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Voto: 6.5/10 Titolo originale: Stranger Things , uscita: 15-07-2016. Stagioni: 4.

Stranger Things 4, Vol. 2: la recensione del lungo finale di stagione

03/07/2022 recensione serie tv di Gioia Majuna

I fratelli Duffer si prendono quattro ore di tempo per preparare lo scontro tra i buoni e il terribile Vecna, ma l'attesa e la risoluzione valgono il viaggio

stranger things 4 vol. 2 2022

“Chi morirà?” chiede Will Byers (Noah Schapp) nell’ottavo episodio (o il primo del Volume 2 …) della quarta stagione di Stranger Things. Beh, Will, la ‘domanda da un milione di dollari’ è proprio questa. È  piuttosto difficile credere infatti che, mentre ci si sta addentrando poco a poco nel – lunghiiiissimo – finale, tutti i nostri giovani eroi rétro riusciranno a sopravvivere, considerati i vari pericoli derivanti da demogorgoni sovietici, da spie governative incupite e – soprattutto – da quel maligno scheletro umanoide chiamato Vecna (Jamie Campbell Bower).

Certo, le questioni da chiarire sono anche altre. Questi due episodi ultimi episodi – arrivati su Netflix in ‘solitaria’ a un mesetto dai primi sette (la recensione) – valgono la loro durata gargantuesca (quasi quattro ore complessive)? L’attesa e inevitabile resa dei conti tra Undici (Millie Bobby Brown) e il super-villain Vecna vale l’attesa? La sottotrama che coinvolge Hopper (David Harbour) e Joyce (Winona Ryder) in Kamchatka si ricollega alla fine a qualcosa che sta accadendo negli Stati Uniti?

Ebbene: quasi; assolutamente; non proprio.

stranger things 4 poster 2022Ma, in fin dei contri, gli spettatori vorranno sapere se qualcuno (e chi …) ci lascerà le penne e chi sarà invece presente nella prossima stagione di Stranger Things. Non troverete spoiler proseguendo la lettura, basti solo dire che i fratelli Duffer hanno realizzato un finale audace e, sì, emozionante, che impiega un tempo abnorme per giungere dove deve arrivare.

La 4×08, intitolata Papà, è essenzialmente 85 minuti di preparativi, mentre la prima ora del season finale di 150 minuti, Il Piano, fa tornare alla mente Un cavaliere dei Sette Regni – l’episodio dell’ottava stagione di Il Trono di Spade in cui i personaggi si sedevano tranquillamente in un castello e iniziavano a borbottare, a poche ore da una battaglia epocale. Alcuni l’hanno ritenuto ‘geniale’, altri un’indulgente cialtronata degli autori.

Tuttavia, siate pazienti – in fondo se l’è guadagnato con questo piacevole e inaspettato ‘ritorno ai fasti del primo anno’ – e avrete 90 minuti finali di azione, di combattimenti e di momenti spaventosi e drammatici in pura salsa 80s che onorano e approfondiscono la tradizione di Stranger Things.

I fratelli Duffer sanno cosa vogliono i fan che ancora seguono la serie: Hopper con una maglietta di Hulk Hogan che si aggira per una prigione sovietica brandendo un lanciafiamme; il meraviglioso Eddie Munson (l’attore britannico Joseph Quinn, che ha già vinto un Emmy), fanatico di Dungeons & Dragons, che suona Master of Puppets dei Metallica davanti a un pubblico di infernali pipistrelli nel Sottosopra; i giovani nerd che sfrecciano lungo una strada all’interno di un Winnebago rubato sulle note di Up Around the Bend dei Creedence Clearwater Revival; i commoventi riferimenti visivi a Rambo, Highlander, Ghostbusters, Halloween e Ragazzi Perduti.

Dato che la posta in gioco è estremamente alta – senza svelare nulla, Vecna è molto ambizioso – gli ultimi due episodi si fanno un po’ troppo pesanti, ma sono sempre salvati dal passo di troppo verso il baratro dall’arguzia dei Duffer Bros.

A risplendere e a garantire frizzantezza a questa stagione sono in particolare il fattone californiano Argyle di Eduardo Franco – si vedano il momento in cui incontra il suo sosia del Nevada o quando introduce la banda alla pizza con l’ananas – e l’aggiunta più brillante della scorsa stagione di Stranger Things, l’adorabile imbranata Robin di Maye Hawke. A quest’ultima spettano proprio le battute migliori quando si parla del terribile Vecna: “Vecna. Henry. Uno. Come lo chiamiamo adesso?”. Hah. In effetti …

stranger things 4 vol 2 2022 vecnaCon un enorme cast corale, probabilmente i Duffer hanno pensato di aver bisogno di quattro ore per dare a tutti il giusto spazio, cosa che, gliene va dato atto, hanno progettato magnificamente.

Il calore ritrovato tra Steve (Joe Keery) e Nancy (Natalia Dyer) risplende piacevolmente, mentre il legame ‘fraterno’ tra Eddie e Dustin (Gaten Matarazzo) è impeccabile. Volendo, un po’ troppo minutaggio viene dedicato all’angoscia esistenziale latente tra Max (Sadie Sink) e Lucas (Caleb McLaughlin), anche se alla fine anche questo aspetto trova adeguata risoluzione e ‘senso’.

Unica nota stonata è allora lo strenuo sforzo di farci interessare alla storia d’amore tra Mike (Finn Wolfhard) e Undici, che viene tuttavia messa in ombra da una gestione inaspettatamente brillante della situazione del povero Will: da quando è stato sconvolto dall’esperienza nel Sottosopra nella prima stagione è stato infatti l’emarginato, lo ‘strano’, colui che non è mai riuscito a integrarsi.

Per tutta la serie si è sentito come una sorta di ‘ruota di scorta’. Questa storia, come ci viene gentilmente ricordato, è sua. Lo è sempre stata.

Un mese fa, pochi di noi pensavano che ci saremmo abbuffati in binge watching di nuovo di una stagione di Stranger Things, la cui corsa sembrava ormai conclusa, il cui brand era stato velocemente bruciato da eventi live tanto inutili quanto redditizi e da un merchandising sconfinato.

Eppure eccoci qui, è di nuovo il 2016 – o, meglio, il 1986 – e noi pedaliamo forsennati lungo un vialetto in sella alle nostre BMX, la voce di Kate Bush nel walkman, per salvare il mondo da una fine tremenda. Ci mancherà Hawkins, Indiana, quando non la troveremo più tra le nuove proposte di Netflix.

Di seguito trovate il final trailer della stagione 4 – Vol. 2, di Stranger Things, nel catalogo di Netflix dall’1 luglio: