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Voto: 7/10 Titolo originale: La La Land , uscita: 29-11-2016. Budget: $30,000,000. Regista: Damien Chazelle.

La La Land: la recensione del film di Damien Chazelle

06/11/2019 recensione film di Teresa Scarale

Emma Stone e Ryan Gosling sono i protagonisti di una struggente storia d'amore a tempo di jazz. E le stelle di Los Angeles stanno a guardare

Hollywood danza sotto una pioggia di stelle. La 73esima Mostra Internazionale del Cinema di Venezia nel 2016 ci ha regalato in apertura la favola musicale – ma non troppo – dell’enfant prodige Damien Chazelle, che ne firmava anche la sceneggiatura: La La Land. Titolo quanto mai suggestivo di tutto lo spirito del film, una storia che procede senza pesantezza a passo di danza e di musica nella città degli angeli.

locandina-la-la-landLa delicata Mia Dolan (Emma Stone), cameriera aspirante attrice nel caffè degli studi Warner Bros, e il fascinoso Sebastian (Ryan Gosling), pianista jazz incompreso, incrociano i loro destini, la loro caparbietà e le loro debolezze in una Los Angeles che riscopriamo stellata in cielo e non solo sui marciapiedi. Nel buio della sala, quello che colpisce di questo film è proprio la volta del cielo intesa come stato dell’anima.

Che sia di notte sulla collinetta di Hollywood, in un planetario, il cielo stellato fa da coltre e da orizzonte alla storia d’amore di Mia e Sebastian, e riflette i loro desideri. Nella città che stritola i sogni e li fa a pezzi.

Bellissima la fotografia di Linus Sandgren: il lucido blu quasi elettrico della notte losangelina evidenzia il giallo, il rosa pastello, l’azzurro, l’arcobaleno di colori che cingono i personaggi e i loro pensieri col loro sapore vintage eppure contemporaneo, come “contemporaneo” possono essere l’amore e un sogno da realizzare.

Al suo secondo lungometraggio dopo l’acclamato Whiplash (2014), il giovane regista statunitense conferma e rilancia le aspettative. Non lesina su nulla: colori, spazi, colpi di teatro e citazioni alleniane inclusi. Il dosaggio degli ingredienti in La La Land è però sapiente, la loro alchimia frizzante: merito della sua freschezza ed energia comunicativa. Il piano sequenza iniziale è spettacolare: alla Mostra del Cinema Venezia nel 2017 aveva giustamente strappato un lungo applauso a scena aperta.

Ma la poesia e il genio del film non risiedono solo nella tecnica registica, anzi. Stanno nella sua leggerezza primaverile e non banale, negli omaggi ai maestri del passato senza nostalgia, nella capacità di osare e far volare letteralmente la fantasia del pubblico, in un gioco di rimandi che, quando ci si sta tranquillizzando per il finale, portano lo spettatore sulle montagne russe delle emozioni.

E in quel momento La La Land, favola appagante e struggente, col tocco magico di espedienti narrativi che non riveleremo, raggiunge il suo apice, senza respiro, col cuore dello spettatore che batte fino all’ultimo secondo e che non se ne vorrebbe andare, perché forse, perché …

“Brindiamo ai sognatori, per quanto folli possano sembrare”

Di seguito il trailer ufficiale italiano di La La Land: