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Voto: 5/10 Titolo originale: Moonfall , uscita: 03-02-2022. Budget: $146,000,000. Regista: Roland Emmerich.

Moonfall: la recensione del film di Emmerich con la luna che precipita verso la Terra

16/03/2022 recensione film di William Maga

Halle Berry e Patrick Wilson sono i protagonisti di un disaster movie derivativo e pochissimo ispirato, che annaspa per galleggiare in un filone ormai spremuto

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Uno tra gli autori dei popcorn movies più amati da Hollywood, Roland Emmerich, trova anche nel 2022 nuovi modi per devastare il nostro pianeta in Moonfall, disaster movie da 150 milioni di dollari di budget che racconta l’imminente destino atroce dell’umanità mentre la Luna si precipita verso la Terra.

Con la sua passione ormai brevettata per gli spettacoli esagerati e la sfacciataggine ironica, il regista di Independence Day attinge per la sua ultima fatica da molti punti di riferimento della fantascienza – 2001: Odissea nello Spazio, Gravity, Armageddon, The Abyss ecc. – per raccontare la storia di alcuni outsider determinati a fermare questa apocalisse lunare.

E sebbene Moonfall sia permeato da un tale senso di assurdità che i suoi abbondanti cliché narrativi e i mediocri dialoghi diventano quasi (quasi eh!) parte del suo fascino, anche le performance dei protagonisti Halle Berry e Patrick Wilson si dimostrano insufficienti a salvare la baracca.

moonfall film 2022 posterSe è vero che i due attori garantiscono star power e quindi traino commerciale, la gente probabilmente andrà nei cinema attirata dalla premessa piacevolmente sciocca di Moonfall e dall’attesa di vedere quale devastazione planetaria ha in serbo Roland Emmerich.

Sono passati dieci anni da quando l’astronauta americano caduto in disgrazia Harper (Wilson) ha salvato la compagna di equipaggio Fowler (Berry) dopo che la loro navetta spaziale è stata attaccata da una strana forza interstellare mentre orbitava in alto sopra la Terra (la NASA lo ha accusato del fallimento della missione, nascondendo la verità su ciò che è realmente accaduto).

La sua vita adesso è un disastro, e un giorno Harper viene pure avvicinato dal teorico della cospirazione Houseman (John Bradley), che crede che la Luna sia uscita dalla sua consueta orbita e stia virando verso la Terra, il che significherebbe la fine della razza umana. Presto, il mondo si ritrova d’accordo con le scoperte di Houseman, e Harper e Fowler, che non si sono parlati per l’ultimo decennio, devono tornare a collaborare per impedire la fine del mondo.

Seguendo i ‘principi regolatori’ dei film catastrofici – e fungendo da inconsapevole spalla al satirico Don’t Look Up (la recensione) – Moonfall bilancia la suspense legata all’imminente distruzione della Terra con i drammi personali dei personaggi principali. Sia Harper che Fowler hanno infatti vite familiari complicate – sono entrambi separati e staranno probabilmente lontano dai figli durante questa dura impresa – e tra loro è anche presente una certa tensione che si protrae da anni (Harper accusa la donna di non averlo sostenuto quando la NASA ha lanciato la sua campagna diffamatoria contro di lui dopo la missione, mentre lei insiste sul fatto che è svenuta e non ha visto cosa è successo).

Eppure Roland Emmerich, che ha scritto anche la sceneggiatura di Moonfall, non è mai stato un tipo da sfumature e di conseguenza i conflitti personali dei personaggi appaiono tutti abbastanza generici, un modo semplice per creare un po’ di pathos quando loro e i rispettivi cari vengono messi in pericolo.

Ciò che aiuta a portare a casa le due ore di durata sono le performance solide dei protagonisti, abbastanza esperti da riconoscere l’intrinseca ridicolaggine della narrazione mentre provano a conferire sentimenti genuini all’azione. Moonfall funge così da tentativo di redenzione per Harper, e la serietà virile di Patrick Wilson si fa terribilmente attraente, poiché il personaggio si rende conto che il destino del mondo è nelle sue mani.

Allo stesso modo, Halle Berry interpreta Fowler come un abile capo della NASA che si rifiuta di ricorrere alle armi nucleari per cancellare la Luna, un’idea che produrrebbe quantità ancora più mortali di radiazioni per tutti quanti. Va dato atto ai due attori di aver saputo in qualche modo trascendere dalle tipiche trappole dei B-Movies per creare individui con i piedi per terra spinti in circostanze strazianti e assurde.

moonfall film emmerich 2022Prevedibilmente, diversi colpi di scena attendono lo spettatore, a partire da ciò che la NASA ha saputo davvero sulla Luna fin dagli anni ’60 e concludendo con ciò che i nostri eroi scoprono una volta che ‘mettono piede’ sulla superficie del nostro satellite. Ma le rivelazioni in qualche modo riescono ad essere sia abbastanza ovvie che incredibilmente contorte.

Non che la trama sia importante: in effetti, il fascino superficiale di Moonfall è racchiuso nel suo stesso titolo, con Roland Emmerich che apprezza chiaramente l’opportunità di devastare un altro po’ le città costiere americane (aka New York, per la quarta volta …) con maremoti torreggianti e bombardare le pittoresche aree interne con frammenti lunari infuocati che colpiscono potenti come missili. È allora facile godersi la semplice orgia di esplosioni e calamità del film, e i montatori Adam Wolfe e Ryan Stevens Harris donano alle sequenze d’azione un’allegra vivacità mentre la Luna si avvicina sempre di più alla Terra, influenzando l’atmosfera del pianeta in modi spesso fantasiosi e privi di qualsiasi riferimento scientifico.

Se Moonfall fosse solo un po’ più spiritoso o più ispirato, il dispiegamento di annientamento planetario avrebbe anche potuto essere esilarante. Invece l’esecuzione trasuda di stantio, che si tratti di John Bradley (Il Trono di Spade) nel ruolo della spalla comica meno simpatica della storia, di scegliere Michael Peña come il prevedibilmente insensibile nuovo marito dell’ex moglie di Harper o di usare Donald Sutherland per uno spiegone casuale.

Anche lo ‘scontro finale’ con la Luna si svolge non diversamente da tanti altri set d’azione di fantascienza venuti prima. Roland Emmerich ha sempre intrecciato i suoi disaster movie con la spensierata leggerezza, invitando il pubblico a trattare l’imminente fine del mondo come una semplice corsa sulle montagne russe. Ma dopo aver visto Moonfall, gli spettatori potrebbero sentirsi ora un po’ come la Terra: sbatacchiati e scossi, vacillanti per l’assalto all’intelletto cui hanno appena assistito.

Di seguito trovate il trailer italiano di Moonfall, nei nostri cinema dal 17 marzo: