LCCAF 2018 | I commenti degli artisti italiani (Alberti, Comolo, Dell’Otto, Gianfelice, Merli, Raffaele)
20/07/2018 news di Redazione Il Cineocchio
Alla prima edizione del Lake Como Comic Art Festival abbiamo incontrato gli esponenti nostrani della Nona Arte, raccogliendo le loro sensazioni circa questo tipo di evento, unico al mondo
Qualche settimana fa, siamo stati ospiti del Lake Como Comic Art Festival, o LCCAF, manifestazione unica nel suo genere, tenutasi nell’incantevole cornice di Villa Erba a Cernobbio, dove è stata ‘radunata’ dall’organizzatore Steven Morger (le nostre interviste esclusive, prima e dopo l’evento) e dai suoi soci un’imponente schiera di artisti del fumetto provenienti da tutto il mondo, che hanno disegnato dal vivo e chiacchierato senza pressione con gli appassionati della Nona Arte giunti per incontrarli in un modo che raramente si era visto prima.
Nell’arco di due giorni, abbiamo quindi avuto l’occasione di intervistare praticamente tutti gli ospiti (ce ne sono ‘scappati’ solo 2 o 3 sui 27 presenti), raccogliendo le loro impressioni sul LCCAF e su questa modalità di intendere un evento simile.
Cominciamo con gli italiani, che giocavano ‘in casa’.
Mario Alberti (Nathan Never, Dragonero e Tex)
Una iniziativa come questa dà innanzitutto la possibilità agli appassionati di sperimentare un contatto diretto un po’ più tranquillo e fuori dal frastuono abituale dei festival consueti. Non c’è soltanto quindi la possibilità di farsi fare un disegno o acquistare degli originali, ma anche di scambiare due chiacchiere con una persona che si ammira per i lavori che ha fatto. Penso che questo sia sicuramente l’aspetto più bello e interessante. Certo, il biglietto di ingresso lo rende un evento un po’ ‘elitario’, ma si ha la garanzia di avere un contatto privilegiato con gli autori. Immagino sia questa l’ambizione degli organizzatori. Senza dubbio è un azzardo, ma se i biglietti staccati riescono a coprire i costi, ben venga proseguire su questa strada.
Stefano Raffaele (noto per X-O Manowar, Batman, X-Men, Conan the Barbarian e Hellboy: Weird Tales)
La LCCAF è stata un’esperienza indimenticabile per tutta una serie di ragioni. Innanzitutto la location di Villa Erba, semplicemente fantastica, fortuna ha voluto fossero anche giorni splendidi di sole e caldo. In secondo luogo avere tutti quei mostri sacri del fumetto raccolti insieme è stata una cosa unica e rara. Devo ammettere di essere stato molto emozionato, per tutto il tempo. Alcuni di loro li ho salutati, come Jim Lee, Eduardo Risso o Neal Adams, come se io fossi ancora il ragazzo di 18 anni che prima di diventare professionista era un fan sfegatato. Avere poi l’ingresso limitato a 1.000 biglietti ha aiutato l’atmosfera ad essere più raccolta, intima, riservata. Una piacevole sensazione, soprattutto per chi spesso si ritrova nelle fiere più grandi, in mezzo ad un caos pazzesco che rende per forza di cose il contatto con le persone più freddo e veloce. Nel complesso, quindi, un’esperienza solo positiva, organizzata tra l’altro in maniera impeccabile, che rifarei subito.
Gabriele Dell’Otto (noto per Guerra Segreta e le copertine di Annihilation per la Marvel)
Conoscendo personalmente uno degli organizzatori, posso dire che hanno voluto quest’anno testare sia la location che il tipo di iniziativa senza preoccuparsi troppo che potesse andare male. Sono dei professionisti, quindi sono consapevoli dell’evenienza. Quello che noto spesso girando per manifestazioni, è che non c’è praticamente mai – salvo quello molto grosse – una volontà di mettersi in gioco davvero per dare al pubblico qualcosa di valido sia come qualità del tempo a disposizione di chi paga il biglietto che degli incontri previsti. Senza dimenticare che cercare – e trovare – una location del calibro di Villa Erba è un compito che spaventerebbe molti. Da autore invitato, posso solo dire che varrebbe la pena dare fiducia al LCCAF almeno per qualche anno, per avere conferme se sia stata una felice intuizione, come io penso sia, dandogli il tempo di crescere e di aggiustare quei piccoli problemi che ogni manifestazione ha quando si inizia. Per quanto riguarda la questione del costo elevato dei biglietti, non la vedo per forza come una cosa negativa. Penso che ci sia dietro la volontà reale di dare un servizio a una fetta di pubblico diversa da quella che va abitualmente alle fiere ‘canoniche’ in giro per l’Italia, penso ad esempio ai collezionisti di una certa età che vogliono calma e tranquillità. Fondamentale sarà che chi ha partecipato a questa prima edizione del LCCAF, ospiti e appassionati, spargano la voce che si siano trovati bene. Dobbiamo valorizzare le cose belle quando ci sono!
Davide Gianfelice (The Flash e Conan the Barbarian)
Ho trovato il LCCAF letteralmente una figata! Innanzitutto perché sono presenti artisti di caratura mondiale che raramente vedi in Italia e soprattutto tutti insieme contemporaneamente. Ci troviamo in una sorta di super artist alley ma a misura d’uomo, senza il caos di persone che girano, guardano, toccano ma che non sono davvero interessate. Trovo notevole che ci sia un rapporto umano maggiore tra noi e chi ha pagato il biglietto per incontrarci, con la possibilità di poter parlare senza patemi e magari sbottonarsi anche un po’ rispetto agli standard. Senza contare l’incredibile location, che assieme al weekend di sole ha senza dubbio ulteriormente giovato allo spirito dei presenti! Ci sono alcuni aspetti da sistemare certo, come per ogni cosa, ma come prima edizione – e da ospite – non posso certo lamentarmi.
Giorgio Comolo (illustratore di Savage Dragon e tra gli autori scelti per il tributo Kirby 100)
Noto con piacere che c’è meno ressa, è un ambiente più vivibile … Non ci sono cosplayer o persone che comprano i gadget e non c’è nemmeno la musica assordante che in altre convention dopo mezz’ora ti ha già esasperato! Solo gente davvero interessata agli autori e alle illustrazioni originali. Si rivolge a un pubblico specializzato e questo lo apprezzo personalmente molto, fossero tutte così le manifestazioni!
Anna Merli (al lavoro per Disney, Mondadori, Delcourt e Soleil)
Quando ho ricevuto l’invito per partecipare al LCCAF ho subito pensato che si fossero sbagliati, perché non mi sentivo all’altezza degli altri big presenti! E poi non avevo la minima idea che sarebbe stata organizzata in questo modo fantastico. C’era un po’ la paura dell’ignoto quindi, ma è stato meglio di quanto mi fossi immaginata. È un evento che ha rialzato l’asticella della mia percezione verso il fumetto, che ultimamente mi era parso in parabola discendente. Un ottimo segno, per l’Italia che lo ospita e anche per noi artisti.
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