Voto: 6/10 Titolo originale: The Crazies , uscita: 26-02-2010. Budget: $20,000,000. Regista: Breck Eisner.
Riflessione: La città verrà distrutta all’alba di Breck Eisner, il realismo angosciante dell’Apocalisse
06/12/2024 recensione film La città verrà distrutta all'alba di Marco Tedesco
Radha Mitchell e Timothy Olyphant erano al centro di un remake che attualizzava al meglio il classico di Romero del 1973
A Ogden Marsh, una cittadina immaginaria dell’Iowa, eventi strani e mortali sconvolgono la comunità. Lo sceriffo David Dutten (Timothy Olyphant) è costretto a uccidere Rory Hamill, un abitante locale, che si presenta a una partita di baseball con un fucile. Successivamente, la moglie di David, Judy (Radha Mitchell), medico del paese, visita un contadino portato in ambulatorio dalla moglie a causa di comportamenti insoliti.
L’autopsia di Rory rivela un livello di alcol nel sangue pari a 0.0, nonostante fosse noto per essere un alcolista. Quella stessa sera, il contadino brucia la propria casa con la famiglia intrappolata dentro, per poi essere trovato mentre taglia il prato come se nulla fosse accaduto.
Nel frattempo, David e il suo vice Russell trovano un pilota morto e il relitto di un aereo nei pressi della città. Tutte le comunicazioni vengono interrotte, e l’esercito avvia una massiccia quarantena. Gli infetti, chiamati “Crazies” dai militari, manifestano comportamenti violenti e omicidi per poi morire entro tre giorni. Judy viene erroneamente classificata come infetta a causa della febbre legata alla gravidanza, ma David e Russell riescono a liberarla.
Mentre tentano di raggiungere Cedar Rapids, scoprono che persino i “sani” evacuati vengono sterminati per evitare la diffusione del virus. Alla fine, David e Judy fuggono prima che una bomba nucleare distrugga Ogden Marsh, ma vengono individuati da un satellite militare, che avvia una nuova quarantena su Cedar Rapids.
Un ritratto autentico del Midwest
Una delle differenze principali rispetto all’omonimo film di George A. Romero del 1973 è l’ambientazione. Il remake di La città verrà distrutta all’alba (The Crazies) diretto da Breck Eisner nel 2010 trasporta la vicenda a Ogden Marsh, un’immaginaria cittadina del Midwest. Breck Eisner riesce a catturare perfettamente l’atmosfera di una piccola comunità: tutti si conoscono, i pettegolezzi si diffondono rapidamente, e gli sport scolastici sono il fulcro della vita sociale.
Il dialogo tra lo sceriffo Dutten e il vice Russell è un esempio perfetto:
Russell: “Sai, la scorsa settimana Travis Quinn diceva di aver sentito qualcosa schiantarsi fuori da Hopman Bog. Non ci ho dato peso…”
David: “Perché di solito dice un sacco si stronzate?”
Russell: “Come regola generale.”
Eisner evita stereotipi hollywoodiani, preferendo un ritratto più autentico e realistico della vita rurale. Questo rende ancora più sconvolgente il progressivo deterioramento della normalità, amplificando l’impatto emotivo del film.
Gli “infetti”: mostri umani, non zombi
Il virus “Trixie” non trasforma le persone in zombi tradizionali. Gli infetti mantengono intelligenza e abilità motorie, rendendoli più spaventosi degli zombi di La notte di morti viventi o dei “contagiati” di 28 giorni dopo. Non cercano carne umana, ma diventano preda di una rabbia incontrollabile.
Peggy Hamill, ad esempio, pianifica un elaborato piano di vendetta contro lo sceriffo, dimostrando che gli infetti mantengono lucidità e intelligenza. Questo aspetto rende gli “infetti” ancora più inquietanti.
Il virus “Trixie”: un incubo plausibile
Il virus “Trixie” è un’arma biologica immaginaria basata su malattie reali come la rabbia e l’ebola. Eisner, in collaborazione con il CDC, ha sviluppato un virus che sembra spaventoso perché scientificamente plausibile. I sintomi includono febbre alta, aggressività estrema e degenerazione fisica.
Anche se “Trixie” è una creazione fittizia, la possibilità di sviluppare virus simili in laboratorio non è del tutto fuori dalla realtà, rendendo l’idea ancora più terrificante.
Quarantena militare: paranoia e realtà
La rappresentazione della quarantena militare in La città verrà distrutta all’alba è uno degli aspetti più disturbanti. La separazione tra sani e infetti, le esecuzioni sommarie e la distruzione della città con una bomba nucleare sono decisioni che sollevano interrogativi morali. Eventi come Chernobyl o il progetto MK Ultra dimostrano che i governi non sono estranei a operazioni segrete e spietate per proteggere i propri interessi.
L’horror del possibile
La città verrà distrutta all’alba si distingue per il suo approccio realistico, che amplifica il terrore perché radicato nella plausibilità. Il film ci ricorda che il vero orrore non deriva solo da mostri immaginari, ma da situazioni che potrebbero accadere nella realtà.
Di seguito il trailer internazionale:
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