The Boys (stagione 2): la recensione della serie; più Super, più problemi (su Amazon)

Parte del fascino di The Boys (la recensione della prima stagione) è che i suoi protagonisti spesso possono essere spregevoli almeno quanto i suoi cattivi ‘ufficiali’; entrambe le fazioni agiscono infatti in modo discutibile, con conseguenze spesso devastanti. I poteri sono caotici e causano molti danni collaterali, e combattere i super può essere altrettanto distruttivo. Tuttavia, sebbene questo principio continui a ‘guidare’ anche la stagione 2 della serie originale degli Amazon Studios – i fan dell’adattamento dell’oltraggioso fumetto di Garth Ennis e Darick Robertson, d’altra parte, si aspettano questo tipo di comportamento poco politically correct – un cambiamento benvenuto è che ci sono più ragioni per apprezzare alcuni di questi personaggi ‘imperfetti’ man mano che andiamo a conoscerli un po’ meglio nel corso dei nuovi 8 episodi.

Per prima cosa, Hughie (Jack Quaid) si è fatto crescere una spina dorsale per la seconda stagione di The Boys. Certo, continua a sopravvalutare la sua capacità di leader ed è ingenuo verso molti aspetti della vita da criminale; ma fa parte del personaggio. Ma mentre la storia inizia con Hughie, Frenchie (Tomer Kapon), Latte Materno (Laz Alonso) e Kimiko (Karen Fukuhara) intenti a sfuggire alla giustizia all’interno del nascondiglio di una gang haitiana, riesce ugualmente a portare avanti la missione di smascherare la Vought-American e dimostrare al mondo che i supereroi non potrebbero nemmeno nascere senza l’aiuto di Butcher (Karl Urban).

Anche quando Billy torna all’ovile, Hughie non lo segue ciecamente come aveva fatto nella prima stagione di The Boys, e mentre l’insensibilità del primo diventa più pronunciata, la determinazione del secondo lo rende infinitamente più simpatico, soprattutto una volta che gli altri membri della squadra iniziano a dargli il loro sostegno. Per diversi episodi della nuova stagione, Frenchie e Latte Materno rimangono sullo sfondo con le stesse motivazioni dell’anno scorso, ma il loro cambiamento di atteggiamento nei confronti di Hughie fa molto nel renderli più accattivanti per il pubblico.

La ‘Femmina’, d’altra parte, fa passi da gigante nella seconda stagione di The Boys per diventare uno dei personaggi più interessanti dello show, e ammettiamolo, Kimiko merita di scrollarsi di dosso il soprannome generico del fumetto. Il racconto dei suoi trascorsi con lo Shining Light Liberation Army la porta ad affrontare un viaggio illuminante, mentre i ‘terroristi’ ricorrono a mezzi discutibili per resistere al dominio nazionalista degli Stati Uniti con Patriota (Antony Starr) in veste di protettore, e anche quando Kimiko viene infine spinta alla violenza, gli spettatori saranno ormai completamente al suo fianco.

Il pubblico potrebbe poi legarsi un po’ di più anche ad alcuni dei Super, e non solamente alla bionda Starlight (Erin Moriarty), che sta iniziando a imparare a giocare al gioco della Vought nella seconda stagione di The Boys, pur rimanendo fedele ai suoi valori. Abisso (Chace Crawford) si trova ad attraversare il proprio processo riabilitativo, imparando ad amare se stesso in modo da non umiliare gli altri come meccanismo di difesa, e sebbene i suoi poteri alla Aquaman continuino a fornire incontri involontariamente esilaranti, è difficile non trovarsi a d incoraggiare la sua crescita personale. Anche la continua battaglia di Queen Maeve (Dominique McElligott) per stabilire la propria identità riceve dagli sceneggiatori una sottotrama rinfrescante in questa stagione.

Ma è Aya Cash (The Wolf of Wall Street) nei panni della nuova arrivata Stormfront (un uomo nel fumetto …) che quasi certamente affascinerà davvero i fan del The Boys di Amazon quando verrà presentata come sostituta del defunto Translucent nei Sette. La seconda stagione fa un ottimo lavoro nel tratteggiare l’eroina come un membro femminile molto meno compiacente per il team, bilanciando in tal modo la riluttante acquiescenza di Queen Maeve e Starlight, e il suo atteggiamento sfacciato potrebbe ‘abbagliare’ gli spettatori in un modo che potrebbe renderli ciechi alla vera natura del personaggio, anche se i fan dello show dovrebbero ormai essere abituati al labile confine tra il Bene e il Male che pende sulle teste di tutti.

Stormfront la fa franca col suo essere ribelle in parte a causa dell’assenza iniziale di Patriota dagli eventi alla Vought quando inizia la seconda stagione di The Boys. Avendo appreso di aver avuto un figlio nel finale della scorsa stagione, l’eroe è infatti concentrato sulla necessità di voler essere presente nella vita del ragazzo, creando così un po’ di disagio per sua madre Becca (Shantel VanSanten), la presunta moglie morta di Butcher. Inevitabile dire che questa bizzarra dinamica familiare finisce per produrre molti risultati sorprendenti per Patriota, per Butcher, e per il ragazzo e la donna.

In definitiva, la seconda stagione di The Boys si concentra sull’esplorare l’orribile potere delle relazioni fatte di abusi, non solo con Patriota in qualità di genitore, ma anche tra Billy e Hughie, nel passato torbido di Kimiko, e in qualche modo anche all’interno della storia di sfruttamento da parte della potente Vought, che raggiunge un nuovo livello di profondità nei nuovi episodi. Fortunatamente, non si tratta semplicemente di un caso in cui la nuova stagione sceglie di accontentare e compiacere i fan acquisiti (cosa che, comunque, certamente farà); potrebbe anche conquistare coloro che erano rimasti perplessi e poco convinti dalle caratterizzazioni della prima tornata, se mai vorranno darle una chance.

Di seguito – sulle note di Dies Irae di Apashe – trovate il full trailer italiano della stagione 2 di The Boys, disponibile su Amazon Prime dal 4 settembre (avremo poi 1 episodio alla settimana):

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