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Voto: 5.5/10 Titolo originale: ?????? , uscita: 14-12-2023. Stagioni: 1.

Yu Yu Hakusho: la recensione dei 5 episodi della serie live action (su Netflix)

15/12/2023 recensione serie tv di Gioia Majuna

Il manga / anime Yu degli spettri di Yoshihiro Togashi arriva sul piccolo schermo in una versione troppo condensata, che sacrifica parecchi aspetti importanti

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Dalla stessa casa di produzione di Alice in Borderland e dalla Robot Communications arriva ora l’adattamento griffato Netflix Yu Yu Hakusho, che ripesca in versione live action l’amato – e un po’ dimenticato – manga (e cartone animato) Yu degli spettri di Yoshihiro Togashi.

Presentata in soli 5 episodi da circa 50 minuti di durata ognuno, porta sul piccolo schermo l’arco narrativo del Detective dello Spirito e del Torneo Oscuro del manga, con eventi come l’investimento di Yusuke Urameshi da parte di un furgone dopo aver salvato un bambino, il suo reclutamento come investigatore del mondo spirituale, gli scontri con gli Yokai, l’addestramento con il maestro Genkai e il confronto col fortissimo Toguro.

Sebbene la trasposizione dal vivo di Netflix mantenga gli elementi fondamentali della creazione di Yoshihiro Togashi, alla fine si avventura in territori inesplorati, discostandosi dal materiale di partenza in modi che potrebbero suscitare sentimenti contrastanti nei fan di lunga.

Uno degli scostamenti più evidenti è l’alterazione del ritmo e la ‘ristrutturazione’ della narrazione complessiva. La decisione di condensare due lunghi e importanti archi narrativi in 4 ore scarse inevitabilmente va a intaccare il graduale sviluppo dei personaggi e il worldbuilding che caratterizzavano la serie originale.

Yu Yu Hakusho (2023) serie posterAlcune motivazioni dei personaggi vengono riscritte o non sono spiegate in modo approfondito, come ad esempio il motivo che ha spinto Sakyo ad aprire un portale dal mondo dei demoni a quello degli umani. I conoscitori del manga / anime potrebbero quindi sentire la mancanza della profondità e le sfumature che hanno reso Yu Yu Hakusho ( Yu degli spettri un piccolo classico.

Molti personaggi, in particolare quelli dell’arco del Torneo Oscuro, sono stati tagliati, poiché non si tratta di un vero e proprio torneo tradizionale, ma solo di Yusuke e i suoi amici che si recano su un’isola per salvare Yukina e Keiko, combattendo alla fine contro Bui, Karasu, Toguro anziano e Toguro giovane, ma non come una squadra, bensì in combattimenti individuali uno contro uno.

Trovare l’equilibrio tra l’adattamento della serie per un nuovo pubblico e allo stesso tempo preservare le essenze che hanno affascinato gli esperti del lavoro originale rimane un compito arduo per molte trasposizioni moderne; il risultato è così che sia i fan della prima ora che i nuovi arrivati percepiranno similmente che il live action è carente quando si tratta di tradurre su schermo la magia del materiale originario.

Le scelte di casting per l’adattamento live action riescono comunque nel complesso a garantire solide interpretazioni. Che si tratti della sfacciataggine di Yusukue Urameshi (Takumi Kitamura), dello stoicismo di Kurama (Jun Shison), dell’intensità di Hiei (Kanata Hongô) o persino dell’accattivante goffaggine di Kuwabara (Shûhei Uesugi), il cast di giovani attori giapponesi riesce a cogliere le sfumature di ogni personaggio.

Per la maggior parte delle volte, il ricorso alla CGI riesce invece a mettere in risalto la fluidità dei movimenti durante le sequenze d’azione, aiutato del ricorso ad angoli di ripresa dinamici, e a donare vivacità agli elementi soprannaturali in gioco. Gli Yokai prendono vita con un livello di dettaglio che aggiunge un tocco moderno alla serie classica.

Tuttavia, la vera sfida emerge quando la computer graphic si interseca con la resa dei volti umani, soprattutto nei momenti che richiedono espressioni elaborate e maggior sottigliezza, con risultati talvolta innaturalmente rigidi. Questa discrepanza diventa particolarmente evidente durante i primi piani o le scene più emotive.

Come anticipato, l’adattamento di Yu Yu Hakusho da parte di Netflix affronta – un po’ inspiegabilmente – la formidabile sfida di condensare una quantità sostanziale di materiale di partenza in soli cinque episodi, con il risultato di una narrazione che, pur essendo sostanzialmente coinvolgente, risulta affrettata e può lasciare gli appassionati in difficoltà nell’assorbire appieno la portata del viaggio di redenzione del protagonista, le complessità del Mondo degli Spiriti e le intricate relazioni tra i personaggi principali.

Yu Yu Hakusho (2023) serieNella fretta di coprire i punti principali della trama, si perdono allora alcune delle sfumature e delle sottigliezze che hanno fatto appassionare i fan ai personaggi originali. Sia i lettori storici che i nuovi arrivati potrebbero trovare molto difficile entrare in contatto con i personaggi a un livello emotivo più intimo e l’impatto di alcuni momenti potrebbe risultare quindi parecchio diminuito.

In sostanza, questo adattamento può servire come breve introduzione all’universo di Yu Yu Hakusho, ma manca della grandezza e della ricchezza che hanno reso la serie originale un’opera senza tempo.

È difficile raccomandare questa rivisitazione di Yu Yu Hakusho, soprattutto per chi non ne ha mai sentito parlare prima, perché se da un lato offre una panoramica rapida e accessibile alla creazione di Yoshihiro Togashi, dall’altro ne sacrifica fatalmente la profondità e le complessità dovute al ben maggiore respiro.

Per i fan di vecchia data, invece, potrebbe risultare carente in termini di esplorazione dettagliata di quell’intrigante mondo demoniaco o di sviluppo dei personaggi e dei loro percorsi di formazione, o anche semplicemente solo un adattamento in qualche modo fedele.

Resta un’operazione vagamente decente se la si guarda senza aspettarsi troppo, non lontana dalla qualità – e dalla resa – della gran parte dei film giapponesi che nell’ultimo decennio hanno giocato la carta dell’adattamento dal vivo di noti anime / manga.

Di seguito trovate il trailer italiano di Yu Yu Hakusho, su Netflix dal 14 dicembre: