LCCAF 2018 | I commenti degli artisti americani ed extra UE (Adams, Capullo, Cho, Hughes, Lee, Raats, Risso)
24/07/2018 news di Redazione Il Cineocchio
Alla super manifestazione tenutasi a Cernobbio in aprile abbiamo intervistato in esclusiva gli esponenti della Nona Arte giunti da Stati Uniti, Argentina e Australia, che ci hanno parlato delle loro sensazioni circa questo tipo di evento, unico al mondo
Qualche settimana fa, siamo stati ospiti del Lake Como Comic Art Festival, o LCCAF, manifestazione unica nel suo genere, tenutasi nell’incantevole cornice di Villa Erba a Cernobbio, dove è stata ‘radunata’ dall’organizzatore Steven Morger (le nostre interviste esclusive, prima e dopo l’evento) e dai suoi soci un’imponente schiera di artisti del fumetto provenienti da tutto il mondo, che hanno disegnato dal vivo e chiacchierato senza pressione con gli appassionati della Nona Arte giunti per incontrarli in un modo che raramente si era visto prima.
Nell’arco di due giorni, abbiamo quindi avuto l’occasione di intervistare praticamente tutti gli ospiti (ce ne sono ‘scappati’ solo 2 o 3 sui 27 presenti), raccogliendo le loro impressioni sul LCCAF e su questa modalità di intendere un evento simile.
Dopo gli italiani, è ora il turno degli artisti giunti dagli Stati Uniti, dall’Argentina e dall’Australia.
Neil Adams (noto principalmente per le sue storie con protagonisti Green Lantern, Green Arrow e Batman del periodo del fumetto detto Silver Age)
Il LCCAF non è stata pensata per essere la tipica Convention di fumetti a cui anche noi artisti siamo abituati. Non è possibile a mio parere affermare se un evento di questo genere sia ‘meglio’ o ‘peggio’ dopo una sola edizione, posso solo dire che l’essere differente è un punto di partenza. Vedremo come evolverà. Per me, è stato bello poter portare ad esempio mia moglie a Como e qui! Abbiamo trascorso una paio di serate molto piacevoli e tranquille in un posto bellissimo. Piacevole è stato anche il non avere cosplayer intorno, che talvolta possono diventare irritanti … O anche il non avere attori come spesso accade sempre più spesso alla ‘Convention di fumetti’ … Non ho nulla contro di loro, ma preferirei che in queste manifestazioni si parlasse effettivamente di fumetto.
Jim Lee (co-fondatore della Image Comics e fondatore dei Wildstorm Studios, capace di rilanciare per la DC i personaggi di Batman e Superman)
Voglio fare un enorme applauso al fondatore della convention Steve Morger e alla prima edizione della LCCAF che si è tenuta nell’incantevole cornice del lago di Como, qui in Italia. Ho trascorso assieme alla mi famiglia momenti molto piacevoli e ho avuto l’opportunità di trascorrere del tempo di qualità con molti fan arrivati da tutto il mondo e con molti altri grandi artisti di talento e amici. Oltre a questo, si tratta di un nuovo approccio verso una convention di fumetti che spero si radichi e continui a crescere in futuro!
Greg Capullo (conosciuto per il suo lavoro su Quasar, X-Force, Angela, Spawn e Batman)
Non sapevo davvero cosa aspettarmi dal LCCAF, ma sicuramente qualcosa di più intimo rispetto a quello cui sono abituato negli Stati Uniti, ovvero lunghissime file che non mi danno il tempo per parlare per più di 15 secondi con un fan altrimenti rallento tutto! Il mio atteggiamento è lo stesso, ma qui il tempo a disposizione è decisamente più lungo per chiunque voglia passare al tavolo e starmi ad ascoltare! Diciamo che un evento come questo si avvicina ai VIP Pass che danno in America, dove un fan – pagando un po’ di più – può prendersi più tempo con l’artista.
Eduardo Risso (esploso sul mercato USA assieme a Brian Azzarello a fine anni ’90 con Aliens, brevi storie su Heavy Metal e la serie 100 Bullets)
La LCCAF non si può certo dire che sia una Convention tradizionale. Per me è un incontro tra amici. Il futuro è incerto, ma mi auguro che Steve e gli altri decidano di continuare, perché la strada imboccata è ottima. Io posso dirti che mi son trovato benissimo, perché ho avuto tempo per parlare tranquillamente coi lettori, senza nessuna fretta.
Adam Hughes (che in carriera ha lavorato tra gli altri su Catwoman, Wonder Woman, Power Girl e Vampirella)
La LCCAF è estremamente diversa da qualsiasi altra manifestazione a cui ho mai partecipato. La prima volta che ne ho sentito parlare, molti mesi fa, non me ne ero fatto un’idea precisa, anche perché ero impegnatissimo con alcune scadenze ed è stata mia moglie a fissare la data sul calendario, ritenendo che sarebbe stato un appuntamento da non saltare. Non avevo potuto prestare grossa attenzione all’evento fino a quando non sono arrivato effettivamente qui l’altro giorno. Solo allora ho capito quanto avesse fatto bene a ‘prenotarlo’. Non solo perché non era mai stato da queste parti, ma soprattutto perché ho vissuto questi giorni come di completo stacco dal lavoro usuale. Un’esperienza divertente e rilassante, assolutamente diversa da tutto quanto vissuto prima. La villa del ricevimento è spettacolare e qui siamo in un luogo che ha addirittura le finestre, così ti puoi rendere conto del tempo che passa! Si tratta di un evento decisamente inedito per moltissimi aspetti … Adoro l’intimità che c’è qui e mi auguro che possa ripetersi il prossimo anno.
Mark Raats (al lavoro su Star Wars e Indiana Jones)
Posso dirti che è un privilegio essere stato invitato al LCCAF e ritrovarmi qui in mezzo ad artisti di questo calibro. È in un certo senso un evento esclusivo, con meno persone, ma questo ti consente di trascorrere tempo con tutti quanti i presenti. Poi hai davvero la sensazione che si tratti di qualcosa incentrato sull’arte e non una sorta di mercato rionale dove chiunque sta vendendo qualsiasi cosa, dalle t-shirt ai giochi. Credo che Steve Morger e i suoi soci abbiano giustamente visto un’opportunità che nessuno nel mondo aveva ancora colto e han deciso di provarci per primi. Spero proprio di essere invitato nuovamente in futuro, perché è un concept imbattibile.
Frank Cho (autore delle strisce di Liberty Meadows e attualmente in forze alla Marvel Comics per cui ha disegnato testate di Wolverine, Avengers, X-Men, Hulk, Shanna the She-Devil e moltissime copertine)
Quando Steve Morger, che è anche il mio manager, mi ha sottoposto l’idea del LCCAF, gli dissi che ne ero assolutamente entusiasta e che vi avrei preso parte senza dubbio. Penso sia un approccio molto differente da quello delle Convention tradizionali e credo sia molto meglio per un artista, perché è più intimo, maggiormente focalizzato sull’arte e più diretto verso i fan, senza altre ‘distrazioni’.
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