Voto: 6/10 Titolo originale: Look Away , uscita: 02-11-2018. Regista: Assaf Bernstein.
Look Away – Lo sguardo del Male: la recensione del film horror di Assaf Bernstein
18/01/2021 recensione film Look Away - Lo sguardo del male di Gioia Majuna
India Eisley, Jason Isaacs e Mira Sorvino sono i protagonisti di un'opera che affronta con morbosità il difficile periodo dell'adolescenza di una ragazza
Da Quel pazzo venerdì a 17 Again – Ritorno al liceo, il cinema è pieno di commedie riconducibili al sottogenere del body swap / scambio di corpo. Ma cosa succede quando questo spunto non viene utilizzato per scatenare risate e simpatici doppi sensi? Una risposta la dà Look Away – Lo sguardo del Male, horror del 2018 scritto e diretto da Assaf Bernstein (The debt) che fonde la classica trama da ‘adolescente che impara una costosa lezione’ con gli spaventosi doppelgänger già visti in titoli del genere come Noi, The Brøken e Freddy / Eddy.
La timida e anoressica Maria (la 25enne India Eisley) è vittima di bullismo a scuola, maltrattata anche a casa da un padre senza tatto (Jason Isaacs) e generalmente insoddisfatta della sua vita. Quando si rende conto che la ragazza che vede nello specchio la sta guardando e può muoversi in modo indipendente, si spaventa sulle prime a morte, ma questo altro sé soprannaturale diventa presto una sua confidente.
Perché non lasciare che si sfoghi per un po’ nel mondo esterno? È l’altra che glielo suggerisce, naturalmente. Sembrerebbe un buon modo per fuggire dalla triste realtà ma, come intuibile, l’impressionante sicurezza dell’altra porta con sé una serie di priorità molto diverse e – soprattutto – un’assenza di preoccupazioni morali.
Lezione sul perché dovremmo raccontare ai nostri figli le classiche fiabe tradizionali quando sono ancora piccoli, Look Away – Lo sguardo del Male – che pure ricorda Carrie e Ginger Snaps – vede l’ingenua e disperata Maria gradualmente affidare a questa sconosciuta sempre più libero accesso al suo corpo, una mossa che non potrà mai finire bene. Il vero orrore, tuttavia, sta dietro le quinte. Sappiamo dalle ecografie mostrate nei titoli di testa del film che la protagonista aveva una gemella – di cui però lei sembra non essere a conoscenza.
I suoi genitori volevano forse tenere l’altro feto? Hanno litigato per quel motivo? E in che misura quell’esperienza ha influenzato il loro modo di interagire con la figlia adolescente oggi? Sebbene rimangano in secondo piano, i problemi alimentari di Maria gradualmente iniziano a sembrare meno la causa del comportamento autoritario dei suoi genitori e più una reazione ad esso.
In una scena particolarmente inquietante, il padre, chirurgo plastico, si offre di “aggiustare” il suo viso già attraente come regalo di compleanno. Vuole che sia perfetta – alle sue condizioni.
Ci sono sul piatto di Look Away – Lo sguardo del Male alcune tematiche interessanti, come la proprietà dei loro corpi da parte delle ragazze e il modo in cui la società statunitense incoraggi i padri a percepirli. La corrente sotterranea della tensione sessuale tra Maria e suo padre viene portata in superficie quando la ragazza dello specchio decide di cominciare a flirtare apertamente con lui – l’unico momento in cui anche lei sembra nuotare in acque sconosciute.
Purtroppo, questo spigoloso territorio viene esplorato in maniera piuttosto frettolosa. Ad esempio, una scena verso l’inizio del film in cui Maria si siede su un pianale decisamente scomodo per masturbarsi in modo da potersi guardare nello specchio adiacente scansa immediatamente qualsiasi realistico interesse per il personaggio – e anche verso la sua sessualità in via di sviluppo – a favore degli spettatori più voyeuristi e morbosi.
Una scena successiva in cui l’infida ragazza dello specchio si spoglia è incentrata invece sullo sguardo maschile e perpetua la pericolosa fantasia che le adolescenti possiedano segretamente un’insaziabile brama per gli uomini più anziani – piuttosto che, almeno per la maggior parte di loro, trovino ‘ripugnante’ chiunque abbia più di 30 anni.
Questa oggettificazione della donna in Look Away – Lo sguardo del Male va ben oltre ciò che sarebbe necessario per presentare la ragazza dello specchio e indicarla come ‘ingannatrice’. Inoltre, associa direttamente l’affermazione fiduciosa del desiderio sessuale femminile con il Male. È difficile raccontare una storia che abbia un valore positivo per gli adolescenti moderni quando si radica in questo modo il pensiero medievale.
Nella migliore delle ipotesi maldestro, questo approccio alla sessualità è tanto più deludente perché sminuisce quello che altrimenti sarebbe un thriller abbastanza efficace e con una buona comprensione di altri aspetti della vita adolescenziale. Il complicato rapporto tra Maria e la sua migliore amica Lily (Penelope Mitchell) è infatti ben tratteggiato ed entrambe le giovani attrici si comportano bene, anche quando i dialoghi sono ridicoli. C’è anche un’interessante sottotrama romantica che tocca altri aspetti della vulnerabilità di Maria, che sembra pronta a sviluppare un intenso attaccamento emotivo a chiunque si mostri gentile con lei.
Come si è ritrovata in questa situazione? Questa domanda ossessiona l’intero film. Una delicata interpretazione di Mira Sorvino nei panni di sua madre svela poco a poco una vena parallela di solitudine, con entrambe le donne intrappolate in una famiglia in cui sembrano non avere alcun potere. Tutto questo apre la strada a una potente scena finale che eleva davvero Look Away – Lo sguardo del Male – anche se alcuni spettatori potrebbero detestarla proprio perché rompe – e problematizza – con il formato convenzionale delle storie di body swap.
In definitiva, Look Away – Lo sguardo del Male è un film intrigante, i cui – gravi – problemi non dovrebbero comunque eclissare il buon lavoro generale del regista. Tuttavia, potreste trovarlo ‘scomodo’ da guardare, e non sempre in modo positivo.
Di seguito trovate il trailer internazionale di Look Away – Lo sguardo del Male:
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