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Voto: 7/10 Titolo originale: 승리호 , uscita: 05-02-2021. Budget: $21,000,000. Regista: Jo Sung-hee.

Space Sweepers | La recensione del film sci-fi di Jo Sung-hee (su Netflix)

06/02/2021 recensione film di William Maga

Il regista confezione la prima space opera della Corea del Sud, un caloroso - e competente - omaggio quelle avventure galattiche fatte di equipaggi di burberi reietti dal cuore d'oro e spettacolari combattimenti

Un improbabile gruppo di disadattati, l’equipaggio di una altrettanto implausibile astronave che vaga per lo spazio in cerca di rottami da recuperare e rivendere, ognuno con alle spalle un passato sgradevole da cui sta scappando, si imbatte in una ragazzina dai poteri misteriosi e viene coinvolto in una cospirazione interplanetaria ben al di là della loro portata. Se una parte di questa premessa (o tutto quanto …) vi suona familiare, è perché probabilmente vi ci siete già imbattuti innumerevoli volte sia al cinema che in televisione, da Cowboy Bebop a Firefly, passando per Guardiani della Galassia fino al recentissimo The Mandalorian, e molto altro. L’anticipatissimo Space Sweepers (Seungriho), dopo lunghi rinvii distribuito ora in esclusiva da Netflix, rappresenta la prima space opera in assoluto nella storia della Corea del Sud, ma non è certo una reinvenzione di qualsiasi tipo di questa collaudatissima e popolarissima formula, né vuole esserlo. Quindi meglio esserne consapevoli quando deciderete di dare il play e infilarvi in questa avventura spaziale di 136 minuti.

SpaceSweepers.jpgIn tal senso, Space Sweepers si rivela un ottimo esempio di prodotto derivativo per natura e tuttavia completamente soddisfacente se si è amanti del genere e delle storie cui guarda. Sì, la recitazione di alcuni personaggi è eccessivamente enfatica (si parla soprattutto di te,  Richard Armitage); sì, nel tipico stile del K-Drama, ci sono almeno tre filoni narrativi di troppo in corso; e sì, niente di ciò che accade nel film è particolarmente sorprendente o spiazzante. Eppure, nessuno di questi fastidiosi dossi ostacola la piacevolezza generale del tragitto.

Nel 2092, i viaggi nello spazio sono diventati comuni. Una grande multinazionale chiamata UTS ha persino creato una “Terra artificiale” al di fuori dell’orbita terrestre. Il nostro pianeta è infatti diventato inabitabile a causa dell’inquinamento sempre più acuto. Nel frattempo, nell’orbita terrestre, i rifiuti di metallo sono diventati un problema così grave che chi si occupa di recuperarli e rimuoverli, gli ‘spazzini spaziali’, sono in competizione tra loro. Tra loro, c’è la Victory, un’astronave con a bordo il Capitano Jang, il pilota Tae Ho, il meccanico Tiger Park e il robot Bubs. Quando la Victory riesce a recuperare un piccolo carico, dentro ci trova una bambina di nome Dorothy. Il problema è che pare che la piccola possa essere un androide che trasporta un’arma di distruzione di massa.

Il regista Jo Sung-hee (Phantom Detective) mette tutte le sua carte sul tavolo in bella vista. Fin dai primi minuti, con quella colonna sonora in stile Vangelis e la panoramica volante alla Blade Runner attraverso un paesaggio futuristico, attraversando i numerosi riferimenti a Il Quinto Elemento, Akira, Serenity, Star Trek, Valerian e Star Wars (naturalmente), quello a cui assistiamo appare come il meticoloso lavoro di un fan sfegatato cui finalmente è stata concessa la possibilità di realizzare la sua personale versione delle opere sci-fi che ha amato follemente quand’era un bambino.

Ma pace Sweepers è anche di più. Perché Jo Sung-hee va oltre il semplice prendere in prestito e rendere cerimonioso omaggio ai grandi (ah si, c’è anche Spider-Man nel mucchio). Dimostra di sapere costruire sulle fondamenta di quanto è accaduto prima. Così, il mondo che crea e in cui ambienta l’azione risuona straordinariamente vibrante e reale. È un futuro senza gli stessi confini culturali e linguistici di oggi, e il regista (anche co-sceneggiatore assieme a Yoon Seung-min e Yoo-kang Seo-ae) lo descrive attraverso una cacofonia di personaggi, ognuno parlante la propria lingua e marciante al proprio personale passo. La diversità in mostra non sembra forzata, ed è senz’altro curioso sentire ciascun attore parlare con la propria voce.

space sweepers netflix film 2021Va poi sottolineata l’ambizione di questa produzione. Tutto quanto, dall’azione vertiginosa fino agli abbacinanti effetti visivi sembra smentire il budget contenuto di appena 21 milioni di dollari speso per Space Sweepers. Cioè, quanti film realizzati con dieci volte maggiori risorse a Hollywood ci sono sembrati convincenti nemmeno la metà?

Veniamo sballonzolati in un universo completamente immersivo, con un’incredibile quantità di attenzione prestata anche ai più piccoli dettagli. Prendiamo il design, la fisica e le meccaniche di volo di ogni astronave. Ognuna ha un aspetto e una specificità unici. Ciascuna è a sua volta un personaggio. Che non è poco per un film di fantascienza.

Come spesso accade, però, un piatto del genere non può avere pieno successo in tavola senza una solida gang di eroi come ingrediente essenziale, ovvero i carismatici Tae-ho (Song Joong-ki), Jang (la Kim Tae-ri di Mademoiselle), Park (Jin Seon-kyu) e il robot umanoide Bubs (doppiato in originale da Yoo Hae-jin). Proprio come i loro ‘padri spirituali’ – gli equipaggi della Serenity, del Bebop o della Milano – i membri di questa famiglia impossibile di adorabili furfanti della Victory è una squadra per la quale il pubblico non fa fatica a tifare. È in questo aspetto che lo script compie lo sforzo maggiore. Gli sceneggiatori mettono più cuore che bidimensionalità nella loro costruzione, impegnandosi per farci credere che questi quattro randagi possano unire le forze per una causa che è più grande del loro egoismo personale. Loro malgrado.

space sweepers netflix 2021 filmÈ facile che vi innamorerete dei protagonisti. Avrete voglia di vederli in altre avventure. Avrete voglia di saperne di più sul loro mondo. Space Sweepers, nella sue due ore abbondanti (e sature), costruisce un universo così affascinante che le rotte per possibili prequel, sequel e spin-off sono infinite (specie se Netflix deciderà di metterci definitivamente lo zampino …).

Si ok, tutto molto bello, qualcuno dirà, ma c’è un qualche tipo di messaggio edificante in questo film? Certo che c’è, e più di uno. E se avete seguito il filo del discorso, sapete anche qui come funziona. Trattate bene il pianeta perché è l’unica casa che abbiamo (avete presente WALL.E?); le grandi corporazioni gestite da demagoghi che fingono di essere salvatori sono – quasi sempre – molto cattive; i ricchi baderanno solo a se stessi (qualcuno ha detto Elysium?); e – soprattutto – quando ogni speranza sembra ormai perduta, iniziate a sparare intorno a voi con una pistola laser davvero grande.

Niente di tutto ciò è particolarmente importante però. Niente di tutto questo importa davvero. Space Sweepers è un eccitante, sfrenato, frenetico pezzo di cinema di evasione. È colorato. È ironico. Attingerà al vostro atavico amore per la fantascienza kitsch, ma contiene abbastanza anima indie da salvarvi la serata.

L’unico rimpianto è non aver avuto la possibilità di vederlo sul grande schermo. Dannata pandemia.

Di seguito trovate il trailer internazionale (con sottotitoli italiani) di Space Sweepers, nel catalogo di Netflix dal 5 febbraio: