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Voto: 5/10 Titolo originale: Evil Dead Rise , uscita: 12-04-2023. Budget: $15,000,000. Regista: Lee Cronin.

La Casa – Il Risveglio del Male: la recensione del film horror di Lee Cronin

20/04/2023 recensione film di William Maga

Il regista irlandese dirige un quinto capitolo della saga che punta esclusivamente su secchiate di sangue ed efferatezze, senza badare alla storia o ai personaggi

la casa il risveglio del male film horror 2023

Nel prologo di La Casa – Il Risveglio del Male (Evil Dead Rise), ci troviamo a sfrecciare su una foresta isolata, con la mdp appena sollevata da terra e il minaccioso (e, per i fan della saga, familiare) ronzio della colonna sonora che suggerisce che stiamo ‘cavalcando’ il dorso di qualche forza maligna invisibile.

Questa inquadratura in prima persona è stata utilizzata con grande efficacia lungo tutto il franchise, partito con il film diretto da Sam Raimi nel lontano 1981 (il nostro approfondimento), ed è sicuramente una nota allegramente felice con cui iniziare questo quinto capitolo. Con questa storia di due sorelle non esattamente unite che si ritrovano loro malgrado a scontrarsi con un Male antico all’interno di un fatiscente condominio di Los Angeles (in realtà la Nuova Zelanda, a causa delle restrizioni da Covid), lo sceneggiatore e regista irlandese Lee Cronin cerca di aggiornare con disinvoltura la formula, anche se nessuno glielo ha davvero mai chiesto.

La trilogia originale di Sam Raimi, che comprende naturalmente anche La Casa II (1987) e L’armata delle tenebre (1992), è rimasta negli anni abbastanza popolare da generare videogiochi, fumetti, un musical e una serie televisiva in tre stagioni, Ash Vs. Evil Dead.

La Casa - Il Risveglio del Male film posterIl reboot diretto da Fede Alverez nel 2013, La Casa / Evil Dead, ha poi superato i 97 milioni di dollari al botteghino internazionale, ed è preventivabile che La Casa – Il Risveglio del Male avrà almeno lo stesso successo, specie considerando l’immortale appeal della saga e l’attuale appetito per l’horror su grande schermo dimostrato dai risultati di titoli come Scream IV e Smile (che, curiosamente, condivide una scena quasi identica con il film di Lee Cronin).

Poco dovrebbe importate (e invece dovrebbe molto …) che lo storico protagonista Ash Williams / Bruce Campbell appaia ormai solo tra i produttori.

La citata scena di apertura nei boschi – con doveroso capanno in legno, un altro cenno all’ambientazione dell’originale – si rivela breve ma sufficientemente inquietante, dopo la quale l’azione fa un salto indietro di 24 ore.

Nel bagno di un sudicio rock club, Beth (Lily Sullivan), tecnico delle chitarre di una band, scopre di essere incinta; una svolta inaspettata che la fa tornare a Los Angeles tra le braccia rassicuranti della sorella maggiore Ellie (Alyssa Sutherland). Ma anche Ellie sta attraversando una crisi: il marito ha da poco lasciato lei e i suoi tre figli adolescenti, Danny (Morgan Davies), Bridget (Gabrielle Echols) e l’angelica Kassie (Nell Fisher), mentre la sua casa sta per essere demolita.

Il suggestivo appartamento di Ellie – ospitato nel palazzone di una ex banca – è l’ambientazione autonoma di tutto ciò che segue, e lo scenografo Nick Bassett sfrutta efficacemente – ma abbastanza convenzionalmente – gli angoli ombrosi e claustrofobici dell’edificio (con le sue crepe e la vernice dei muri scrostata, ha molto in comune con l’approccio a basso costo di Sam Raimi).

La Casa – Il Risveglio del Male punta forte sull’idea di santuario domestico trasformato in sanguinoso campo di battaglia, con oggetti di uso quotidiano – forbici, padelle, grattugie – che diventano armi da guerra. Ci sono anche una miriade di prevedibili cenni alle radici della saga; i cavi animati dell’ascensore, ad esempio, ricordano le radici del primo capitolo. E il lavoro di Dave Garnett sulla mdp, con una messa a fuoco poco profonda che nasconde gli orrori dello sfondo e uno spioncino della porta ben utilizzato, richiama lo stile visivo inventivo tipico di Sam Raimi.

La sceneggiatura di La Casa – Il Risveglio del Male prova anche ad andare un po’ più in là dei semplici omaggi: l’orrore si infiltra non solo nell’edificio, ma anche nella cosa più sacra che contiene, un genitore.

Quando un terremoto porta alla luce il vecchio caveau dimenticato della banca, Danny scende a ficcare il naso, scoprendo l’antico Necronomicon e alcuni vecchi dischi. Quando vengono suonati (ovviamente …), i dischi evocano un antico Male che si impossessa rapidamente di Ellie, trasformandola da madre amorevole a demone psicotico intenzionato a ingoiare le anime dei suoi figli. “Non lasciare che prenda i miei bambini!”, implora Ellie a Beth in un primo, fugace momento di lucidità. E Beth avrà il suo bel da fare per mantenere questa promessa.

La Casa - Il Risveglio del Male film 2023 horrorLa recisione del sacro legame tra madre e figlio è un argomento piuttosto familiare per i film di genere, da Goodnight Mommy a Mom And Dad, passando per Babadook. Lo stesso Lee Cronin aveva già calcato un terreno simile, anche se a parti invertite, nel suo bell’esordio del 2019, The Hole – L’abisso (la recensione), in cui una madre si convince che il figlioletto sia stato in qualche modo ‘alterato’.

Il regista prova così a ‘elevare’ La Casa – Il Risveglio del Male dalla semplice ‘sagra del gore‘ che è, infilando nella sceneggiatura idee di maternità che vorrebbero essere più profonde della semplice premessa di una madre demoniaca che tenta all’improvviso di uccidere i propri figli. Ma lo sforzo è davvero minimo.

A volerci fare caso, l’intera vicenda è sostenuta dall’idea che – si sussurra – prendersi cura dei figli sia una sorta di possessione, che si impadronisce della tua vita e consuma la tua identità anche nei momenti migliori. Beth è alimentata dall’ansia di non essere in grado di essere un buon genitore, timore su cui gioca la sorella, che allo stesso tempo deride le mancanze della propria madre. Il suggerimento tra le righe è che la ‘cattiva maternità’ scorra nel sangue. La Ellie Deadite dice anche ai suoi figli, con un certo gusto, che il suo orribile destino le offre una sorta di “libertà da tutti voi parassiti succhia-tette”: un’affermazione estrema, certo, ma innegabilmente radicata in una verità in gran parte non detta.

Per La Casa – Il Risveglio del Male, Lee Cronin fa del suo meglio con uno script che si dipana come un’unica lunga sequenza prima di arrancare ineloquentemente verso un finale che guarda più a Resident Evil che alla tradizione. I personaggi, che hanno poco tempo per evolversi (nonostante il potenziale per dinamiche interessanti), vengono scaraventati nel caos soprannaturale, mentre uno dopo l’altro vengono posseduti e fanno del loro meglio per infliggere truci feriti a chiunque capiti a tiro.

La ventilata ambientazione urbana (similmente a Scream VI, che a sua volto guardava a Venerdì 13 parte VIII – IncuboManhattan), una novità per il franchise, non fa molta differenza, perché La Casa – Il Risveglio del Male è ancora per lo più ambientato in un luogo limitato e chiuso. A mancare è anche il cuore dell’originale, a causa dell’assenza dell’Ash di Bruce Campbell, un protagonista umano che, grazie al suo fascino stravagante, dava allo spettatore qualcuno con cui entrare in contatto e per cui fare il tifo.

La Casa - Il Risveglio del Male film 2023 necronomiconInoltre, l’originale La Casa – checché se ne pensi – aveva profondità e consistenza. Si poteva percepire il dolore di Ash, la sua discesa nella follia e il suo deterioramento mentale grazie alla regia di Sam Raimi, al montaggio accurato di Joel Coen, alla colonna sonora disorientante di Joe LoDuca e all’angoscia del cast e della troupe a causa di riprese e condizioni di lavoro notoriamente difficili.

Il lavoro di Lee Cronin cerca di essere / fare troppe cose allo stesso tempo e per lo più non ci riesce, risuonando principalmente come l’ennesima operazione di sfruttamento da parte di un grande studio di un nome ‘sicuro’ piuttosto che provare a cercare strade nuove, blandendo gli spettatori con secchiate di sangue e qualche ammazzamento insolito.

La famiglia al centro di La Casa – Il Risveglio del Male passa più tempo a schivare attrezzi e parti del corpo volanti che a far breccia nel nostro cuore. Senza una storia forte e personaggi accattivanti è allora difficile interessarsi a lungo a questo sequel / reboot / spin-off senz’anima che, pur essendo viscerale, manca della passione frenetica che animava gli intenti del primo Sam Raimi.

Di seguito trovate il red band trailer doppiato in italiano di La Casa – Il Risveglio del Male, nei cinema dal 20 aprile: