Voto: 5/10 Titolo originale: Scream VI , uscita: 08-03-2023. Budget: $35,000,000. Regista: Tyler Gillett.
Scream VI: la recensione del film slasher diretto da Bettinelli-Olpin e Gillett
09/03/2023 recensione film Scream VI di Gioia Majuna
Jenna Ortega e Melissa Barrera riprendono i loro ruoli nel nuovo capitolo di una saga che invece di provare a reinventarsi con brio sceglie di adagiarsi su una formula che ormai sta segnando il passo
Nei 26 anni trascorsi da quando il primo Scream di Wes Craven ha rivitalizzato un genere da tempo in forte declino, il killer ammantato soprannominato Ghostface è diventato un’icona popolare del cinema horror. E la celebrità di un boogeyman del genere è qualcosa su cui questo longevo franchise meta-cinematografico ha sempre giocato, con il sesto capitolo – appena arrivato nelle sale – che non fa certo eccezione.
Scream VI (o Scream 6) risulta più interessante, tuttavia, come potenziale esplorazione dell’eredità di un grave trauma – un tema che a monte ha ispirato il famoso dipinto di Edvard Munch cui si rifà almeno in parte l’iconica maschera dell’assassino, immediatamente riconoscibile. Ma mentre l’inquieta Sam Carpenter (Melissa Barrera) tenta di rifarsi una vita a New York City dopo essere sopravvissuta alla carneficina del requel del 2022 (la recensione), qualsiasi momento di potenziale riflessione psicologica serio viene affogato da (comunque apprezzabili) sferzate di gore e dalle irrinunciabili secchiate di nostalgia.
Vista l’esaltazione generale scaturita dalle anteprime americane resta però improbabile che ciò impedisca a Scream VI di incrementare in modo significativo i guadagni di una saga che ha incassato già oltre 7oo milioni di dollari globalmente.
Come dimostrato dal quinto capitolo, che ha aperto in patria con un weekend da 30 milioni di dollari, è infatti assai probabile che i fan accorrano di nuovo, spinti ulteriormente dall’esplosione nel frattempo della popolarità delle co-protagonista Jenna Ortega (osannata per il suo ruolo nella serie Mercoledì) e Jasmin Savoy Brown (star dell’acclamata Yellowjackets).
Sebbene non sia necessario avere familiarità con il franchise per seguire quello che è essenzialmente uno slasher tradizionale, Scream VI premia spudoratamente – e non sorprendentemente – i suoi fan.
Il film si svolge un anno dopo gli eventi di Scream 2022 (anch’esso diretto dalla coppia Matt Bettinelli-Olpin e Tyler Gillett), in cui la piccola città californiana di Woodsboro si era trovata suo malgrado ad ospitare un nuovo killer Ghostface che aveva scelto di prendere di mira le persone collegate ai primi omicidi di 25 anni prima.
Dopo averla scampata per un pelo, Samantha – figlia di uno degli assassini del primo capitolo, Billy Loomis (Skeet Ulrich) e fidanzata inconsapevole dell’assassino di Scream 2022, Ritchie – e sua sorella Tara (Ortega) si trasferiscono a New York (anche se il film è stato girato a Montreal). Insieme ai compagni sopravvissuti Chad (Mason Gooding) e Mindy (Savoy Brown), Tara studia al college, mentre la maggiore Sam tiene d’occhio la sorellina con una sorta di iperprotezione ossessiva.
Le dinamiche tra le sorelle, entrambe vittime di un trauma, sono uno dei filoni più intriganti di Scream VI. Mentre Sam cerca di esorcizzare i suoi demoni con la terapia, Tara vuole solo dimenticare ed essere una ragazza ‘normale’; un sogno irrealizzabile, suggerisce Sam. Questa divergenza di opinioni crea inevitabilmente attrito tra le due, la cui relazione si scontra con le conseguenze della loro luttuosa esperienza comune.
Melissa Barrera e Jenna Ortega si completano a vicenda, ma le loro interazioni ricche di sfumature si fanno via via meno legate alle emozioni e più alla sopravvivenza quando si rendono conto di essere prese di mira da un altro – o altri … – Ghostface. Toccherà venire a capo del mistero dell’identità e del movente del nuovo maniaco mentre si fugge tra un assalto e l’altro, con qualche amico che rimarrà a terra sventrato lungo la via.
Secondo le parole di Mindy, che pronuncia l’ormai stanco meta-soliloquio sulle “regole base” per sopravvivere in uno slasher, il trasferimento a New York porta inevitabilmente con sé una ambizioni più grandi (come anticipa anche una scena tratta da Venerdì 13 parte VIII – Incubo a Manhattan che passa in TV).
E se Ghostface è già abbastanza spaventoso in un paesino sperduto e sonnolento della provincia, diventa allora una prospettiva ancora più terrificante vederlo in azione in una grande città che brulica di estranei, molti dei quali indossano il suo volto come maschera per Halloween (nel film, è diventato altrettanto famoso grazie a ‘Stab‘, il franchise nel franchise hollywoodiano sugli omicidi di Woodsboro).
Una sequenza particolarmente intrigante di Scream VI – spoilerata in parte dai trailer – si svolge a bordo di un treno della metropolitana molto affollato, con le luci tremolanti e i binari che sapientemente stridono mentre un brutale accoltellamento sta per compiersi in mezzo a una marea di ‘loschi’ passeggeri che indossano i costumi dei boogeyman della saghe horror più famose.
Un’altra sequenza che spicca vede la giornalista Gale Weathers (una Courteney Cox tenuta insieme dalla chirurgia estetica) – l’unico personaggio ad apparire in tutti i film della serie – scontrarsi corpo a corpo con Ghostface e usare il suo controverso bestseller sugli omicidi di Woodboro come arma per difendersi.
Ma la teoria stessa che Gale sia ineluttabilmente interconnessa con Ghostface, che la sua fama si basi esclusivamente sulle continue e mai dome uccisioni del killer (e che, di riflesso, lo stesso si potrebbe dire per la carriera di Courteney Cox …), è un’altra idea affascinante che viene solo brevemente sfiorata dallo script di Scream VI, per poi perdersi nella mischia del nonsense più spinto.
In ogni caso, tutto l’intreccio risulterà piuttosto familiare a chiunque abbia visto i capitoli precedenti o, in effetti, gran parte degli horror moderni che la saga ha ispirato dal 1996 in poi. I più esperti potranno comunque apprezzare il modo in cui gli sceneggiatori James Vanderbilt e Guy Busick hanno disseminato Scream VI di riferimenti presi dall’intera serie in una storia che, pur assurda e spesso artificiosa, possiede un qualche senso di ‘completezza’ (e lascia naturalmente aperta la porta a un altro sequel).
Allo stesso modo, alcuni elementi del design dei produzione entusiasmeranno gli aficionados di Scream, come pure la ‘solita’ voce alterata di Ghostface o il ‘solito’ trillo insistente e premonitore di un telefono fisso che suona ancora esattamente nello stesso tipico modo di sempre.
Tuttavia, se questa familiarità è il principale punto di forza di Scream VI, andrebbe anche ammesso che ormai è diventata il suo difetto di fondo. L’ambientazione può pur essere cambiata, le uccisioni possono pur essere sempre più inventive e truci, ma al di là di questi elementi di facciata, si tratta sempre dello stesso film, ancora e ancora.
I brividi inventivi e postmoderni del capostipite (e del suo solido primo sequel) sono diventati essi stessi dei cliché; questo è un franchise che si regge quasi unicamente su una base di nostalgia, e va bene, ma le crepe – proprio come sulla maschera di Ghostface – cominciano a farsi belle evidenti.
Di seguito trovate il trailer italiano di Scream VI, nei nostri cinema dal 9 marzo:
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