Home » Cinema » Sci-Fi & Fantasy » Recensione fumetto | Alien 3 (la sceneggiatura di William Gibson) + Godzilla – La guerra dei 50 anni

Recensione fumetto | Alien 3 (la sceneggiatura di William Gibson) + Godzilla – La guerra dei 50 anni

20/07/2020 news di Redazione Il Cineocchio

SaldaPress porta in Italia la versione pensata originariamente dallo scrittore padre del cyberpunk e poi scartata (con disegni di Johnnie Christmas) e la storia di James Stokoe che ripercorre oltre mezzo secolo di mito del Re dei Mostri

alien 3 + godzilla saldapress 2020

A quasi trent’anni dall’uscita nei cinema del film diretto da David Fincher (il nostro dossier), SaldaPress porta sugli scaffali il fumetto che sviluppa la sceneggiatura di William Gibson per Alien 3, commissionata dalla 20th Century Fox allo scrittore nel 1987, ma presto scartata e accantonata.

Questa la trama ufficiale del volume cartonato (pagg. 144, euro 22) disegnato da Johnnie Christmas – con Tamra Bonvillain ai colori – che ha adattato lo script originale:

Alien 3 (la sceneggiatura di William Gibson) saldapress (3)La Sulaco è alla deriva nello Spazio e in procinto di entrare nel territorio rivendicato dall’Unione dei Popoli Progressisti, che rifiutano l’uso delle armi. Comprese quelle batteriologiche. Un intercettore dell’Unione sale sulla nave e, prima della fuga, fa una scoperta atroce, che costa la vita a uno di loro. I sopravvissuti a bordo, in seguito, verranno tratti in salvo e si tratta di vecchie conoscenze: Ripley, Newt e Hicks. Da quel momento, con l’intervento della Weyland Yutani, le cose diventano terribilmente complicate e pericolose.

L’idea di trasformare sceneggiature non prodotte (e ce ne sono a bizzeffe a Hollywood …) che i fan di un dato franchise / attore / regista adorerebbero leggere – e ancora di più ‘vedere’ in qualche modo – è senza dubbio da lodare. Inutile dire che per Alien 3. La sceneggiatura originale l’hype non potrebbe che essere alle stelle per chiunque abbia amato – e ami ancora, nono stante gli ultimi capitoli non apprezzati all’unanimità – la saga con gli Xenomorfi. E se è vero che a molti – sorprendentemente – anche il film diretto da David Fincher non è particolarmente piaciuto per via di alcune scelte, va subito premesso che quello pensato da William Gibson è un copione che non ha assolutamente nulla a che fare con l’opera vista nelle sale. La direzione presa dallo scrittore di Neuromante è infatti completamente diversa. Una soluzione che potrebbe essere allo stesso modo un bene o un male, ma che un vero fan dovrebbe comunque leggere.

Va detto che, a conti fatti, la storia presentata ha diversi ‘problemi’. A quel tempo, lo studio aveva chiesto a William Gibson di mettere da parte la protagonista Ripley, che – pertanto – resta in questa versione in coma per l’intera durata del racconto. Per fortuna Newt, Hicks e Bishop ottengono un po’ più d’amore (cosa che, invece, non avviene nel film …). Inoltre, gli amati Xenomorfi hanno dei nuovi ‘poteri’ che tuttavia non hanno assolutamente senso (sebbene li utilizzino in scene che sono decisamente accattivanti, almeno su carta).

La tecnica di Johnnie Christmas (già autore di Firebug) è piuttosto buona (interessante a tal proposito anche la ‘sezione di coda’ del volume, con sketch e disegni preparatori, seguita dalla cover gallery). L’artista ha però fatto un ‘errore’ scegliendo di mantenere la stessa struttura del lungometraggio. La sceneggiatura di questo Alien 3 di William Gibson salta infatti avanti e indietro tra più personaggi e persino astronavi, che può funzionare sul grande schermo perché è più facile capire gli stacchi di scena grazie a un montaggio accorto. Questo dettaglio rende quindi particolarmente difficile da seguire il fumetto mentre le pagine ‘rimbalzano’ tra una decina e più di soggetti diversi. Un lavoro più attento e certosino che assicurasse maggiore ordine narrativo avrebbe aiutato a renderlo, se non apprezzabile per il contenuto e le decisioni ‘innovative’ di William Gibson, almeno scorrevole.

Godzilla - La guerra dei 50 anni saldapressA un anno da Godzilla II: King of the monsters (la recensione) e in attesa di aggiornamenti su Godzilla vs. Kong, SaldaPress porta nelle fumetterie italiane Godzilla – La guerra dei 50 anni (pagg. 136, euro 24,90), graphic novel cartonata scritta e disegnata da James Stokoe (Aliens: Orbita Mortale) che ci riporta al 1954, anno in cui uscì nei cinema giapponesi (e poco dopo in quelli americani) il primo kaiju eiga dedicato al ‘Re dei Mostri’, Godzilla (Gojira) di Ishirō Honda.

Questa la trama ufficiale:

Ambientata nel 1954, la storia ha per protagonista Ota Murakami, un soldato arruolato nei giorni in cui Godzilla sbarca per la prima volta sulle coste giapponesi, scatenando la propria furia distruttrice. Insieme al suo amico e commilitone Kentaro, Ota fa di tutto per salvare quante più vite possibile. Ma, soprattutto, sviluppa una vera e propria ossessione per il gigantesco mostro.

È probabile che l’intento di James Stokoe fosse quello di spingere il lettore a ‘fare il tifo’ per il protagonista nella sua missione pluridecennale – che ricorda apertamente quella di Achab nel seminale Moby Dick – per uccidere Godzilla, ma l’autore non riesce completamente nel suo difficile compito, in quanto – giustamente – quasi chiunque propenderà per parteggiare per il lucertolone.

Se avete familiarità con le sue opere precedenti, saprete che il livello incredibile di dettaglio nei disegni di James Stokoe è altissimo, e Godzilla – La guerra dei 50 anni non fa eccezione. Il suo lavoro è impressionante e ne giovano in particolare – naturalmente – le grandiose e distruttive battaglie tra Godzilla e i suoi molti comprimari / nemici – gli storici Rodan, Mothra, King Ghidorah e Mecha-Godzilla, solo per citarne alcuni – che ne escono spettacolarmente epiche (vedi immagini intorno, cliccare per ingrandire). Interessanti sono poi le piccole espressioni che riesce a conferire a Godzilla, che mostrano l’intelligenza dietro agli occhi del Re dei Mostri.

Dopo innumerevoli film e alcune storie a fumetti, si può dire che Godzilla – La guerra dei 50 anni non sia nulla di particolarmente innovativo o poco ‘convenzionale’ rispetto al canone ormai stabilito. James Stokoe dà al pubblico quello che tutti pensano sempre che voglia, ovvero titanici scontri tra mostri, un messaggio sottile e pochi fronzoli politici e approfondimenti ‘barbosi’ sui personaggi umani di contorno. Come detto, il volume va apprezzato specialmente per i disegni, da rimirare con assoluta calma (in chiusura troviamo una carrellata di illustrazioni a tutta pagina e alcune riflessioni dell’autore sulla realizzazione del volume).

Di seguito alcune pagine in anteprima:

Alien 3 (la sceneggiatura di William Gibson) saldapress

Alien 3 (la sceneggiatura di William Gibson) saldapress (2)

Godzilla - La guerra dei 50 anni saldapress (2)

ash film 2025 lotus
megalopolis film 2024 driver
it's what's inside film 2024 netflix
Sci-Fi & Fantasy

It’s What’s Inside: la recensione del film di body swap di Greg Jardin (su Netflix)

di Gioia Majuna

Il regista esordisce al lungometraggio con un'opera che esplora i temi dell'identità e dei desideri repressi in modo frizzante e caotico, a volte sacrificando la profondità della trama

The Electric State film netflix millie 2025
Sci-Fi & Fantasy

Teaser per The Electric State (film Netflix): Millie Bobby Brown tra i robot degli anni 90 retro-futuristici

di Redazione Il Cineocchio

Ci sono anche Chris Pratt e Woody Harrelson nell'adattamento del graphic novel di Simon Stålenhag firmato dai Fratelli Russo