarmanti degli ultimi capitoli distribuiti.

Di seguito il trailer di Hellraiser del 1987: