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Titolo originale: Jurassic World , uscita: 06-06-2015. Budget: $150,000,000. Regista: Colin Trevorrow.

Riflessione: Jurassic World del 2015 e come si diventa il legacy sequel più di successo di sempre

13/03/2025 news di William Maga

Poche regole ma fondamentali

Bryce Dallas Howard e Chris Pratt in Jurassic World (2015) film

Jurassic World ha segnato il ritorno trionfale dei dinosauri al cinema nel 2015, dopo anni di incertezze e sviluppi travagliati. Dopo il flop commerciale di Jurassic Park III nel 2001, che incassò solo 368 milioni di dollari a livello globale, il franchise sembrava infatti essersi estinto.

Tuttavia, Steven Spielberg aveva già iniziato a pianificare Jurassic Park 4 fin dal 2001, con molteplici versioni della sceneggiatura che si sono susseguite nel corso degli anni. Una delle più note, scritta da John Sayles, prevedeva addirittura ibridi uomo-dinosauro, un’idea confermata da concept art trapelate online, che dimostra quanto il progetto fosse alla deriva nello sviluppo.

Il franchise ha tentato più volte di trovare una strada per ripartire. Il primo film aveva una storia autoconclusiva, mentre Il mondo perduto espandeva il concetto introducendo l’Isla Sorna e persino un T-rex a San Francisco. Jurassic Park III adottò un approccio più ridimensionato, con risultati contrastanti.

Se dal punto di vista finanziario era chiaro il motivo per cui Universal e Spielberg volevano continuare, da un punto di vista creativo era difficile trovare una direzione valida. Finché non è arrivato Jurassic World, sfruttando l’onda della nostalgia e la voglia di una nuova generazione di spettatori di vivere l’esperienza di un parco a tema finalmente funzionante.

Bryce Dallas Howard e Chris Pratt in Jurassic World (2015)Nel 2012, la produzione di Jurassic World ha preso finalmente forma con l’ingaggio di Rick Jaffa e Amanda Silver (L’alba del pianeta delle scimmie) per scrivere una nuova sceneggiatura. Ma il vero punto di svolta è arrivato quando Colin Trevorrow, allora noto solo per l’indie sci-fi Safety Not Guaranteed, è stato scelto direttamente da Steven Spielberg per dirigere il film.

Tuttavia, lo stesso Trevorrow ha rivelato nel 2015 che lui e il suo collaboratore Derek Connolly hanno praticamente riscritto tutto, mantenendo solo tre idee fondamentali imposte da Spielberg: il parco doveva essere aperto, doveva esserci un addestratore di raptor, e un dinosauro ibrido che sfuggiva al controllo e metteva in pericolo il parco. Il resto è stato completamente reinventato.

La nuova direzione si è rivelata un colpo di genio, perfetto per sfruttare la nostalgia del pubblico cresciuto con Jurassic Park negli anni ‘90. Dopo 14 anni di attesa, c’era una forte domanda per il ritorno della saga, e l’idea di un parco finalmente funzionante, con Chris Pratt nei panni dell’addestratore di raptor Owen Grady e Bryce Dallas Howard come manager del parco Claire Dearing, ha attirato immediatamente l’attenzione del pubblico. Ma nessuno avrebbe potuto prevedere l’incredibile successo che ne sarebbe derivato.

Dopo anni di sviluppo travagliato e una lunga campagna di marketing, Jurassic World è arrivato nei cinema il 12 giugno 2015, proprio nel pieno della stagione estiva americana, in un anno affollato di blockbuster come Avengers: Age of Ultron, Furious 7 e Mad Max: Fury Road.

Nonostante la concorrenza, il film ha polverizzato i record, incassando 208,8 milioni di dollari nel weekend di apertura negli USA, all’epoca la miglior apertura di sempre (record poi battuto solo da Star Wars: il Risveglio della Forza). L’incredibile performance è proseguita anche nelle settimane successive, con una seconda settimana da 106,5 milioni di dollari, una tenuta eccezionale che ha portato il film a 652,2 milioni di dollari solo negli USA e oltre 1 miliardo a livello internazionale, per un totale di 1,67 miliardi di dollari.

Per mettere questo risultato in prospettiva, Jurassic World è ancora oggi il nono film con il maggior incasso di tutti i tempi, dietro solo a colossi come Avatar 1 e 2, Spider-Man: No Way Home (1,9 miliardi), Avengers: Infinity War (2 miliardi), Il Risveglio della Forza (2,06 miliardi) e Avengers: Endgame (2,79 miliardi). Al momento della sua uscita, era il titolo di maggior successo non diretto da James Cameron, un risultato straordinario per un sequel che aveva rischiato di non vedere mai la luce.

Uno degli aspetti su cui rifletto spesso guardando al Marvel Cinematic Universe, che ogni anno sforna tre o quattro serie TV su Disney+ oltre a tre o quattro film in sala, è quanto questa sovrabbondanza stia iniziando a diventare eccessiva persino per i fan più accaniti. È difficile entusiasmarsi in modo genuino per un flusso continuo di contenuti senza sosta.

Jurassic World (2015) filmUno dei motivi per cui Jurassic World ha funzionato così bene è stato proprio il modo in cui ha costruito un’attesa autentica attorno al suo ritorno. Certo, nessuno studio vuole aspettare 14 anni tra un sequel e l’altro, ma è un aspetto su cui riflettere: è meglio saturare il mercato nel breve termine o dosare il giusto contenuto per mantenere il pubblico coinvolto nel lungo periodo?

Un altro elemento su cui soffermarsi è quante versioni diverse di questo film avremmo potuto vedere, considerando che un sequel è entrato in sviluppo subito dopo il flop di Jurassic Park III, con progetti mai realizzati di ogni tipo. Tuttavia, Spielberg e la Universal hanno esercitato una pazienza sorprendente, aspettando che emergesse l’idea giusta, fino a quando ogni tassello è andato al suo posto.

Certo, questo film ha i suoi detrattori, ma quasi 1,7 miliardi di dollari al box office non possono essere un caso. Persino Jurassic World – Il regno distrutto, un film accolto in modo moooolto più tiepido da critica e pubblico, ha comunque incassato 1,3 miliardi, segno che il primo capitolo aveva accumulato una solida base di consensi.

Come sappiamo, sono ora passati appena tre anni da Il Dominio (1 miliardo globalmente), con la Universal che è pronta a rilanciare per l’ennesima volta il franchise con lo stand-alone Jurassic World – La rinascita.

Avrà aspettato un’altra idea giusta imparando dal passato, o avrà preferito sfornare un altro sequel solo perché il denaro continui ad affluire nelle casse? Il rischio è che – nel secondo caso – il pubblico si stanchi e che la saga finisca come con Transformers 4 – L’era dell’estinzione e Transformers – L’ultimo cavaliere.

Di seguito trovate il trailer di Jurassic World: