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Voto: 5.5/10 Titolo originale: Master , uscita: 18-03-2022. Regista: Mariama Diallo.

Master – La specialista: la recensione del film horror di Mariama Diallo (su Prime)

18/03/2022 recensione film di Gioia Majuna

Regina Hall è la protagonista di un'opera d'esordio buona sul fronte della critica sociale, ma non altrettanto riuscita sul fronte degli spaventi

master film horror prime 2022

Master – La specialista, distribuito in esclusiva da Amazon Prime, si ispira abbastanza apertamente al film di Jordan Peele del 2017 Scappa – Get Out (la recensione), che utilizzava l’horror come cornice per un esame più approfondito del razzismo sistemico americano, ma i metodi impiegati ora dalla sceneggiatrice e regista Mariama Diallo, al suo debutto al lungometraggio, sono meno sicuri di quelli del collega.

Sebbene il suo approccio agli aspetti sociali del film (un’esplorazione sfumata delle sottili modalità con cui gli atteggiamenti razzisti possono filtrare sotto la superficie senza però esplodere allo scoperto) sia efficace, si perde quando si tratta degli elementi più propriamente orrorifici. Nella migliore delle ipotesi, la storia di fantasmi di Master è confusa e completa a metà, con cliché ‘obbligatori’ che sostituiscono un’autentica creazione della tensione. Anche la doppia prospettiva avrebbe potuto funzionare meglio (e avere una ricompensa più forte) se solo fosse stato speso più tempo per sviluppare il background dei personaggi e costruirne le relazioni.

master film prime 2022 posterL’azione si svolge nell’immaginaria università del New England di Ancaster College (che si basa in parte su Vassar, dove è stato girato, e Yale, dove Mariama Diallo si è laureata) e segue due personaggi: Gail Bishop (Regina Hall), la prima ‘maestra’ nera, e Jasmine Moore (Zoe Renee), una matricola. L’introduzione della ragazza è gestita in modo ‘economico’, mostrando il suo arrivo al campus (dove quasi tutti i volti sono bianchi) e la reazione degli studenti quando scoprono che la sua stanza del dormitorio è “quella là”.  Siamo quindi subito incuriositi.

Al contrario, l’ingresso in gioco di Gail sembra imbarazzato e forzato. Veniamo a conoscenza di frammenti del suo passato, ma Master è meno interessato a lei come personaggio che come pura rappresentazione. Essere la prima ‘maestra’ nera dovrebbe essere una cosa “buona” (un’indicazione che l’Ancaster si sta muovendo verso un’era più ‘illuminata’ e diversificata), ma è davvero un’opportunità per il resto dei docenti di darsi una pacca sulla spalla reciproca per quanto siano diventati ampi di vedute e progressisti.

Gail, che viene presentata come consapevole di sé e intelligente, conosce la situazione, ma ha accettato la posizione perché crede che sia un onore e spera di lavorare per apportare un ulteriore cambiamento dall’interno. Nel frattempo, nei panni di una delle rare facce nere n quel posto, Jasmine si ritrova a ricevere parimenti condiscendenza e ostilità. La sua coinquilina non è amichevole e si sviluppa presto una spaccatura insanabile dopo che sorprende Jasmine a baciare il suo ragazzo (che, a quanto sembra, si impegna nella ‘sessione di pomiciata’ per scoprire com’è baciare una donna di colore – o almeno questa è l’impressione che abbiamo …). Ah si, e per quanto riguarda quella famosa stanza? Naturalmente, ha una storia da raccontare.

La prima studentessa nera di Ancaster si uccise lì negli anni ’60 e si dice che uno spirito maligno, forse collegato a una strega dell’epoca di Salem, infesti il ​​posto. Anche se pare non dia fastidio alla sua compagna, Jasmine inizia ad avere incubi e visioni che passano dallo psicologico al fisico (ci sono vibrazioni alla Nightmare – Dal profondo della notte, ma non abbastanza da renderle interessanti davvero).

master film prime 2022L’approccio di Master al razzismo come sottile cancro è però avvincente nella sua presentazione, arricchita da dettagli precisi. I bianchi nel film, tutti nati tra i privilegi e credendo di agire come benefattori liberali, non vedono la condiscendenza e l’ipocrisia delle loro azioni. Mariama Diallo fa un lavoro migliore nello stabilire un tono di disagio come risultato di queste azioni rispetto a quello che fa infilandosi nella storia della stregoneria, nel suicidio passato e nelle attuali vicissitudini da brividi.

Master cerca di utilizzare gli aspetti horror soprannaturali per amplificare quelli razziali, ma è proprio qui che si perde. In primo luogo, la storia di fantasmi non è ben sviluppata e non sembra che sia stata investita una grande quantità di pensiero per arricchirla. La sua risoluzione è fondamentalmente insoddisfacente e si verifica solamente come risultato di un espediente della trama che sembra artificiale e contrario a ciò che ci era stato mostrato di un personaggio nei 75 minuti precedenti.

Ma il messaggio del Master su come la patina del liberalismo bianco possa essere un terreno fertile pernicioso per il razzismo sistemico è troppo importante per scrollarselo di dosso e il modo in cui viene presentato è effettivamente convincente e puntuale. Se solo gli elementi horror fossero stati all’altezza degli stessi standard …

E, sebbene entrambe le interpretazioni principali (della relativamente nuova arrivata Zoe Renee e della veterana Regina Hall) siano solide, le due attrici lavorano su personaggi pochissimo sfaccettati. In definitiva, Master suscita un giudizio ambivalente, e per coloro che sperano di trovare il prossimo Scappa – Get Out, la ricerca dovrà continuare.

Di seguito trovate il trailer internazionale di Master – La specialista, nel catalogo di Prime Video dal 18 marzo: