Voto: 6.5/10 Titolo originale: Mahakaal , uscita: 11-02-1994. Regista: Tulsi Ramsay.
Dossier: Mahakaal dei fratelli Ramsay, quando Bollywood fece suo il Nightmare di Craven
23/08/2024 recensione film Mahakaal di William Maga
Nel 1994, i due cineasti espertissimi di B-movies rielaborarono la storia di Freddy Krueger, adattandola alla esigenze del mercato indiano
Oggi vi guidiamo alla (ri)scoperta di Mahakaal (o Mahakaal: The Monster), film indiano del 1994 diretto dai fratelli Ramsay, notti per essere pionieri del genere horror di serie B in India. Aperta reinterpretazione dell’iconico Nightmare – Dal Profondo della Notte di Wes Craven, venne però ‘adattato’ per il pubblico locale attraverso l’uso di stereotipi familiari a Bollywood come il melodramma, il sovrannaturale e, naturalmente, inumeri musicali.
Mahakaal resta comunque un esempio unico di come il cinema indiano abbia reinterpretato e assorbito influenze internazionali per integrarle alla sua personalissima cultura cinematografica.
Un po’ di contesto storico. Il cinema horror in India negli anni ’80 e ’90 era stato in gran parte dominato dai fratelli Ramsay, i cui lavori erano spesso caratterizzati da atmosfere gotiche, storie di fantasmi, streghe e demoni. Questi film, prodotti con budget ridotti, facevano leva su scenografie inquietanti, effetti speciali artigianali e un forte senso dello spettacolo.
Anche Mahakaal venne naturalmente prodotto secondo la stessa formula, mentre l’industria cinematografica locale cercava di esplorare generi diversi dal melodramma e dalla commedia, che avevano spadroneggiato fino a quel momento.
L’India dell’epoca era un paese in trasformazione. Gli anni ’90 segnarono un momento cruciale con la liberalizzazione economica, che aprì il mercato a influenze esterne, comprese quelle culturali. I film americani, che prima erano distribuiti in modo limitato, iniziarono a essere maggiormente accessibili, e Nightmare – Dal Profondo della Notte (come pure La Casa di Raimi) era uno di questi.
L’interesse per il cinema horror occidentale crebbe, e i fratelli Ramsay videro un’opportunità per creare una ‘versione indiana’ del film di Craven che si adeguasse ai gusti del loro paese. Qualcuno lo chiamerà remake, qualcuno reboot. Altri rip-off. Chiaramente nessuno della produzione hollywoodiana venne coinvolto o anche solo informato.
Come detto, i fratelli Shyam e Tulsi Ramsay erano già ben noti per il loro contributo al cinema horror indiano grazie a opere come Purana Mandir (1984) e Veerana (1988) e la loro capacità di produrre lungometraggi con risorse limitate era una delle loro principali peculiarità.
Mahakaal racconta la storia di un demoniaco assassino chiamato Shakaal, che perseguita un gruppo di giovani studenti nei loro sogni, uccidendoli brutalmente. L’elemento centrale della trama, un assassino che entra nei sogni delle sue vittime per ucciderle, è direttamente ispirato al Freddy Krueger di Nightmare.
Il cast del film includeva attori noti in India all’epoca, come Karan Shah e Archana Puran Singh, che interpretano rispettivamente il protagonista maschile e quella femminile. Nonostante la natura orrorifica intrinseca, Mahakaal include anche elementi di romanticismo e canzoni, una caratteristica tipica dei prodotti di Bollywood (la colonna sonora fu composta dal gruppo Anand-Milind, famosi per le loro melodie orecchiabili che spaziavano dall’amore al dramma).
Sebbene Mahakaal tragga ispirazione dal classico di Wes Craven, ci sono alcune differenze significative che lo distinguono. In Nightmare, Freddy Krueger è un assassino di bambini che torna sotto forma di spirito vendicativo per uccidere i figli delle persone che lo avevano ucciso. La sua figura è inquietante e ricca di sfumature, con un passato che ne giustifica in qualche modo il comportamento malvagio.
In Mahakaal, invece, Shakaal è un’entità sovrannaturale priva di una storia umana complessa. Rappresenta il Male puro e non ha una motivazione legata alla vendetta come Freddy Krueger. Questo si allinea maggiormente con la tradizione dei film horror indiani dell’epoca, che spesso vedevano i loro mostri – o spiriti – come personificazioni del male sovrannaturale senza bisogno di una backstory complessa.
Un’altra divergenza importante sta nell’approccio stilistico. Nightmare – Dal Profondo della Notte è un horror psicologico che gioca con la tensione e la paura dell’ignoto, mentre Mahakaal enfatizza maggiormente l’azione visiva e il dramma, con scene oniriche più appariscenti e, a tratti, melodrammatiche.
Inoltre, come molti film di Bollywood, Mahakaal incorpora numeri musicali, momenti di leggerezza e un approccio più espansivo alla narrazione, che può sembrare stridente rispetto al tono cupo che dovrebbe garantire un film del terrore.
Mahakaal ricevette recensioni miste alla sua uscita. Per i fan dell’horror indiano, rappresentava una fusione divertente tra horror occidentale e sensibilità di Bollywood, con la capacità di intrattenere senza prendersi troppo sul serio. Tuttavia, molti critici notarono l’evidente mancanza di originalità rispetto all’opera di Craven e lo criticarono per la sua derivazione eccessiva.
Il pubblico locale, comunque, accolse Mahakaal con entusiasmo, soprattutto perché all’epoca non c’era un accesso diretto e diffuso ai titoli occidentali. Il fatto che i Ramsay avessero portato una storia simile a quella di Nightmare sugli schermi indiani rappresentava una novità che molti apprezzarono, anche perché nessuno aveva mai visto l’originale.
Nel tempo, Mahakaal è diventato un titolo di culto, soprattutto tra gli appassionati del cinema horror di serie B indiano. La sua importanza risiede non tanto nella qualità cinematografica, quanto nella sua capacità di fondere due culture cinematografiche diverse. È uno dei film che segnano l’influenza crescente del cinema americano in India durante gli anni ’90, un’epoca di apertura e trasformazione per l’industria cinematografica del paese.
Inoltre, Mahakaal rappresenta uno degli ultimi grandi successi dei fratelli Ramsay. Con il declino della popolarità del cinema horror di serie B negli anni successivi e l’emergere di produzioni più sofisticate, i due persero infatti gradualmente il loro dominio sul genere. Tuttavia, film come Mahakaal continuano a essere ricordati come un esempio del loro contributo unico all’industria.
Di seguito trovate il trailer di Mahakaal:
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