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Voto: 6/10 Titolo originale: Werewolf by Night , uscita: 25-09-2022. Regista: Michael Giacchino.

Licantropus: la recensione dello speciale horror della Marvel diretto da Michael Giacchino (su Disney+)

08/10/2022 recensione film di Francesco Chello

Un prodotto che tenta di esplorare il repertorio più dark della Casa delle Idee, introducendo una serie di novità e di elementi non sempre sfruttati a dovere. Potenzialità abbozzate che insieme a un comparto tecnico suggestivo rendono il film comunque sfizioso, solleticando la curiosità sul prosieguo di questo versante marvelliano più sinistro

licantropus film 2022 MCU bernal

L’articolo di oggi parla di prime volte. Parto da quella di cui non frega niente a nessuno ma, vi giuro, che poi si ricollega al discorso. Ovvero la prima volta che parlo di un prodotto Marvel da queste parti. Che a questo punto mi tocca esporre la mia posizione in merito all’universo cinematografico della Casa delle Idee.

Diciamo che non sono quello che si definirebbe un fan accanito, che però non vuol dire io sia un detrattore. Facciamo che sono un credente non praticante. I film targati Marvel prima o dopo li vedo tutti, laddove il ‘prima o dopo’ indica una mia tempistica un po’ differita.

Per dire, ho completato la Fase 3 durante la pandemia del 2020, mi sono già arretrato con la fase 4 ma prometto di non attendere una nuova pandemia per rimettermi in pari. In sostanza, non mi procurano hype, ma allo stesso tempo stuzzicano comunque la mia curiosità. Anche perché, di fatto, sono film che si affidano al linguaggio di altri generi che seguo. Alcuni mi hanno divertito, qualcuno mi ha persino emozionato, molti mi hanno lasciato indifferente, altri ancora mi hanno deluso. Ma questo rientra nell’ordine delle cose, non è certo una mia prerogativa.

werewolf by night film 2022 posterHo parlato di universo cinematografico perché mi tocca confessare che sul versante televisivo sono invece fermo praticamente a zero. O meglio, ho visto al day one le serie del Punisher su Netflix (e quella di Daredevil perché c’era il Punisher), ma mi dicono dalla regia che non rientrano nel canone del MCU. Ti pareva, il Punisher è il mio personaggio fumettistico preferito, poteva mai andarmi di culo?

Tutte queste divagazioni per dire che non mi aspettavo che il Direttore mi assegnasse un pezzo Marvel, lì per lì ho pensato fosse un modo per dirmi che dovevo smetterla di parcheggiare sul suo posto riservato. Poi, mettendomi una mano sulla spalla con saggezza come solo un Direttore sa fare, mi ha spiegato che la Marvel stava per lanciare un prodotto per certi versi differente, per mood, formato, tono. E che per questo motivo può essere visto anche dallo spettatore per così dire meno ferrato e/o coinvolto, che anzi può giudicarlo senza condizionamenti pregressi.

Visto? Lo avevo detto che la premessa si ricollegava al discorso generale. Prime volte, dicevamo. Quella di Licantropus, personaggio che fa il suo ingresso nel MCU attraverso l’omonimo special televisivo disponibile su Disney+ a partire dal 7 ottobre.

Primo speciale per la tv, quindi, in questo caso di Halloween, che inaugura il brand Marvel Studios Special Presentation. Un mediometraggio di 53 minuti. Non un film, nemmeno una serie televisiva. Una prima volta (in questo formato), appunto.

Come per Michael Giacchino, che la propria carriera l’ha costruita sulla musica ma qui esordisce alla regia di un (quasi) film, dopo un paio di corti di riscaldamento. E che per l’occasione sceglie un inusuale bianco e nero. Licantropus che permette alla Marvel di iniziare ad esplorare il versante tendente al dark del proprio repertorio. Tastarne il terreno, le potenzialità narrative, le reazioni del pubblico. Attraverso un tassello filmico che si svolge nello stesso universo degli Avengers & Co. senza incrociarne o condividerne le vicissitudini, almeno per il momento.

Una lunga serie di elementi e caratteristiche nuove, da raggruppare necessariamente in un elenco introduttivo. Anche per smettere di parlare di prime volte, che altrimenti potrebbe sembrare che io non conosca l’utilizzo dei sinonimi.

Il titolo originale, sia dello special che del fumetto da cui è tratto, è Werewolf by Night, che a suo tempo era arrivato in Italia proprio come Licantropus, con la Marvel che ha nostalgicamente deciso di mantenere la localizzazione del titolo e del personaggio.

Alter ego di Jack Russell, licantropo ed antieroe, character creato da Gerry Conway (e disegnato da Mike Ploog) nel 1972 quando aveva fatto la sua prima apparizione sulle pagine di Marvel Spotlight n.2, salvo poi avere in seguito anche una testata tutta sua. E’ evidente che se parliamo di licantropia ci addentriamo necessariamente in territori orrorifici, per quanto declinati in quella dimensione fantastica tipica della Marvel.

werewolf by night film 2022Un contesto che viene trasferito sullo schermo, in cui convivono (e si contrappongono) cacciatori di mostri e creature di sorta che diventano prede e, all’occorrenza, trofei da esibire. Cacciatori che si sfidano per il possesso della bloodstone, reliquia in grado di indebolire gli esseri mostruosi. Insomma, il quadro è potenzialmente accattivante ed effettivamente differente dall’ambito supereroistico a cui siamo abituati. Un mood deviato sul dark che intriga, anche se poi non mantiene tutte le premesse.

Non che mi aspettassi virate nell’horror vero e proprio, ma era lecito sperare in una quota violenza/mostri che osasse un po’ di più. Per fare esempi a caso, un Blade nel 1998 si spingeva sicuramente oltre, che a questo punto viene spontaneo farsi due domande sul prossimo reboot su cui girano rumours non proprio incoraggianti. Qualche scontro tra umani, una mano mozzata, una gola infilzata.

Sangue contenuto, in parte mitigato strategicamente dal bianco e nero, momenti di violenza filtrati da montaggio e fuori campo. Bilancio simile sul versante esseri mostruosi, si registra l’esordio anche per Man-Thing (che per qualche ragione viene chiamato Ted), ha un aspetto (ed una realizzazione) senz’altro figo, un paio di vittime all’attivo ma la sensazione che quel tipo di presenza poteva essere sfruttato diversamente.

Lo stesso protagonista prende le proprie sembianze lupesche (in un look non esaltante) soltanto a quindici minuti dalla fine, attraverso una trasformazione mortificata da un fuori campo ed un misero gioco di ombre quando in un film di licantropi che si rispetti andrebbe trattata come scena madre – non voglio scomodare John Landis (e Rick Backer) o Joe Dante (e Rob Bottin), ma è sempre stato così fin dai tempi dell’effetto dissolvenza (con trucco di Jack Pierce) del mitico L’Uomo Lupo di George Waggner.

Nella veste di Licantropus, Jack Russell si fa notare per la zuffa con le guardie, non dura molto, ma almeno porta a casa qualche cadavere e schizzi di sangue a favore di camera. Un discorso, quello di un osare da vorrei ma non posso, estendibile al tono del film, di base abbastanza serioso ma non al punto da rinunciare alla porzione standard di battutine e siparietti che sembra essere obbligatoria in un prodotto del MCU.

licantropus film 2022 MCUIl piano tecnico si fa apprezzare, a partire da un bianco e nero (girato a colori in digitale e poi convertito) che è il più lampante degli omaggi nei confronti dell’horror del passato, quello dei mostri classici della Universal ed affini; fotografia ed ombre calibrano l’immagine su un sapore vintage che viene spezzato soltanto dal rosso della bloodstone, unico elemento che esibisce colore.

Si parte dal font dei credits, per arrivare a un intrigante impianto scenografico che ricostruisce interni ed esterni (incluse teste di mostri appese al muro) capaci di alimentare la suggestione. Una confezione ‘stilosa’ quella impostata da Michael Giacchino che dimostra di avere occhio e idee chiare, lui che per i Marvel Studios ha realizzato ormai diverse colonne sonore oltre al celebre theme che accompagna i titoli di testa.

Cast nella norma, il protagonista Gael García Bernal fa il suo in un ruolo in cui conserva le sembianze umane per buona parte del tempo.

Licantropus è un prodotto sfizioso. Sa solleticare interesse, anche attraverso le novità stilistiche e narrative che introduce nel Marvel Cinematic Universe. Che cercano di strizzare l’occhio e portare dalla propria parte anche lo spettatore solitamente avvezzo a generi sinistramente diversi. Elementi stimolanti che, paradossalmente, allo stesso tempo sono anche un po’ motivo di rammarico, considerando le svariate potenzialità solamente (e puntualmente) abbozzate.

Rammarico che però non diventa freno, il film tutto sommato riesce a incuriosire sul futuro e su come possa evolvere questo quadrante dark del MCU. Con l’augurio che si tratti di un primo episodio esplorativo seguito da altri che sappiano espandere maggiormente le nuove risorse introdotte.

Di seguito trovate il teaser trailer internazionale di Licantropus, dal 7 ottobre in esclusiva su Disney+: