Titolo originale: The Mist , uscita: 21-11-2007. Budget: $18,000,000. Regista: Frank Darabont.
Frank Darabont su The Mist: “Soddisfatto di quel finale; supporto da Bob Weinstein e Stephen King”
22/11/2022 news di Redazione Il Cineocchio
Il regista ha ripensato al film del 2007, senza rimorsi per aver scelto di stravolgere la conclusione del racconto del re del brivido e ricordando chi gli diede una mano a non mollare
Uscito senza grandi campagne pubblicitarie nel 2007, The Mist di Frank Darabont (la nostra riflessione) ha fatto velocemente breccia nel cuore dei lettori di Stephen King e non solo, diventando per molti uno degli adattamenti migliori – seppur libero – di un’opera del re del brivido (La nebbia).
In particolare, a colpire nel bene o nel male fu il finale del film, un vero e proprio colpo basso inaspettato e beffardo.
La novella di Stephen King – per chi l’avesse letta – si conclude con il personaggio principale della storia, David Drayton, che coglie una possibile voce umana attraverso le interferenze radiofoniche; poi sussurra due parole all’orecchio di suo figlio. Lo scrittore scrive: “Una è Hartford. L’altra è speranza”.
In The Mist, Drayton (Thomas Jane) spara al figlio e a tre degli altri sopravvissuti per risparmiare loro l’orrore di essere brutalmente uccisi dai mostri terrificanti che sono calati tra loro. Il colpo di grazia arriva quando, pochi istanti dopo che Drayton li ha ammazzati tutti, arrivano i soccorsi.
Frank Darabont – intervistato in merito da /Film – non ha mostrato rimpianti al riguardo alla conclusione senza speranza:
Ehi, amo un lieto fine come tutti. È soddisfacente. Capisco il lieto fine, Dio mi è testimone. Ma amo anche ‘La notte dei morti viventi’. Amo anche ‘La Cosa’. Amo anche quei film che osano sfidare il pubblico. A volte le cose non funzionano e a volte hai preso le decisioni sbagliate anche se avevi buone intenzioni. La vita è così.
Stephen King ha effettivamente appoggiato il finale ‘alternativo’ scelto da Frank Darabont per il suo The Mist, e il regista ha continuato:
Quando Steve lesse la sceneggiatura e io gli dissi: ‘Non lo farò così se tu non vuoi che lo faccia’, lui mi rispose: ‘Abbiamo bisogno di film che osino far arrabbiare la gente. Abbiamo bisogno anche di film come questo‘. Abbiamo bisogno di quella cosa in stile ‘La notte dei morti viventi’, dove non è tutto infiocchettato per bene e c’è un rassicurante adesivo di Hallmark in bella vista.
Non tutti sanno che Frank Darabont rifiutò un budget maggiore per The Mist perché voleva proprio mantenere il suo finale. La Paramount Pictures voleva infatti realizzare il film con 60 milioni di dollari, e quando Darabont non volle seguire quella strada c’era un altro produttore che voleva farlo per 40 milioni, ma non avrebbe funzionato. Poi, intervenne Bob Weinstein:
Rinuncia a un budget di 40 milioni di dollari e l’unica persona che si fece avanti ed ebbe i cojones per dare il via libera al progetto fu Bob [Weinstein]. Bob mi chiamò e mi disse: ‘Mi piace la tua sceneggiatura, mi va benissimo il finale, ma devi farlo a questo prezzo’, che era un po’ meno della metà di quello che mi offriva l’altro tizio. Così ebbi una notte rivelatrice in cui mi dissi: ‘Invece di pagare il mio compenso da regista, sceglierà il minimo salariale. Invece di avere il lusso di avere più tempo per girare, dovrò girare nella metà del tempo’. Non avevo mai fatto un film del genere.
Frank Darabont finì comunque per rivolgersi a Stephen King per avere qualche consiglio sul da farsi:
Mi rispose dicendo: ‘Ok, allora accetta la riduzione della paga. Lavora al minimo del salario. Perché no? È il film che vuoi fare. E comunque, c’è una grande tradizione nel nostro genere di lavorare con budget ridotti e risorse limitate. Vai a fare il tuo film a basso budget’. E io ho pensato: ‘Ok, se Dio vuole, lo farò!”.
Poi chiese a Bob Weinstein di non intralciarlo durante le riprese del film, perché non voleva che ci fossero cambiamenti rispetto alla sua visione originale. Il produttore accettò e così tutti sono stati contenti.
Di seguito gli intensi 5 minuti finali di The Mist:
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