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Reportage ComicsFest 2019 | Due giorni tra fumetti, Oliver Onions e Movieland

13/06/2019 news di Sabrina Crivelli

Il resoconto della nostra visita alla rinnovata manifestazione tenutasi nel castello di Villafranca di Verona, del concerto dello storico duo e dell'avventurosa visita al parco dove le attrazioni si ispirano al mondo del cinema

comicsfest oliver onions movieland 2019

Il 7 giugno scorso siamo ci siamo imbarcati in una nuova avventura, che ci ha portati alla volta della prima edizione del rinnovato ComicsFest (già Sagra dei Fumetti) a Villafranca di Verona, manifestazione che quest’anno è ritornata a svolgersi all’interno della suggestiva cornice del castello della cittadina, dove abbiamo avuto modo di ascoltare anche il concerto serale della prima tappa del tour europeo degli Oliver Onions (la nostra intervista esclusiva a Maurizio De Angelis). E per concludere in bellezza la nostra serratissima due giorni, abbiamo visitato Movieland – The Hollywood Park , parco divertimenti incentrato su attrazioni legate al cinema situato nella vicina Lazise. Quella che segue è la nostra cronaca del viaggio, allacciate le cinture!

comicsfest 2019 castelloIl tutto è iniziato alle 15.30 circa, quandoci siamo incontrati con un manipolo di colleghi giornalisti e con gli organizzatori alle porte di Milano, dove siamo stati caricati su un paio di minivan che ci hanno portati dritti all’obiettivo. Dopo un celere pit-stop in hotel, ci siamo incontrati tutti in centro, mentre il sole tramontava abbiamo pasteggiato a prosecco e leccornie locali varie, per rifocillarci in vista della lunga serata che ci aspettava.

Non appena terminato il lauto banchetto infatti, abbiamo velocemente attraversato a piedi la via maestra alla volta delle mura del castello scaligero, all’interno del quale l’ampio e verdissimo spazio era stato già allestito per il ComicsFest che sarebbe partito l’indomani. Per celebrarne però la rinnovata veste, è stato quindi organizzato il concerto inaugurale dei mitici Oliver Onions (ovvero Guido e Maurizio De Angelis), storico duo in attività da quasi 50 anni ormai e autore di alcune delle colonne sonore di film rimaste più impresse nella memoria di almeno due generazioni. Durante lo spettacolo, intitolato evocativamente “… continuiamo a chiamarli Oliver Onions” abbiamo quindi ripercorso assieme a un cospicuo gruppo di fan alcuni dei passaggi fondamentali della carriera dei due fratelli, dalla prima chitarra acquistata all’entrata in RCA grazie a uno sciopero nazionale, fino al clamoroso successo in Italia, Germania e paesi dell’Est Europa. Inaspettato quanto apprezzato format ‘teatrale’ coinvolgente, gli spettatori hanno potuto assistere tra una canzone e l’altra a divertenti intermezzi dialogati – e con la proiezione di video d’epoca alle loro spalle – tra i due musicisti e il brioso presentatore Omar Fantini, che hanno permesso il riaffiorare di aneddoti e curiosità note probabilmente a pochi.

oliver onions villafranca verona 2019Tra un ricordo e l’altro, gli Oliver Onions ci hanno intrattenuto con i loro memorabili pezzi, intonandoli con una impagabile verve. Si sono alternate così le sigle dei cartoni animati più celebri degli anni ’70 e ’80, come Galaxy Express 999, Le avventure di Marco Polo, Il Gatto Doraemon e Rocky Joe, la sinfonia dello sceneggiato Sandokan, per poi concludere in bellezza con le musiche legate ai cult con Bud Spencer e Terence Hill come “Flying through the air” da Più forte ragazzi o il “coro dei pompieri” da Altrimenti ci arrabbiamo. E quando è partita “Dune buggy”, tutto il pubblico si è alzato e scatenato, cantando in coro a squarciagola il ritornello. Ma non è finita qui. Terminato il concerto, durato quasi 2 ore, ci siamo trovati con pochi eletti all’after party nel vicino Auditorium, dove tra un drink e uno spuntino notturno, i presenti hanno potuto conoscere personalmente e parlare con Guido e Maurizio De Angelis, che si sono intrattenuti amabilmente con tutti dimostrandosi ampiamente alla mano. Ridendo e scherzando, si sono presto fatte le 2.00 ed esausti, ma felici, ci siamo diretti verso la nostra stanza per qualche ora di meritato riposo, in vista dell’impegnativa giornata di sabato 8 giugno.

Chi dorme no piglia pesci dice il proverbio, e così, alle 9.00 eravamo già in piedi e pronti per la colazione, dove ci attendevano due ambassador del ComicsFest: Giorgia Vecchini, in arte Giorgia Cosplay, e il disegnatore / concept artist Igor Chimisso. I due ci hanno parlato del restyling della rassegna, partendo dalle origini come Sagra dei Fumetti (per sei edizioni) fino agli attuali cambiamenti, anticipandoci anche alcuni dei molteplici eventi collegati al sempre forte mondo dei cosplayer, partendo dal Cosplay Movie Awards, gara fresca pensata per quest’anno e dedicata al mondo cinema, creata da Think Comics in collaborazione con Movieland – The Hollywood Park. Tra le novità dell’edizione 2019 – che si è alla fine rivelata un successone, con ben 6.000 visitatori in totale – c’è stato poi il Rock’ N Cosplay, naturalmente ispirato al mondo della musica, in cui sul palco avrebbero battagliato a suon di note i vari concorrenti, ovviamente travestiti. Infine, domenica 9 giugno, si è tenuta una competition di cosplay ‘classica’, aperta a ogni categoria senza restrizioni, con costumi mutuati dal cinema, dai fumetti e manga o dalle serie TV.

comicsfest 2019 castello cosplayerChiaramente, ComicsFest ha pensato anche ai non cosplayer, predisponendo – su ben tre palchi – numerosissimi incontri con gli autori e gli ospiti presenti (tra i quali ricordiamo Giorgio Vanni, Luca JurmanDavide La Rosa, Pietro Ubaldi, Andrea Plazzi), ma anche quiz e spettacoli musicali. Infine, abbiamo potuto fare qualche domanda a Igor Chimisso sul suo lavoro sui fumetti di Star Wars, soffermandoci brevemente sul complesso processo di character design e di animazione dei personaggi.

Finita questa prima infarinatura teorica, siamo allora ritornati al castello di Villafranca, dove ad attenderci nella Artist Alley ci attendeva Leo Ortolani, ospite d’onore del ComicsFest 2019, che pazientemente ci ha detto la sua su molti dei film – specie legati all’universo Marvel – che ha visto ultimamente al cinema. Abbiamo anche approfittato della sua simpatia e disponibilità per farci fare qualche sketch veloce e qualche autografo (più avanti nella giornata ci sarebbe stato un meet & greet ‘ordinario’ aperto al pubblico). Tra i moltissimi, nell’area dedicata agli artisti del mondo del fumetto erano presenti e ben disposti a quattro chiacchiere anche Claudio Sciarrone, Sio e Paolo Barbieri, ma, purtroppo, i tempi tecnici del nostro tour non ci hanno permesso di soffermarci troppo a lungo a sfogliare i loro album di tavole originali o ad ammirarli mentre disegnavano dal vivo.

Ci siamo così subito diretti a uno dei palchi per goderci un po’ di sana ombra (il sole picchiava forte …) e per avere un ulteriore assaggio in anteprima degli spettacoli che si sarebbero svolti nel pomeriggio, assistendo tra l’altro alle esibizioni alla chitarra di Mattia Kind Gentile e dei doppiatori Alberto Pagnotta e Luna, che hanno duettato sulle indimenticabili note del film Disney La Bella e la Bestia.

comicsfest 2019 leo ortolaniIl ComicsFest, tuttavia, non è solo intrattenimento e cultura pop, ma anche impegno sociale. Per questo, finite le esibizioni ci è stato presentato un progetto che sta particolarmente a cuore agli organizzatori della rassegna: la partnership con Emergency, che si rinnova puntualmente ogni anno fin dalla prima edizione della manifestazione e a cui quest’anno si affianca anche Unicef. Unendo arte e beneficenza, i disegnatori presenti hanno infatti donato alcune opere il cui ricavato – dopo un’asta aperta a tutti – è stato appunto devoluto all’associazione. In questo modo, non solo è stato possibile aggiudicarsi il disegno di un proprio beniamino, ma soprattutto fare del bene e contribuire a una nobile causa. Come ci hanno infatti spiegato  i due appassionati volontari di Emergency presenti (e mostrato con un visore VR), i fondi raccolti durante l’evento andranno a sostenere il Centro di maternità di Anabah, in Afghanistan.

A questo punto della giornata la fame ha iniziato inevitabilmente a farsi sentire, ma prima del pranzo ci aspettava ancora un’imperdibile attrazione del ComicsFest: la Escape Room di Harry Potter. Collocata all’interno di una delle antiche stanze al piano terra del castello, abbiamo con coraggio affrontato la sfida insieme ad alcuni colleghi (l’esperienza prevedeva un massimo di 6 partecipanti) e iniziato a cercare di risolvere gli enigmi prima che il tempo a nostra disposizione (circa 10 minuti) scadesse. Tra tomi di magia numerati, gufi colorati, gabbiette e mappe appese al muro, gli indizi erano prevedibilmente disseminati un po’ ovunque, spesso nascosti proprio sotto al nostro naso. Siamo comunque riusciti a risolvere l’arcano pochi secondi prima che il countdown finisse, scovando i numeri della combinazione che ha aperto il lucchetto che ci ha dato la ‘libertà’ (e alcune bacchette magiche). Come ulteriore premio, abbiamo potuto goderci il pranzo nell’area predisposta.

movieland park 2019 pangeaIl pomeriggio è appena iniziato e già un’altra eccitante attività è stato pensata per noi: la visita a Movieland – The Hollywood Park, in cui le attrazioni sono ispirate al mondo del cinema e mirano a immergere completamente il visitatore in un mondo dove è lui il protagonista. Abbiamo quindi salutato l’incantevole scenario del castello di Villafranca per spostarci qualche chilometro più in là, a due passi dal Lago di Garda, nel parco tematico – gemello di CanevaWorld, totalmente acquatico – al cui ingresso svettano delle altissime – e parecchio spaventose! – montagne russe ispirate a Diabolik. Superata l’imponente soglia, siamo stati subito guidati alla scoperta della recentissima attrazione chiamata Pangea, consistente in un vorticoso percorso accidentato all’interno di una giungla infestata di dinosauri buoni – e un bel po’ meno buoni – da effettuare a bordo di jeep guidate effettivamente da uno dei passeggeri (ma ‘tenuta d’occhio’ da sensori radar iper tecnologici).

In cerca di ulteriori emozioni forti, ci siamo quindi arrischiati nei sotterranei della Horror House (attrazione vietata ai minori di 14 anni) e, avanzando a tentoni attraverso un dedalo di bui cunicoli e stanza, siamo stati piacevolmente terrorizzati da mostri e boogeyman di varia risma, tra cui un agghiacciante clown, un serial killer munito di motosega, un’indemoniata legata a un letto e diversi altri loschi figuri (tutti attori del parco, sapientemente istruiti per inseguire gli ospiti e sbucare fuori all’improvviso dal nulla).

Ultima ‘giostra’ della giornata è stata Magma, altra folle corsa a bordo di un gigantesco camion guidato da un esperto stuntman che ci ha lanciato lungo un percorso fatto di ripide strade dissestate, corsi d’acqua da guadare al pelo e persino nel mezzo della sballonzolante esplosione di un vulcano con relativa fuga a perdifiato. Attenzione, è altamente probabile che si finisca zuppi prima della fine!

movieland park 2019 john ramboE quando pensavamo di aver raggiunto la quota massima di adrenalina quotidiana, abbandonandoci al refrigerio di uno smoothie ricostituente, abbiamo però dovuto fare i conti con lo spettacolo ispirato alle gesta eroiche di John Rambo, un vero e proprio set cinematografico all’aria aperta ricostruito nell’ampio anfiteatro centrale di Movieland, in cui un manipolo di preparatissimi stuntmen nell’arco di mezz’ora hanno dato vita senza sosta – coinvolgendo in prima persona anche tre ragazzi presenti fra i numerosissimi spettatori accorsi – a sparatorie, a sfrenati inseguimenti con moto sulla terraferma e con hovercraft nel bacino d’acqua e a salti da altezze considerevoli, il tutto condito da esplosioni e fiammate. Insomma, l’equivalente di aver assistito dal vero a un giorno di riprese sul set di una produzione hollywoodiana.

Sfiniti ma ampiamente soddisfatti dall’intensa giornata, ci siamo quindi accomiati da Movieland sulle note di un numero musicale cantato e ballato live da una ventina di artisti del parco lungo la Main Street, prima di risalire sul nostro minivan e tornare a casa.