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Voto: 6/10 Titolo originale: Rebecca , uscita: 16-10-2020. Regista: Ben Wheatley.

Rebecca (2020): la recensione del film di Ben Wheatley (su Netflix)

21/10/2020 recensione film di William Maga

Lily James e Armie Hammer sono i protagonisti del nuovo adattamento del romanzo mistery di Daphne du Maurier, discreto ma che nulla aggiunge ai molti precedenti per cinema e TV

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Rebecca – La prima moglie è stato l’unico film diretto da Alfred Hitchcock a vincere un Oscar per il Miglior film. Considerando l’incredibile filmografia del regista, può sembrare strano, ma è altrettanto una testimonianza della popolarità del materiale alla base, il romanzo gotico di Daphne du Maurier del 1938.

Nel corso degli anni, ci sono susseguiti innumerevoli altri adattamenti – molti dei quali abbastanza buoni – che vanno dalla riproduzione radiofonica di Orson Welles al citato lungometraggio del 1940 a vari altri film / miniserie TV (che, nel corso degli anni, hanno visto protagonisti personaggi del calibro di James Mason, Jeremy Brett, Charles Dance e Diana Rigg). Degli oltre 15 romanzi che la scrittrice ha prodotto nei suoi 40 anni di carriera, nessuno è stati più amato di Rebecca, la prima moglie.

rebecca film netflix 2020 posterPoiché sono trascorsi più di due decenni dall’ultima versione per il piccolo schermo (una miniserie TV anglo-tedesca del 1997), Netflix ha deciso ora che era giunto il tempo di offrire alla nuova generazione di sottoscrittori la sua propria versione dell’opera letteraria.

Il risultato è – non senza una certa sorpresa, viste le critiche che piovono abitualmente sui titoli originali della piattaforma di streaming – abilmente montato (da Jonathan Amos), amabilmente fotografato (da Laurie Rose) e ben interpretato.

Intendiamoci, non c’è nulla in questa versione di Rebecca che possa farla risaltare rispetto al suo stuolo di predecessori ma, a causa della forza del romanzo (al quale resta ragionevolmente fedele), riesce a mantenere costante l’interesse dello spettatore e, probabilmente, anche un’aura di suspense e di mistero per quelli che già non conoscono la storia raccontata.

Il film è nettamente diviso in due sezioni. La prima, ambientata a Monte Carlo, è costruita come una romance in costume abbastanza stereotipata. L’altra, che si svolge nella tenuta della Cornovaglia di Manderley, è un melodramma / mistery gotico. Il britannico Ben Wheatley (Kill List, High-Rise) utilizza un tono / approccio diverso per ciascuno dei segmenti. Le scene in Francia sono presentate con colori vivaci e uno sfondo lussureggiante; quelle inglesi sono più cupe e crude. Da un punto di vista narrativo e stilistico, la prima metà di Rebecca ha molto meno ‘successo ‘della seconda. Il regista è chiaramente più a suo agio quando crea qualcosa di sinistro e angosciante – il suo elemento sembrano essere gli incubi più che i sogni.

Quando facciamo la conoscenza della protagonista senza nome (Lily James), sta lavorando come “dama di compagnia” di una ricca signora americana. In quello che potrebbe quasi essere definito un “incontro carino”, attira l’attenzione di un facoltoso vedovo, Maxim de Winter (Armie Hammer). Ne segue una vorticosa storia d’amore che sfocia in un matrimonio. La ragazza ora ha un nome: la seconda signora de Winter. A questo punto, sappiamo ancora pochissimo della donna venuta prima di lei, la prima signora de Winter, tranne che si chiamava Rebecca e che, apparentemente, era l’amore della vita di Maxim. Ma lei non c’è più e la nuova (felice) coppia, dopo una luna di miele, arriva a Manderley. Ed è qui che le cose iniziano ad andare molto, molto storte.

rebecca film netflix 2020L’amorevole e romantico Maxim scompare, sostituito invece da un uomo minaccioso e propenso agli scoppi d’ira. La signora Danvers (Kristin Scott Thomas), la governante, rimane devota a Rebecca e gelosa di chiunque cerchi di sostituire la sua defunta ‘padrona’. Lavora così per sabotare la seconda signora de Winter in ogni occasione, anche se lo fa sempre con grande sottigliezza e sotto l’apparenza di esserle d’aiuto.

Ma c’è un mistero al centro delle dinamiche di Manderley e, anche se si rammarica di aver partecipato all’impetuoso e sconsiderato matrimonio con Maxim, la signora de Winter inizia a scoprire indizi che indicano che la morte di Rebecca potrebbe non essere stata il semplice incidente di barca che tutti credono.

Paragonare questo nuovo adattamento di Rebecca, la prima moglie con uno qualsiasi dei suoi predecessori si tradurrebbe in un risultato meno che favorevole. Tuttavia, chiunque stia sperimentando Rebecca per la prima volta potrebbe rimanerne coinvolto. Anche se la sceneggiatura scritta a sei mani da Jane Goldman, Joe Shrapnel e Anna Waterhouse si prende alcune libertà e condensa il materiale cartaceo (un male necessario per consentire di far stare tutto in 123 minuti, che comunque contengono alcune scene abbastanza superflue, come la cavalcata col viscido cugino), è per lo più fedele al romanzo.

Il fantasma di Rebecca de Winter infesta le sale di Manderley ostinatamente, proprio come colpisce Maxim che cammina nel sonno. La sua presenza può essere percepita ovunque, collegata al feroce amore dell’uomo per la sua prima moglie e alla dedizione della signora Danvers. La nuova signora de Winter non crede ai fantasmi, ma il film di Ben Wheatley delinea magistralmente quanto un pesante paragone possa perseguitare qualcuno con la stessa tenacia di un qualsiasi spettro.

Rebecca film netflix 2020 (4)Le prove dei tre protagonisti (da gustare al meglio in lingua inglese) sono solide. Armie Hammer (Chiamami col tuo nome) cattura adeguatamente la dualità della personalità conflittuale di Maxim: il gentiluomo bello e cortese e l’uomo arrabbiato e ossessionato da un segreto. Kristin Scott Thomas (L’ora più buia) si diverte a rendere subdolamente maligna la signora Danvers.

La sua è una performance fredda e calma, che resiste alla tentazione di esagerare (anche se è impossibile cancellare dalla mente il ritratto offerto dato da Dame Judith Anderson nel film di Alfred Hitchcock). E la 31enne Lily James (Baby Driver), una delle attrici britanniche più dinamiche della sua generazione, è ingenuamente accattivante, ottenendo facilmente l’empatia del pubblico.

Abbastanza curiosamente, Ben Wheatley sceglie di minimizzare gli aspetti sessuali del racconto. Rebecca, la prima moglie ha. di fatto, molto a che fare con il sesso e l’infedeltà. Alfred Hitchcock, vincolato al tempo dal Codice Hays, era stato comunque in grado di fornire abbastanza indizi nel sottotesto affinché lo spettatore esperto riconoscesse dettagli che non erano espliciti, specialmente riguardo la natura ambigua della relazione tra la Danvers e Rebecca. Qualunque sia la ragione, il regista inglese opta per un film meno salace in un’epoca in cui un’interpretazione più esplicita non avrebbe probabilmente causato alcuna costernazione.

Mentre il mercato dei remake non sembra minimamente in calo, Rebecca, in definitiva, è una visione che la maggior parte degli spettatori con un solido background nella letteratura inglese conoscerà già. Aggiunge poco a ciò che è già stato girato in passato – come molti altri rifacimenti del resto -, offrendo una prospettiva leggermente diversa della storia, utilizzando attori dalle facce giuste per ricoprire i ruoli chiave. Tra dieci anni, sarà svanito dalla memoria, completamente eclissata dall’immortale lettura di Alfred Hitchcock vecchia di 100 anni.

Di seguito il trailer italiano di Rebecca, nel catalogo di Netflix dal 21 ottobre: